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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > La proposta Carlucci su internet

La proposta Carlucci su internet

Come per altre leggi targate PDL, si vara una legge che dice che si vuole colpire un reato, ma in realtà dietro si nasconde ben altro.

Mi vien in mente la Ex Cirielli, che voleva colpire i criminali recidivi e invece ha garantito prescrizioni facili per gli incensurati.O l’attuale riforma della giustizia che dovrebbe garantire tempi certi per i processi e che invece li allungherà.

Oggi parliamo della proposta di legge dell’onorevole Carlucci (capisci e internet, direbbe Paolantoni) sulla rete internet.Dovrebbe mettere fine all’anarchia che impera in rete e combattere il fenomeno della pedofilia.
Commentiamo qualche articolo:

Art. 1
"È fatto divieto di effettuare o agevolare l’immissione nella Rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima".

La privacy per i colletti bianchi.
Nome e cognome per tutti gli altri.


Art 2
"I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o identificabili, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1 sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato".

I providere che diventano cani da guardia per il governo.

Il comma 3 dell’art. 2
"Per quanto riguarda i reati di diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l’applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti".

Dunque il blogger che scrive gratis, assogettato a tutti gli editori dei giornali di partito (finanziati dai soldi pubblici).

Dunque una stretta a Internet da una parte, e il lodo Alfano, la legge Boato (che ha salvato Latorre e le sue intercettazioni) dall’altra.
 
Il re non deve essere mostrato nudo.

Commenti all'articolo

  • Di checco (---.---.---.69) 10 marzo 2009 16:43

    certo che ci vuole coraggio a consentire alla Sig. Carlucci di legiferare. Una che si è permessa di scendere in dibatito con uno dei più grandi fisici teorici d’Europa e attuale presidente del CNR, Maiani, salvo poi essere ridicolizzata da un premio nobel per la fisica, Glashow. Qui parliamo di una soubrettina o ex-tale che vuole parlare di problemi di privacy sulla rete e di controllo di un fenomeno così difficile quanto critico come è la rete ed il flusso di informazioni. Ma quando la faremo finita. La sorella è molto più dignitosa a condurre uno spettacolo di danza, è una soubrette e rimane tale, i osono un fisico e non voglio fare il ballerino...ad ognuno il suo e la carlucci torni a fare quello che probabilmente le riusciva anche bene. Ma basta con questo passaggio dall’adorazione del "governo dei tecnici" alla proposizione del "governo dei PALESEMENTE incompetenti"

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 10 marzo 2009 17:31

     non è la prima nè sarà l’ultima che si farà del male cercando di fermare il mare col ditino come nella fiaba di Andersonn.
     Il fatto è che è ignorante e non capisce che se si vara una legge del genere in Italia significa semplicemente condannare i service provider a non vendere più spazio web.
     Da quando Obama ha inserito la Net Neutrality nei principi di riferimento degli USA quel che succede in europa fa semplicemente sorridere..... 

  • Di Giorgio (---.---.---.205) 15 marzo 2009 14:31

    Dopo Obama, la Casta italiana se la stà facendo sotto.

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