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La strage di Viareggio e Nicola Cosentino: quel treno che non sarebbe mai dovuto partire

Nell’Italia delle tragedie annunciate tutto ha un filo conduttore. Anche nella spaventosa strage di Viareggio. Il filo conduttore, in questo caso, ha un nome: si chiama Nicola Cosentino.

E’ l’Italia delle tragedie annunciate. La strage di Castel Volturno, il terremoto in Abruzzo, ora la strage di Viareggio. L’Italia corrotta e mafiosa sta cominciando a produrre vittime innocenti in gran quantità. A Viareggio sono finora 17 i morti, fra cui diversi bambini, e 27 i feriti, di cui molti i feriti gravi. Per la maggior parte delle persone rimaste uccise non è stata ancora possibile l’identificazione a causa della loro irriconoscibilità. La causa dell’incidente è dovuta a quanto sembra al cedimento di un asse arrugginito, che ha fatto deragliare il convoglio di 14 serbatoi carichi di Gpl. Immediate e scontate le reazioni di Trenitalia, che per bocca di Mario Moretti ha dichiarato che le ferrovie italiane sono le "più sicure in Europa". Difficile credergli. Anche la società che ha svolto la manutenzione del treno, la Cima riparazioni spa, ha dichiarato che le riparazioni sono avvenute in maniera corretta. Come al solito in Italia le cose accadono così, per "caso".

La verità è che, in un Paese serio e dotato di istituzioni serie, quel carico di gpl non sarebbe dovuto proprio partire. Il treno era infatti diretto a San Cipriano d’Aversa, vicino Casal di Principe. Doveva raggiungere la ditta del sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino (pardon, Nick ’o Americano), la Aversana Petroli. Quel carico avrebbe rifornito tutta la Provincia di Caserta e di Napoli.

L’Aversana Petroli produce un fatturato annuo di 80 milioni di euro. Venne fondata nel 1975 dal padre di Cosentino, detto anche lui Silvio ’o Americano per i rapporti di parentela che aveva con gli statunitensi. Il gruppo si ingrandì ed ora ne fanno parte diverse società, fra cui l’Aversana gas, l’Aversana Petroli, l’Immobiliare 6C, Agripoint e Ip Service.


Nel 1997 la società Aversana Petroli si vide negare il certificato antimafia per un appalto. Il fratello di Nicola Cosentino, Marco Cosentino, è infatti sposato con Mirella Russo sorella di Giuseppe Russo, alias Peppe u padrino, condannato all’ergastolo per mafia e omicidio. Perfino il Tar e poi il Consiglio di Stato negarono il permesso. Ma improvvisamente il certificato venne concesso dal prefetto di Caserta Elena Stasi, premiata in seguito con l’elezione alla Camera nelle file del Pdl.

Cosentino e Elena Stasi Cosentino è tuttora indagato dalla magistratura insieme a Luigi Cesaro, attuale presidente della Provincia di Napoli. Sarebbero i referenti del clan dei Casalesi, secondo le rivelazioni dell’imprenditore Gaetano Vassallo, in passato organico alla camorra casertana.

Cosa c’è dietro all’incidente di Viareggio? Certo è così palese, ma lo dovranno stabilire i giudici, se la politica non li ostacolerà ulteriormente.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.72) 2 luglio 2009 10:53
    Damiano Mazzotti

    Questa si che è una una notizia... è uno scoop....

  • Di Nino Federico (---.---.---.58) 2 luglio 2009 12:06

    Il nostro a dispetto dei suoi 60 milioni di abitanti è un paese in cui (quelli che contano) si conoscono tutti tra loro. Il Presidente saputo in una manciata di secondi dove era destinato quel gas e consapevole dei voti preziosi della regione Campania si è precipitato per prendere in mano la situazione per usare le sue parole.
    Alla fine di questi 60 milioni di fessi ai soliti noti non importa nulla, loro si curano gli interessi in un club privato che oggi è il governo domani i servizi segreti dopodomani le aziende inciuciate con lo stato ecc ecc, Noi fessi cittadini continuiamo a morire, a pagare a rimanere in questa fase di stallo permanente che ci distingue e differenzia pesantemente dal resto dei paesi europei.
    Nino Federico Roma

  • Di Davide Palazzo (---.---.---.36) 2 luglio 2009 13:08

    Interessante il collegamento mafia-corruzione-stragi "casuali".

