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Le immagini di Breivik sul luogo dell’esplosione a Oslo

Sono state rese pubbliche le immagini catturate dalle telecamere di sicurezza che ritraggono Anders B. Breivik alla guida del furgoncino bianco su cui si trovava la bomba che il 22 luglio ha sventrato alcuni Ministeri norvegesi nel centro di Oslo.

In esclusiva sul quotidiano abcnyheter.no, oggi, sono state pubblicate le prove che Anders Behring Breivik si trovasse veramente sul luogo dell'esplosione della bomba nel centro di Oslo il 22 luglio. Fino ad oggi, c'era solo il sospetto, avvalorato dalle testimonianze di membri della sicurezza e di una persona che lavorava nei pressi del Ministero, che fosse stato lui stesso a far esplodere l'ordigno.

Ben 10 telecamere di sicurezza avevano ripreso il killer in azione, durante il tragitto per portare la bomba sotto al palazzo del Primo Ministro, preparare la bomba e andarsene. Ora queste immagini sono già state acquisite dalla polizia e inserite nel dossier riservato della polizia.

L’azione corre veloce tra le ore 15.13.43, quando si vede un furgoncino bianco entrare nel raggio di una telecamera di sicurezza della Grubbegaten, fino alle 15.26 quando l’ordigno esplode. Si tratta di un VW Crafter a noleggio, il mezzo che alle 15.16 viene parcheggiato sotto al Ministero della Giustizia e all’ufficio del Primo Ministro.

Davanti alle immagini, iniziano a sollevarsi gli interrogativi: il mancato allarme da parte dei servizi di sicurezza che hanno permesso a un furgoncino di restare fermo per sei minuti nel luogo del potere e a una persona armata col volto coperto di allontanarsi indisturbata, pone i servizi di sicurezza sotto il mirino dell'opinione pubblica.

Si iniziano subito a riscontrare alcune discrepanze con le descrizioni dei testimoni, che non lasciano ombra di dubbio: Breivik era vestito come i corpi speciali della polizia, e non come una semplice guardia di sicurezza. Inoltre, aveva tra le mani una pistola e non un lenzuolo bianco e per di più, mentre si allontanava dal luogo dell'esplosione, si vede il killer girarsi più volte in direzione della bomba con fare sospetto.

Sull'Aftenposten.no arriva anche la conferma sull'identità del soggetto, coperto da un casco nero, che compare nelle riprese delle telecamere: il procuratore Pal-Fredrik Hjort Kraby conferma che, dopo le dovute verifiche, può affermare che si tratti proprio di Breivik.

Nel frattempo nei palazzi reali è arrivato il momento dei conti. Nel bilancio dello Stato di quest'anno dovranno rientrare anche 723 milioni di dollari in più rispetto a quanto previsto, per far fronte agli ingenti danni, oltre che umani, materiali dell'attentato del 22 luglio agli uffici governativi.

Si attende la prossima comparsa in pubblico di Breivik prevista per il 19 settembre, quando il Tribunale di Oslo dovrà decidere se prolungarne o meno la detenzione. L’udienza si terrà a porte aperte e saranno ammessi i parenti delle vittime, la stampa e i sopravvissuti andando così contro alla richiesta della polizia che avrebbe voluto che l’incontro si tenesse a porte chiuse per il pericolo che l’imputato comunicasse con eventuali complici.

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