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La sofferenza senza ragione degli animali

Conoscerete sicuramente la triste vicenda degli “Orsi della luna” e l’atroce martirio al quale sono sottoposti in Cina. In queste ultime settimane se n’è anche parlato sui giornali. Oppure avrete letto delle sanguinose stragi di delfini in Giappone. Ma anche in Italia non siamo da meno. Come saprete, in provincia di Brescia c’è il più grande allevamento d’Europa di animali da vivisezione.

Ecco, allora, chiedo se qualcuno può aiutarmi a trovare una risposta alla domanda che da tempo pongo ad amici e conoscenti, soprattutto quelli che credono in Dio. Nessuno finora mi ha dato una risposta minimamente soddisfacente.

Quando si chiede perché debbano morire bambini di pochi anni, soprattutto nel Terzo mondo, dopo aver vissuto una brevissima vita fatta esclusivamente di stenti, ci viene risposto che il disegno di Dio è imperscrutabile e che Egli, in ogni caso, ha un progetto trascendente su ogni persona. Vale a dire: cosa vuoi che sia una breve sofferenza sulla Terra quando c’è l’eternità del paradiso che aspetta gli innocenti? Bene, non senza qualche ragionevole dubbio, prendiamo per buona questa (piuttosto cinica) risposta. Ma ora vengo all’altra domanda, quella finora per me senza risposta.

Dio, oltre agli uomini, avrebbe creato anche gli animali. Ora, come è noto, la stragrande maggioranza di questi ultimi finisce, magari dopo un’intera vita vissuta in un’angusta prigione senza aver commesso crimini, con l’essere scuoiata viva, dissanguata viva, vivisezionata per farne unguenti di bellezza o farmaci legati alla superstizione e all’ignoranza, viene picconata in testa per non rovinare la pelliccia che poi noi indosseremo durante i nostri inverni mediterranei, viene torturata e seviziata per gioco, per crudeltà e per le più svariate credenze di medievale memoria.

Ora, la domanda è la seguente: perché Dio avrebbe creato questi esseri, che sono in tutto e per tutto simili a noi, che provano dolore e sentimenti, che amano e odiano come noi, che gioiscono e sono tristi come noi, che hanno paura della morte e della sofferenza, come noi, per poi riservare loro quello strazio e quella fine? Visto che, a quanto ci dicono i dottori della Chiesa, su di essi Dio non ha un disegno di redenzione, perché li avrebbe creati così simili a noi? Per puro sadismo? O forse Dio non esiste e allora, a maggior ragione, dovremmo tutti noi rispettare il loro “sacrosanto” diritto alla vita?

Lucilio Santoni

 

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