  • Di Arianna Fraccon (---.---.---.57) 2 luglio 2009 16:49

    Notizia bomba? Posso fare i miei complimenti per la tempestività e per l’aggressività dell’articolo, per le buone intenzioni. Ma... dallo stabilire un legame fra gpl, appalti, camorra, estero, a dichiarare che sia così "palese" cosa c’è dietro questa ennesima tragedia... il balzo mi sembra lievemente affrettato!!!
    Non trovo così ovvio che semplicemente perchè dietro queste operazioni commerciali c’è la mano della Mafia l’incidente debba essere stato orchestrato "ad hoc". Se alle contingenze si aggiunge il cattivo stato dei treni, la mancanza di controlli, la situazione si complica ulteriormente. Messa in scena, sabotaggio, caso... mi sembra necessario avere (e di conseguenza fornire ai presunti lettori!!!)un quadro leggermente più chiaro e complesso della situazione prima di gridare al lupo e allo scoop ...
    Altrimenti anche le accuse costruttive e con esse la pretesa di un giornalismo libero dai giochi di potere e svincolato dagli interessi economici se ne vanno in fumo perdendo credibilità ancora prima di essere diffuse...
    Un modesto parere!

    • Di Arianna Fraccon (---.---.---.57) 2 luglio 2009 17:02

      Mi rispondo da sola per una piccola aggiunta:
      è proprio la gravità di quello che è successo che mi spinge ad essere così scettica. In queste tragedie oltre a quella che può essere riconosciuta come la causa prima intervengono decine di aggravanti che concorrono a rendere l’effetto ancor più drammatico, disarmante, ed i retroscena semplicemente disgustosi. Ma di fronte ad un evento che prima di tutto ci coinvolge dal punto di vista umano, se vogliamo veramente fare informazione, dobbiamo cercare di essere lucidi, e di non lasciarci trasportare dalla fame di trovare un colpevole perdendo d’occhio il passaggio precedente, la ricerca.

    • Di eptor10 (---.---.---.76) 2 luglio 2009 17:20

      Ma infatti non voglio dire che è una strage di mafia, assolutamente, troppo azzardato dirlo senza prove concrete. Dico semplicemente che quel treno non doveva proprio partire, che se le verifiche da parte delle istituzioni fossero state SERIE e APPROFONDITE, se la manutenzione fosse stata eseguita A FONDO, se insomma fosse stato fatto tutto IN REGOLA, l’incidente non sarebbe avvenuto.

      Però invito ad una riflessione. Dobbiamo decidere cosa farne del nostro Paese, della nostra Repubblica e se davvero ci conviene andare avanti così. L’incidente è accaduto a Viareggio, ma in quanti altri posti d’Italia sarebbe potuto succedere; avrebbe potuto coinvolgere altri treni, altre città. Non bisogna trovare un colpevole, questo è vero, ma capire che le spaventose logiche di mercato ormai permettono a chiunque di operare, anche a persone che non dovrebbero. Se nel 1997 l’Aversana Petroli non ottene il certificato antimafia a causa delle parentele "sospette" della famiglia Cosentino, ma lo ottenne grazie al prefetto di Caserta, ora deputato nelle file del Pdl e fotografato con Nicola Cosentino, bè, più di un dubbio sull’operato delle nostre istituzioni ce lo avrei.

  • Di paolo praolini (---.---.---.35) 2 luglio 2009 17:24

    Bell’articolo che evidenzia l’efficacia dell’informazione dal basso.
    grazie Eptor

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.95) 2 luglio 2009 17:59
    Damiano Mazzotti

    Magnifico il necessario chiarimento... Non tutti i cittadini hanno lo stesso quoziente intelettivo..

    è triste però vedere come molte persone si bevono acriticamente tutte le stronzate che passano i TG di stato e quelli sotto padrone...

  • Di Marianna (---.---.---.161) 2 luglio 2009 18:54

    Sono d’accordo con Arianna quando sostiene che il legame fra gpl appalti camorra  è lievemente affrettato…. però la generale omertà dei media sul destinato del carico (fatta eccezione di eptor e Gianluca Di Feo sull’Espresso) inquieta non poco!

