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La verità è che i Terzignesi difendono diritti che nessuno vuole più difendere

La chiave di volta dell'ennesima emergenza rifiuti è l'11 ottobre del 2010. Se a bruciare per una volta non è stata la monnezza ma un falò di schede elettorali, allora vuol dire che la politica, le idee, il futuro e le ambizioni per una terra sono finite.

Mi sembra d'avere davanti l'immenso Toni Servillo che si rivolge ad un imprenditore del Nord nel film Gomorra: "La nostra azienda è in grado di smaltire i rifiuti che la sua fabbrica produce in un anno. 800 tonnellate. Non è un problema."
 
Mentre i Terzignesi lottano per difendere la propria terra, a Milano invece bastano un paio di dichiarazioni, una della Moratti e una di Formigoni, per cancellare il nucleare.
 
A quanto pare mercoledì l'Italia è ufficialmente ritornata al nucleare: sono stati riaccesi i reattori nucleari sperimentali di Casaccia, a meno di 50 km da Roma.
 
"Nella nostra regione non serve" avrebbe dichiarato il governatore lombardo. "No al nucleare in Lombardia, non abbiamo bisogno di impianti nucleari" ribadisce il sindaco milanese.
 
Mettiamola così: a Terzigno si bruciano le schede elettorali, a Milano Formigoni e Moratti bruciano sul nascere l'ipotesi del nucleare in Lombardia.
 
Ma per fortuna che a Napoli c'è la Iervolino: "In preda all'emergenza rifiuti, la città non sarà all'altezza della visibilità mediatica che richiamerà l'evento Napoli-Liverpool. Sono arrabbiata perché non possiamo offrire una bella immagine della città e non per colpa nostra, nessuno ci aiuta e dice dove dobbiamo sversare i rifiuti" avrebbe dichiarato.

Ferro, manganese, nichel, zinco, cadmio e pcb sarebbero presenti oltre i limiti consentiti nelle falde acquifere intorno alla discarica di Terzigno, secondo un rapporto della Provincia di Napoli.
Ma giustamente il rammarico della Iervolino è per la visibilità mediatica che ha richiamato l'evento Napoli-Liverpool di ieri sera. Se avete qualche amico "potente" in Regione o al Governo, è pregato di dirle dove deve scaricare tutta 'sta monnezza.
 
Tant'è che la risposta degli amici "potenti" non si è fatta attendere: "l'unica strada è il rispetto della legge e questa prevede la realizzazione della nuova discarica di Cava Vitiello'', avrebbero deciso i parlamentari campani del PDL con Caldoro e i presidenti delle province.
 
In seguito ad un incontro tra il Sindaco di Terzigno, il Premier Berlusconi ed il capo della Protezione Civile Bertolaso, domani nel Consiglio dei Ministri verrà affrontato il problema della discarica di Terzigno.
 
Nessun dubbio sulla risoluzione delle divergenze: la prossima centrale nucleare si farà a Terzigno, tra le discariche di Sari e quella di Cava Vitiello.
 
E non facciamo incazzare Formigoni per piacere: nonostante i suoi 4 mandati lui è come Paganini, non si ripete.
 

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