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La fotografia di paesaggio di Renato Pasmanik

Per la prima volta a Milano, apre una personale del fotografo brasiliano innamorato del paesaggio terrestre.

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Renato Pasmanik, Un Regard Silencieux #7, 2011-2012
stampa digitale su carta Hahnemühle, cm 120x173 tiratura 1/3 Courtesy: Galerie JEF, Parigi

La fotografia di paesaggio è un genere che trova da sempre innumerevoli estimatori. Chi non ha provato, infatti, a cimentarsi, magari da bambino con la prima macchina fotografica - ma anche da adulto: tanto infanzia, adolescenza e maturità sono oramai stagioni sempre più dilatate della nostra vita - durante un viaggio o una vacanza, nel cosiddetto tentativo di ottenere un'immagine pensata, una pervenza di fotografia d'autore? Chi non si è fatto catturare da un dettaglio, dalla bellezza della vastità, dall'immagine di un scorcio mozzafiato o semplicemente da ciò che di bello e naturalistico ci si parava di fronte, nel tentativo di ottenere potenzialmente la cosiddetta "bella fotografia"? Ognuno di noi, nel bene e nel male. Ovvero tutti. Con o senza pudore. Ecco la grande opportunità, ma anche la poesia e l'affascino, da sempre, del mezzo fotografico. Macchina di sogni che ritrae la realtà, mezzo che rende protagonista il nostro sguardo di persone comuni, così come, ad un più alto grado, il punto di vista dei maestri.

Ma ecco la magia di un soggetto, nella fattispecie quello geografico, naturale o naturalistico, che non conosce inflazione. Non ci si stanca mai di fotografare (loro, gli autori) e di ammirare (noi, il pubblico) le immagini che raccontano del paesaggio circostante, della nostra terra, del pianeta, di un'ambiente insolito o dei luoghi da sogno ai quali aneliamo. E meglio ancora se la fotografia riesce a trasmetterci un'esperienza insolita dell'ambiente in cui viviamo o del mistero che ci circonda. Questi presupposti, potremmo dire, questi incanti e queste suggestioni per il paesaggio naturale e talvolta estremo, sono alla base delle fotografie di Renato Pasmanik, fotografo brasiliano quarantaquattreenne che a breve esporrà nella sua prima personale italiana alla Galleria Gomiero di Milano (via Rosolino Pilo 11, inaugurazione: 5 novembre ore 18.30; per informazioni: 02/20520250).

E in effetti Pasmanik ha l'occhio e il cuore del viaggiatore istancabile, dell'uomo curioso e noncurante che cerca e affronta, da anni, le difficoltà del territorio solo per catturare scenari mirabili e perdersi in essi in compagnia del suo occhio digitale. Per fermare in immagini, luoghi che stimolano la sua sensibilità. Ha viaggiato in lungo e in largo, Pasmanik, ha solcato le terre dell'Antartico, visitato i luoghi più impervi del pianeta (dal Lençois Maranhenses al Pantanal, in Brasile), fino al deserto africano, che è anche la sua tappa più recente e il teatro della sua ultima fatica di fotografo.

Quelle immagini, limpide e ricche di accurati, preziosi dettagli, costituiscono il portfolio Un Regard Silencieux, che sarà possibile ammirare fino al 17 novembre.

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