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 Home page > Attualità > Politica > La grazia e il fu cavaliere: come finirà?

La grazia e il fu cavaliere: come finirà?

Fino a qualche tempo fa, non troppo lontano, la parola "grazia" era evocativa di una realtà trascendentale, di uno stato di benessere che solo dall’autorità divina, o comunque sacra, poteva essere concessa.

Questo almeno nella cultura cattolica, dove le preghiere avevano il senso di una invocazione all’unico Dio che poteva dispensare quel dono che il mondo dei fedeli concepiva come una particolare condizione di beatitudine dell’esistenza terrena.

Uno stato di serenità e di gioia interiore, a metà strada tra la materia e lo spirito. Maria era piena di grazia perché tale l’aveva resa il Padreterno nella sua previsione dei destini del genere umano e molti santi e beati non avrebbero potuto certamente essere tali se non fossero stati anche loro fatti segno di questa speciale virtù che solo pochi esseri umani, ai confini dell’ultraterreno, potevano avere.

Stamattina leggiamo sui giornali che, incuranti e ignari del tutto di simili pensieri, Renato Schifani e Renato Brunetta si sono recati dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per chiedere a lui la grazia per Berlusconi. Si fanno forti in questa loro scelta dell’art. 87 della Costituzione che, nelle attribuzioni del Presidente della Repubblica, prevede anche la concessione della grazia e la commutazione delle pene.

Ora non c’è chi non veda come questa facoltà non possa, e non debba, essere in contrasto con il principio del diritto generale, con l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Qui casca l’asino perché, da un po’ di tempo a questa parte, c’è una certa tendenza in giro a fare delle circostanze eccezionali fatti di quotidiano abuso, fino allo stravolgimento della realtà e persino del comune senso di giustizia e di eguaglianza. Come Semiramide “che libito fé licito in sua legge”. Il fatto è che, se si concede la grazia a un cittadino pluricondannato, si stravolge il senso della Costituzione e questo fatto, come vuole l’art. 90, costituisce un preciso attentato ad essa.

Altro aspetto del problema di questa destra populistica, fondata dalla terna Berlusconi-Dell’Utri-Previti, che torna ad essere Forza Italia, come ai tempi delle sue origini, nei primi anni del ventennio scorso, è il fatto che essa ha acquisito nel tempo i caratteri di una realtà politica fagocitante. Un’entità organica che vive di assimilazioni e di espulsioni, come è accaduto a Fini e a Casini, ed ora al partito di Epifani e di Renzi.

Come finirà? Possiamo anticiparlo. Il governo durerà finchè non saremo sicuri che la debole luce che si intravede nel fondo della galleria non sia quella di un camion che ci viene incontro per travolgerci, come ebbe a dire Monti.

Napolitano, che è capace di tutto, non si esporrà fino a rischiare di essere messo vicino al suo concittadino Giovanni Leone, che ebbe il demerito di nominare Berlusconi cavaliere, e non concederà – si spera – una chiara e trasparente clemenza al salvatore di questo governo.

In molti con lui lavoreranno a una riforma della giustizia che apparirà ai comuni mortali un gesto eroico del riformismo di questa classe di invertebrati al potere, mentre nei fatti sarà un contenimento della Magistratura.

E tutti, felici e contenti, andranno cantando al nuovo avvenire con Marina Berlusconi a capo del nuovo partito, con un Pd in dissoluzione di identità, e un fu cavaliere in villeggiatura in una delle sue innumerevoli ville miliardarie. Bondi penserà ancora che ci sarà la guerra civile?

 

Foto: Maria Maddalena in estasi (Caravaggio)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.142) 6 agosto 2013 15:38

    Non è importante ciò che il "figlio di Forza Italia" o la creatura che il "Pdl" farà, è indispensabile che il "PD" o, meglio i resti della "sinistra italiana" trovino una convergenza ideale, una unità di mete, possibili e praticabili, che riportino il Popolo sovrano ad essere tale, nelle forme e nei limiti della Costituzione. Solo in una successiva fase si potrà parlare di poltrone, sedie e strapuntini; partendo sempre dalla considerazione che i lati " B " delle persone che andranno ad occupare tali posti a sedere, dovranno essere scelti dalla base elettorale, livello per livello, proprio per dar forza, anche a livello di formazione politica, della sovranità del Popolo.


  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 6 agosto 2013 22:38

    grazia? arresti domicilari? servizi sociali? ma che c’azzeccano?
    Un delinquente, corruttore e puttaniere abituale e recidivo come il berluscone dovrebbe essere in carcere da anni.
    Siamo quindi in ritardo di anni: sbattiamolo dentro al più presto e non sprechiamo tempo ad ascoltare i suoi dipendenti che cianciano di grazie e altre fesserie.
    GeriSteve

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