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La questione morale dei rifiuti

L’infinita diatriba sui rifiuti tra cittadini della Piana fiorentina organizzati per una gestione virtuosa fatta di riduzione e recupero e le amministratori locali fautrici dell’incenerimento a tutti i costi sembra essere arrivata ad un punto finale. Hanno vinto i cittadini è a certificarlo è il gruppo dei saggi voluto dall’amministrazione di Campi Bisenzio prima di perdere il referendum del dicembre 2007.

Due gruppi di lavoro composti da quattro scienziati - due scelti dai Comitati e due dal Comune - hanno lavorato per mesi. Obiettivo quello di verificare "la funzionalità delle nuove tecnologie alternative alla termovalorizzazione". Il risultato, reso noto con poca enfasi dal Comune di Campi Bisenzio, è grandioso! A Firenze e nella Piana si può fare a meno dei pericolosissimi inceneritori, dispensatori di diossine, di malattie e di morte. Come? E’ sufficiente mettere in atto buone pratiche, le stesse rivendicate da sempre dai cittadini e avversate dai Comuni: raccolta differenziata, porta a porta, compostaggio, recupero dai negozi gli alimenti vicini alla scadenza, diffusione di ricariche alla spina di detersivi, alimenti ecc, introduzione di tariffe puntuali e non forfettarie. Un insieme di azioni che permettono di ridurre i rifiuti prodotti, portare la raccolta differenziata al 65% e rendere inutili gli inceneritori.

Cosa diranno ora quei sindaci che ci hanno ammorbato con la retorica medievale del fuoco tutta a vantaggio delle grandi imprese che gestiscono l’incenerimento e naturalmente contro gli interessi dei cittadini da loro amministrati? Ma qui si apre una nuova "questione morale" e lo spazio è finito.

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