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 Home page > Tribuna Libera > La lista delle cose da fare prima di andare al voto

La lista delle cose da fare prima di andare al voto

Personalmente io credo che l’esigenza primaria è quella di liberarsi dall’anomalia B., una volta per tutte. Però è necessario un attenta strategia politica coadiuvata da una “lista delle cose da fare prima di andare al voto”. Perché andare adesso al voto, è una follia! Non per i partiti però, anzi, per loro è una vera cuccagna. Infatti, i partiti che continueranno ad incassare rimborsi elettorali, sia per la legislatura Prodi, si per questa, sia per quella futura anticipata. Non sono spiccioli. Dal 2006 al 2010, ogni anno, i cittadini sborsano quasi 100 milioni di euro per rimborsare i partiti della XV legislatura (governo Prodi II: la seconda legislatura più corta della storia repubblicana). In più, ci sono da rimborsare i partiti della XVI legislatura (quella attuale) per 100.618.876,18 euro l’anno dal 2008 fino al 2012. Naturalmente a tutto questo fiume di denaro Pubblico si devono aggiungere anche i finanziamenti per le europee e regionali: la torta si avvicina ai 250-300 milioni di euro annui. In pratica altre elezioni anticipate, altri rimborsi elettorali: una spirale senza fine che porta al dissesto totale dei conti pubblici. 

 

Quindi, chi vuole andare subito alle elezioni, deve quantomeno proporre ed approvare una riduzione DRASTCA dei rimborsi elettorali. Sarebbe una piccola ma significativa assunzione di responsabilità e dimostrazione di coerenza. Ma nessuno ne parla. Tranne il Movimento 5 Stelle che ha rifiutato i contributi statali. 


La lista delle cose da fare 

Attualmente, l’ideale sarebbe un governo, tecnico, di garanzia costituzionale, (chiamatelo come volete) che restituisse all’Italia una legge elettorale democratica, e una norma sul conflitto d’interesse. In più, sarebbe ancora più impellente la necessità di varare una manovra economicache tenga conto dei ceti veramente svantaggiati e non effettui tagli di massa, che metta le mani in tasca ai più facoltosi, ai partiti, e diminuisca i costi delle istituzioni. 

Si badi, non è retorica. Ma è un dato di fatto: la povertà ha raggiunto soglie allarmanti. E non può scomparire dalla agenda politica il sostegno alle classi sociali “meno abbienti”. 

Inoltre, bisogna subito convertire in legge dello stato le tre proposte di Grillo e dei firmatari della proposta di legge popolare presentata nel 2008: 
1) Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale. 
2) Nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente. 
3) I candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta. 

In altre parole riformare totalmente le regole del gioco prima che inizi una nuova partita,assumendosi la responsabilità politica di non gravare sul bilancio dello stato: questa è la ricetta

Ma esiste una colazione che abbia il coraggio di assumersi questa responsabilità? 


Gli scenari politici non sono incoraggianti. 
- Da una parte c’è un Pd che non ha ne testa ne coda, teme l’elezioni, più di ogni altra cosa e vorrebbe un “governo di transizione” per approvare regole nuove (legge elettorale sopra tutto). Ma è realistico un suo impegno in questo senso? Chi ha una buona memoria sa dei compromessi Pd-Pdl sulle “leggi vergogna” ed è e lecito aspettarsene altri. 

Di Pietro chiede elezioni subito, perché molto realisticamente non vede nessuno che voglia assumersi la responsabilità di adempiere una simile “lista della cose da fare”. Troppi interessi, troppo lesivo per B. Interessante però, la proposta dell’Idv: una larga coalizione con Vendola ed ilMovimento 5 stelle. Ipotesi che personalmente vedo di buon occhio. Tuttavia così facendo Grillo verrebbe un po’ meno alla sua verve anti-partitocratica. 

- Poi c’è la Lega che vuole solo il federalismo senza troppo badare alla solidarietà sociale. Quindi l’unica soluzione sono le elezioni anticipate. Poco importa dei conti pubblici. In più i sondaggi assicurano voti certi al Carroccio, da qui il disinteresse totale per governi tecnici ecc… 

- Passiamo al Pdl: i “berluscones” sono fedelissimi a “Cesare” quindi, “Ave, Morituri te saltuant”. Tradotto: si fa quello che dice il padrone. Il quale anche con una Pdl orfano dei finiani, vincerebbe subito le elezioni, forte dei voti della lega. 

- Poi c’è il “il nuovo polo”, quello Fl(finiani)-Udc–Mpa- Apl: di peggio non di può. Anche perché dopo il trapasso di Fini nel Pdl, questi si è “astenuto” dal prendere decisioni alternative. Se ne è lavato le mani, a là Casini: ne bastava uno. 

Questo nuovo “centro” che sta a destra e sinistra secondo l’evenienza, non è ciò che serve all’Italia.. 

C’è, invece, bisogno di sapere chi ha il coraggio di assumersi la responsabilità di prendere decisioni nette ed in controtendenza. Le vie di mezzo non servono: specie se è soltanto una convenienza di fatto. Fini insegna

Conclusioni 
E' necessario dunque, un nuovo governo, di tregua, che riscriva regole nuove. C’è qualche forza politica che si assume l’onere? A parole si, ma a fatti no. 
Quante volte abbiamo sentito parlare si governi tecnici che avevano lo stesso compito e poi sono stati solo buchi nell’acqua? Governo Ciampi, Dini, D’Alema, Amato… Ecc: tutti governi di garanzia costituzionale: tutti governi inetti e inerti. 

All’orizzonte non si paventa nessuna possibilità di salvezza, a parte un Movimento 5 Stelle che appoggio moltissimo, ma che ha bisogno ancora di tempo per farsi conoscere. Quindi nell’immediato futuro, alla fine saranno elezioni anticipate (Bossi le vuole, idem B), il male peggiore.Vincerà di nuovo Berlusconi, lui si che adempirà a tutto quello che c’è sulla lista delle cose da fareLa sua di però.

 Colpa degli “avversari” che una volta in più non sono uniti su niente

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.87) 12 febbraio 2011 19:39

    1) Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale. (SUBITO ALTRIMENTI NON SI DEVE VOTARE PER QUEL PARTITO.. 

    es. in campania siamo stati tanto imbecilli da dare incarichi delicati come la gestione dei rifiuti a persone già indagati per reati simili, risultato: "la spazzatura è diventata oro e la gente si è trasformata in spazzatura"!!)

    2) I candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta. 
    in campania c’è il caso COSENTINO di un segretario di partito con un suocero mafioso, che non può essere indagato grazie ad una decisione parlamentare (le intercettazioni già in possesso della magistratura con numerose prove di reato non possono essere usate!!); questo elemento è stato eletto perchè costantemente al primo posto delle liste.. sempre in campania ci sarebbe il caso BASSOLINO, CESARO, POMICINO etc etc, che con le varie baldracche e i tanti truffatori inseriti qui e là completano un quadro politico sconcertante..


    L’ALTRA PROPOSTA, "Nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente" non ha nessun senso se diciamo di voler premiare il merito: l’esperienza sposta l’ago della bilancia!
    o si fa una carriera fulminante o si è fuori?!? ..mmhhmm..

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