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Le primarie del Pdl

In previsione delle prossime elezioni politiche del 2013, anche il PdL ha deciso di scegliere il suo candidato con il metodo delle primarie. "Se lo fa il Pd che è statalista, perché non dovremmo farlo noi che siamo liberali e amici degli americani? E poi, più candidati, più democrazia". Questo aveva detto imprudentemente Angelino Alfano, che aveva creduto di essere il segretario del PdL. Detto fatto. Veniva convocata una conferenza stampa mentre Berlusconi, conosciuta Belen Rodriguez, si era momentaneamente distratto. Il giorno dopo, Alfano era sparito. Alcuni dicono incatenato nel sottoscala di Palazzo Grazioli con museruola. Altri dicono in esilio nell'isola di S. Elena in pieno Atlantico con il compito di spolverare i cimeli napoleonici. In particolare in una località dell'isola posta sulla linea di faglia che divide la placca tettonica africana da quella americana, e dove il magma vulcanico arriva in superficie quando meno te lo aspetti. Altri ancora dicono addirittura sciolto nell'acido.

Ormai però l'annuncio delle primarie era stato dato e non era più possibile tornare indietro. Ad oggi, i candidati dovrebbero essere almeno quattro. Ecco i nomi. Primo della lista Silvio Berlusconi che ha già detto che se verrà scelto regalerà a tutti i suoi supporter un originale orologio a cucù, con l'uccellino sostituito da un fallo di dimensioni importanti placcato oro, corredato da una raccolta inedita delle ultime barzellette sui comunisti. Secondo della lista Antonio, autista e tuttofare dell'on. Scilipoti, che in caso di vittoria regalerà a tutti un libricino di fumetti sulla vita e le opere del suo datore di lavoro, con dedica del cardinal Sepe, quello del sangue di San Gennaro. In terza posizione nella lista il portinaio della villa di Arcore, che ha promesso di distribuire a tutti i deputati del PdL l'elenco completo delle olgettine con i numeri di telefono. E infine un giovane scelto a caso fra i precari del Ministero delle Poste, che sembra abbia promesso che prima o poi la farà pagare a tutti.

Stante la ritrovata unità nazionale nel nome di Monti, si era pensato di chiedere a Bersani qualche consiglio sul modo migliore di fare le primarie ma, dopo la trombatura della candidata del Pd alle primarie di Genova, si è deciso che non era il caso. Come responsabili e garanti della trasparenza e correttezza dell'iter delle primarie pidielline saranno chiamati gli on. Dell'Utri, Milanese e Cosentino che, in caso di divergenze di carattere giuridico e costituzionale, potranno consultare il libro di memorie dello stalliere Mangano.
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