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La strumentalizzazione della figura del nerd

Ci sono tanti miti nella società contemporanea, miti strumentalizzati dal capitalismo, miti o icone pop che conquistano l’immaginario collettivo. Pensiamo per esempio al personaggio Steve Jobs: la Apple ormai è diretta emanazione del suo genio, ma non solo. L’azienda sfrutta anche adesso, dopo la sua morte, l’immagine che Jobs ha saputo creare di sé, l’immagine che ha saputo propagandare dell’azienda. Marketing e comunicazione: due parole che fanno capire molto il successo sia di Steve Jobs che della Apple. Steve Jobs, tra l’altro, è stato un simbolo per i nerd. Nerd è una parola inglese che sta a significare alta propensione per la scienza e la tecnologia; nello stesso tempo il nerd è un tipo schivo verso la socializzazione e i rapporti umani.

La figura del nerd è propagandata in tanti film o serie televisive, recenti o meno. In The Social network del 2010 di David Ficher si ricostruisce la vicenda del creatore del più famoso social network, ossia di facebook. Il film mostra la vicenda di Mark Zuckerberg ai tempi dell’università: ottimo programmatore ma soprattutto un nerd che ha anche problemi di socializzazione e problemi con la sua ragazza. Il film si conclude ovviamente con il successo di Zuckerberg, il successo del nerd.

Come riporta Wikipedia, “Bill Gates stesso è stato spesso definito un nerd; ma anche Linus Torvalds, famoso per aver dato origine al kernel Linux, nella sua autobiografia scrisse di essere stato un nerd”.

Il film Jobs del 2013 di Joshua Michael Stern mostra anche esso come il succitato The social network il successo di un nerd, il successo del suddetto Steve Jobs.

Entrambi i film citati parlano anche di una mitologia ossia la mitologia nerd o sottocultura nerd.
Il nerd è considerato un asociale, come già detto, appassionato per cose che non interessano alla maggior parte della società, un asociale che si veste in modo anomalo e percepisce il mondo attorno a sé in modo del tutto particolare. Il nerd inoltre spesso è appassionato in modo maniacale dai film di fantascienza, dai videogiochi, dai fumetti, dalla musica elettronica, ecc. Ecco che allora si sfrutta la mitologia nerd, questa sottocultura, per vendere diversi beni di consumo comune: film, videogiochi, riviste e tanto altro.

Bill Gates, Steve Jobs e tanti altri diventano miti strumentalizzati dal capitalismo. Pensiamo un attimo a due serie televisive contemporanee: Continuum e Halt and catch fire. In entrambe le serie ci sono figure di nerd di successo. In Continuum c’è la figura di Alec Sadler, genio della programmazione e dell’uso dei computer che nell’ultimo episodio della serie andato in onda (terza stagione) addirittura organizza una presentazione di un oggetto fantascientifico in stile Steve Jobs. In Halt and catch fire c’è la figura di Cameron Hove, una programmatrice che scrive il codice per il Bios di un computer da zero.

Tanti esempi per rendere conto della mitizzazione della figura del nerd, mitizzazione strumentalizzata a scopo economico, mitizzazione di una sottocultura che avviene anche per altre sottoculture. La società dell’immagine propone icone pop, sottoculture, mitologie, divi da adorare: società dell’immagine come sovrastruttura ideologica per controllare le masse.

Foto: Wikimedia

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