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La massificazione attraverso “Matrix”

Se guardiamo il film Matrix del 1999 di Lana e Andy Wachowski c’è una scena in cui il protagonista Neo viene scollegato dalla rete di simulazione della realtà “Matrix”. Neo si “sveglia” e scopre di essere nudo in un alloggiamento di liquido viscoso e di essere collegato in molte parti del suo corpo a dei cavi che trasmettono elettricità. Neo inoltre osserva tantissimi altri alloggiamenti identici al suo contenenti tantissimi altri individui.

In una scena successiva, collegato ad una momentanea nuova simulazione, riceve spiegazioni da Morpheus che gli narra cosa succede a lui e a tutti gli altri che ha visto in quella infinità di alloggiamenti: c’è stata una guerra tra l’umanità e le macchine e dopo che gli umani hanno oscurato il sole, fonte di energia per le macchine, queste ultime hanno cominciato a “sfruttare” gli esseri umani per trarre da loro energia elettrica per il loro sostentamento. Morpheus inoltre spiega a Neo che lui ha osservato campi in cui gli esseri umani sono “coltivati” dalle macchine. Neo, una volta scollegato dalla simulazione si sente male, collassa e finisce a terra espellendo liquidi dalla sua bocca: Neo rifiuta la spiegazione di Morpheus, rifiuta la nuova realtà.

Queste poche scene del film Matrix sono agghiaccianti e terrificanti allo stesso tempo: uomini coltivati e sfruttati dalle macchine, una realtà distopica che Neo rifiuta e rigetta, scene orripilanti anche per lo spettatore che guarda il film che prova orrore se pensa a se stesso nella condizione di Neo o degli umani negli alloggiamenti.

La massificazione

Le scene suddette possono essere utilizzate come metafora della massificazione contemporanea, una massificazione che abbiamo osservato nei totalitarismi novecenteschi, una massificazione estremizzata dal totalitarismo perfetto della società dell’immagine che propone icone popmitologiesottoculturedivi da adorare etc., una società dell’immagine che è anche sovrastruttura ideologica.

Le classi dominanti usano la società dell’immagine come le macchine usano Matrix, la simulazione della realtà, nel film: gli individui grazie alla società dell’immagine sono ridotti tutti sulla stessa dimensione ossia quella del consumatore, perchè la società dell’immagine è anche società dei consumi. Gli individui ricevono dalla società dei consumi l’unica falsa libertà: quella di scegliere cosa consumare o quella di scegliere il proprio stile di vita,i propri sogni, le proprie aspirazioni etc., preimpostati dalla società come i beni da consumare.

La società dell’immagine e la società dei consumi insieme alla manipolazione mediatica e ad una fiducia smisurata nella tecnologia e l’innovazione formano un’illusione atta a governare le masse dall’alto, masse di individui soggetti alla massificazione come anche alla desertificazione culturale e all’appiattimento sociale.

Anche noi come Neo rifiutiamo di astenerci da tutto ciò, dalla realtà, perchè siamo assuefatti e questa assuefazione ci impedisce di liberarci da una società totalitaria e distopica ma percepita da tutti gli individui come la migliore possibile grazie anche alla propaganda mediatica che si avvale tra l’altro della distrazione di massa.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Persio Flacco (---.---.---.113) 3 luglio 2014 23:52

    La metafora delle macchine che usano gli umani come macchine ha con la realtà una corrispondenza in più rispetto a quelle citate nell’articolo.
    Infatti, quelli che comunemente vengono individuati come responsabili della massificazione, sono a loro volta ridotti a svolgere un compito "utile" al funzionamento di un sistema che è simile ad una macchina.

    Mi spiego con un esempio. Qualche anno fa Warren Buffet: uno degli uomini più ricchi del mondo, scoprì di pagare in proporzione molte meno tasse dei suoi dipendenti, e chiese alla politica di rimediare a questa anomalia: http://www.lastampa.it/2011/08/15/e...

    Il sistema assegna a Buffet e ad altri un ruolo che egli non vorrebbe nei termini in cui gli è dato. Certo, potrebbe rifiutarlo, potrebbe cambiarlo, ma il suo ruolo verrebbe assunto da un altro e il sistema non cambierebbe comunque. Ed egli andrebbe si ad assumere un ruolo diverso, ma nello stesso sistema.

    Ciò che massifica e riduce gli umani simili a macchine, componenti di una macchina più grande, è il Sistema.

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