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La mania dei selfie a tavola e l’invasione delle app sul cibo: SnapFood

Secondo una recente ricerca della Coldiretti ​siamo in piena food selfie mania.

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Quasi un italiano su tre (30%) in un età compresa tra i 18 e i 24 condivide la foto del piatto che ha appena mangiato sui social. Ma la “mania” di immortalare il cibo prima di mangiarlo ha finalmente trovato una casa con l’arrivo di applicazioni dedicate come SnapFood.

Diversamente da competitor come TripAdvisor qui si va nel dettaglio parlando di piatti (“i migliori piatti della città”, recita lo slogan) e non di ristoranti in generale. In pratica, SnapFood si propone come nuovo social network gastronomico e punta a stuzzicare il palato dei suoi seguaci con un gustoso mix tra “condivisione” e “ricerca”. La start-up dietro all’applicazione mobile è composta da un team di buone forchette italiane. E sappiamo che l’Italia è una garanzia a livello mondiale quando si parla di mangiare bene.

Il web è diventato anche un luogo di confronto per le scelte del cibo e in molti lo utilizzano per confrontare prezzi o raccogliere informazioni sulla qualità dei prodotti alimentari.

L’idea di questa vetrina gastronomica virtuale, con tutte le pietanze esposte e “votate” direttamente dai clienti di ristoranti, appare quindi sensata per chi poi deve cercare “la migliore carbonara di Roma” o “la margherita più saporita di napoli”. Troppo spesso infatti, la preziosa segnalazione di un piatto imperdibile pubblicato su Facebook o Instagram finisce col perdersi in un mare di post “fuori tema”, tra gattini, politica e gossip.

La veridicità delle recensioni (problema noto nell’ambito di app e siti che consigliano posti dove mangiare) dovrebbe essere assicurata dalla prova fotografica e dal fatto che per caricare l’immagine bisogna essere geograficamente nel posto di riferimento. Si parte comunque da un’anteprima che già riesce a far quantomeno capire la cura nella preparazione del piatto. La possibilità di filtrare le ricerche in base alla preziosa esperienza degli utenti iscritti che sono già andati lì e hanno provato quella stessa identica portata prima di noi è indubbiamente interessante.

Resta da capire come verrà accolta SnapFood dai ristoratori che, non sempre vedono di buon occhio chi scatta foto criticone alle loro creazioni e in alcuni casi vietano addirittura il selfie a tavola.

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