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Le pattuglie di studenti della Gelmini

La Gelmini firma un protocollo con La Russa per fornire un credito scolastico a chi partecipa ad un corso paramilitare chiamato "Allenati per la vita". Il corso prevede, come prova finale, una "gara tra pattuglie di studenti" che avverrà dopo aver imparato a sparare con la pistola, a tirare con l’arco e a compiere percorsi militari.

La situazione nel nostro paese è grave, i sintomi del declino della democrazia italiana e di tutti i pilastri che la reggono sono ovunque, visibili nella vita di tutti i giorni e tra le pagine dei giornali. Le iniziative più eclatanti raggiungono sempre le prime pagine perché diventano oggetto di discussioni serrate in un parlamento dove l'opposizione, purtroppo, è debolissima e non riesce ad arginare delle scelte politiche apparentemente incomprensibili che colpiscono le categorie più deboli e più importanti della nostra società, costringendo i cittadini ad uscire allo scoperto e a protestare contro decisioni deliranti. Purtroppo provvedimenti meno eclatanti ma altrettanto gravi per il nostro paese, spesso, passano in sordina. A titolo d'esempio, con infinita tristezza, si può prendere il mondo della scuola.

Si dice che i regimi dittatoriali poggiano le loro basi anche sull'ignoranza perché se il popolo non ha cultura e conoscenze e non è capace di creare un pensiero critico ed indipendente è più difficile che contesti il regime. A quanto pare, il Ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, non sa, o fa finta di non sapere, che è proprio il sistema scolastico, quello di cui lei è il capo, l'organo attraverso il quale si esce dall'ignoranza acquisendo conoscenze, cultura e pensiero critico. Da quando è stata nominata Ministro da Berlusconi non ha fatto altro che varare provvedimenti che hanno rovinato il sistema scolastico in tutte le sue parti. Ha ingigantito la schiera di insegnanti precari, ha tagliato le ore scolastiche alle elementari, ai licei artistici e linguistici e agli istituti tecnici, ha levato fondi all'università distruggendo la ricerca e la competitività degli atenei. È riuscita a costringere le scuole a chiedere agli alunni di portare la carta igienica da casa. Questo elenco di decisioni è lo specchio di ciò che la Gelmini ha fatto di eclatante da quando è iniziato il suo mandato. Purtroppo non si è limitata a questo. È notizia recente, passata però nel silenzio, che con il contributo del Ministro della difesa, Ignazio Benito Maria La Russa, ha firmato un protocollo secondo il quale gli studenti delle scuole superiori possono guadagnare un credito formativo partecipando ad un corso chiamato “Allenati per la vita”, che, viste le caratteristiche, non può non essere definito paramilitare.

Gli studenti che vorranno guadagnare un credito dovranno imparare ad eseguire percorsi militari, a tirare con l'arco e con la pistola e l'esame finale del corso consisterà in una “gara pratica tra pattuglie di studenti”. Sì, proprio così, pattuglie di studenti. Questa iniziativa non può non riportare la mente ad un periodo buio della storia italiana, non può non far correre un brivido lungo la schiena e la Gelmini non fornisce nessuna rassicurazione quando dichiara: «Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alla forze armate». Qualcuno dovrebbe dirle che non è questo che serve alla scuola, non è questo che serve all'Italia. Qualcuno dovrebbe fermarli perché il solo pensiero di dove potremmo arrivare è insopportabile.

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Protocollo "Allenati per la vita"

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