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La rivincita dei Nerds: Fabrizio Corona beccato dalla Polstrada dopo la segnalazione di un cronista

"Nerd" è un termine della lingua inglese con cui viene chiamato chi ha una certa predisposizione per l’attività di tipo intellettuale ed è al tempo stesso non brillante sul piano delle relazioni sociali. Se dovessimo tradurre in italiano questa espressione potremmo dire che è il combinato disposto di "secchione" e "sfigato".

Esiste un filone di film giovanistici americano dedicato ai nerd.
Uno dei più famosi tra questi film si chiama "La rivincita dei nerds"
La trama è semplice: in un college alcune matricole vengono vessate da un gruppo di bulli "anziani". Per un po’ sopportano, poi decidono di passare al contrattacco.
 
A questo film - e soprattutto al suo titolo - ho pensato in questi giorni a proposito dell’ennesima bravata di Fabrizio Corona.


Il tutto inizia da un articolo di Ferruccio Sansa, cronista del Fatto Quotidiano.

Sansa sta percorrendo l’autostrada del Sole con la sua utilitaria, rispettando scrupolosamente i limiti di velocità.

Ed ecco come descrive quello che gli è accaduto:

"C’è traffico: camion, station wagon stipate di salvagenti e famiglie. Mancano 131 chilometri a Milano, ho il cartello stampato in mente.
Strada a tre corsie, viaggio a centodieci all’ora, sto superando un tir con rimorchio che procede sulla destra. A questo punto compare “l’ufo”: giuro, non ho avuto il tempo di accorgermene. Dal buio spuntano quattro fari con gli abbaglianti.
Non capisco se è un’auto oppure un Boeing al decollo. Sento solo una sberla di vento, come una tromba d’aria, che mi sbatte a destra, a tagliare la strada al tir.
Dicono che in quei momenti ti vedi davanti tutta la vita. Io no, si vede che non ho vissuto granché, ho sentito soltanto una stretta allo stomaco e alle chiappe. Dopo tre secondi la pallottola è sparita. Intuisco che ha una targa straniera.
Capisco appena che è una Bentley color panna. A quanto sarà andata? Diciamo ben più del doppio di me. Immaginatevi gli effetti di due tonnellate e mezzo di lamiera lanciate a 250 all’ora: sventrerebbero una casa".

Dopo un po’ il giornalista arriva ad un Autogrill, decide di fermarsi e ritrova la famosa Bentley. Scopre così che al volante c’è Fabrizio Corona.

Gli si avvicina e gli dice: "Sa che ha rischiato di uccidermi? E non è a lei che hanno ritirato la patente?".


Risposta di Corona: "Chi ca...o sei? Che ca...o vuoi?"
Poi alza il finestrino e riparte sgommando.

Al giornalista non resta che rendere pubblico l’episodio sul suo giornale, invocando un intervento delle autorità atto ad impedire che circoli, oltre tutto senza patente, un individuo del genere.

Due giorni dopo il giornalista viene clamorosamente accontetato e ieri scrive sulla prima pagina del Fatto Quotidiano (sotto un titolo eloquente: "Beccato!") un pezzo che chiude così:
 
 
"Ora Corona rischia un anno di carcere.
Ma noi non gli auguriamo la galera, ci basta che smetta di guidare a velocità pericolose per lui e per gli altri.
E ci piacerebbe anche che i politici smettessero di rubare, non desideriamo vederli dietro le sbarre.
Né per gli onorevoli, né per i poveri detenuti comuni che se li troverebbero accanto in cella"

Una storia simbolica, ma isolata.
Ma prendiamola come un buon segno.
Bravo Sansa!
E brava la Polstrada!

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