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/viareggio-gpl-per-cosentino/2103255/8

  • Di Arianna Fraccon (---.---.---.57) 2 luglio 2009 19:04

    (Mi auguro che non ci si riferisca al mio di quoziente intellettivo...)
    Sono assolutamente d’accordo con i "sospetti", sono ormai scettica nei riguardi di qualsiasi nostra istituzione purtroppo...non credo più al funzionamento di nulla, all’onestà di nessun membro della "classe dirigente", non credo quasi più allo Stato, che mi sembra oggi diventato solo una maschera dietro la quale nascondere soldi e favori spacciandoli per eidola mendaci. La solita storia: ci fanno credere che tutto va a rotoli, che ci pensano loro ad aggiustarlo, ed è lì che inizia veramente lo sfacelo! Compiango la Grande Informazione e la Politica, ormai corrotte ... E PROPRIO PER QUESTO, PERCHE’ spesso mi rendo conto di essere accecata da questo mio impeto di "demolizione", in questa sede invitavo alla cautela, a selezionare informazioni e notizie. Perchè credo nelle possibilità di questo tipo di informazione, la stessa per cui tutti siamo qui, e credo che non si debba avventare verso inutili salti nel vuoto, ma rivendicare la propria qualità!
    Voleva suonare come una critica costruttiva e solidale!

  • Di Usignolo (---.---.---.3) 3 luglio 2009 10:35

     Sono pertinenti gli interrogati di Arianna. Se vogliamo capire dobbiamo porceli sempre e comunque. E’ l’atteggiamento deferente a dover essere cancellato dal nostro Dna non se è di destra o si sinistra o di chicchessia. La materia grigia è fuori posto... Ed è anche pertinente la risposta di Eptor....tuttavia rimangono da scoprire le cause concrete, meccaniche dell’incidente. La verità, come diceva qualcuno, rende liberi!!!

  • Di riccardo uccheddu (---.---.---.224) 8 luglio 2009 09:38

    Ottimo art., a cui (se mi è consentito) vorrei attingere anche per miei post e ricerche.
    Condivido la prudenza di Arianna però penso che alcune cose, possiamo dirle.
    Per es.: abbiamo un’economia ormai priva di regole (ahi, deregulation...), infrastrutture obsolete, media compiacenti ed una pericolosa commistione di interessi pubblici e privati.
    O meglio: abbiamo imprenditori privati (piccoli o grandi non importa) che sfruttano la cosa pubblica a fini personali.
    All’interno di un quadro economico-sociale così degradato, le mafie vanno a nozze.
    Il prefetto Mori (negli anni ’30!) rilevava come la mafia fosse una prostituta che circuiva chi da essa volesse farsi circuire. 

  • Di terry (---.---.---.19) 9 luglio 2009 11:21

    mi scuserete se ritengo di scrivere due righe in dissonanza ma a mè sembra un minestrone terribile che mostra la necessità di pulire da ogni contaminazione il pensiero prima di esprimerlo pensando sia un momento di libertà. l contrario mi sembra un urlo di frustrazione e vendetta contro un tale che ha un nome e una storia che può essere raccontata in modi diversi d’accordo ma imporla come nesso di causalità mi sembra un atto orfano dei requisiti minimi per parlare di informazione o giornalismo: gridare venedetta o sfogare le proprie frustrazioni è una benzina capace di provocare stragi non meno gravi di quelle provocate dalle fiamme del gpl: errore umano! ragazzi: ghiaccio sulla testa, che Giovanna d’arco, giordano Bruno e altre vittime sono state uccise così sull’altare di "buone" ragioni (peccato che il ragionamento era scellerato).

    • Di Paolo06 (---.---.---.203) 9 luglio 2009 15:58

      Come si fa a criticare questo articolo in questo modo, quando non fa altro che riportare dei fatti come la ditta in odore di mafia e il giudice che l’ha "sdoganata" che poi festeggia insieme tutti felici e contenti.
      Non ci vuole un particolare ragionamento per fare 1+1 e raggiungere un certo grado di ragionevole certezza su come sono andate le cose.
      Viareggio è solo (scusate il "solo" ma è ovviamente ironico) la conclusione di una catena di eventi delittuosi che sono ormai tipici dell’italica cosa.

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