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Lampedusa, scioperano i netturbini: "Abbiamo in arretrato 4 mesi di stipendio"

I netturbini di Lampedusa per l’ennesima volta scioperano per riuscire a percepire lo stipendio. Una situazione difficile che va avanti da anni, causando disagi ai lavoratori, alle loro famiglie e ai cittadini che pagano la cara bolletta dei rifiuti.

Lampedusa da quattro giorni si trova in condizioni igieniche sanitarie al di fuori dalla norma, visto che i contenitori della spazzatura sulle strade sono sommersi di rifiuti. Le ditte lamentano il ritardo del comune nei pagamenti, e il comune ritiene sbagliato il comportamento della società in quanto è noto che le pubbliche amministrazioni provvedono ai pagamenti entro novanta giorni.

Intanto gli operatori ecologici devono percepire quattro mesi di stipendio arretrato e come affermano si trovano in serie difficoltà per sostenere i fabbisogni delle proprie famiglie. Inoltre i lavoratori sono minacciati di denuncia perché non garantiscono il servizio: come si dice “oltre la beffa il danno”.

Un sistema di appalti prorogati di anno in anno come ci raccontano gli stessi netturbini, con attrezzature fatiscenti e servizi costosi che vengono svolti in modo discutibile, per quanto concerne la raccolta differenziata, la pulizia dei contenitori e altro.

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