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 Home page > Attualità > Economia > La crisi non è colpa della Germania: i colpevoli sono USA e Italia

La crisi non è colpa della Germania: i colpevoli sono USA e Italia

Quando nel 1979 gli USA di Ronald Reagan, seguiti a ruota dal Regno Unito della Thatcher, approvavano una serie di "liberalizzazioni" che di fatto aggiravano o uscivano dallo Glass Steagall Act varato a garanzia di banche, imprese e cittadini nel 1933 dopo la gravissima crisi del 1929, la Merkel non c'era. Le nuove norme - che troveranno un coronamento nel Gramm Leach Bliley Act del 1999 - più che liberalizzare allentavano in maniera forte i controlli sulle transazioni e consentivano ai banchieri di ritagliarsi un compenso su ciascuna di esse. Al tempo stesso abolì la differenziazione che lo Glass Steagall aveva imposto tra banche di deposito e banche di investimento.

Banche ed altri investori potevano perciò giocare alla finanza come al casinò, da cui anche il soprannome, il Gramm Leach Bliley Act è infatti conosciuto anche come "legge casinò". La quasi abolizione dei controlli sulle transazioni ha portato al boom di hedge funds (fondi speculativi) e di private equity (investimenti in società non quotate in Borsa) due realtà finanziarie prima praticamente inesistenti e che insieme formano i cosìddetti "derivati". In pratica si prende denaro a prestito e si acquistano attività grazie alla presunta perfetta combinazione tra il presunto pronosticato aumento del loro valore ed il credito a basso costo.

Queste cose non le ha fatte né la Merkel, né la Germania. Nel 2000 (presidenza Clinton), un anno dopo la promulgazione del Gramm Leach Bliley Act, gli USA hanno ancora un debito pubblico ammontante a circa il 60% del PIL ed il bilancio in pareggio. Già nel 2003 ad un PIL di 37.000 Mld di $ facevano fronte "derivati" per 197.000 Mld di $. E' inutile ricordare che data la aleatorietà dei controlli i "derivati" sono quasi sempre aria fritta. Le presidenze Bush e Bush Jr., le lobbies, le multinazionali, le finanziarie e le banche che le sostengono - le stesse che sostengono Obama - preferiscono non far nulla, anzi scelgono di tutelare la legge casinò.

Nel 2007 il rapporto raggiunge il valore di 55.000 Mld di $ di PIL contro 595.000 Mld di $ di "derivati"; le toppe non reggono più: è la crisi. Attualmente - gl'ultimi dati sono del 2011 - a 70.000 Mld di PIL fanno fronte 648.000 Mld di "derivati". Quando nel 2011 Paul Volker ha tentato di reintrodurre una versione blanda dello Glass Steagall Act ed abolire i casinò ed i loro giochini, chi ha praticamente vanificato la norma subissandola con una marea di emendamenti, non è stata né la Merkel né la Germania. Sono stati gli stessi gruppi che hanno portato al Gramm Leach Bliley Act.

Prima del 1979 gli hedge funds e le private equities erano praticamente inesistenti, erano una pura eccezionalità in cui tuttavia si cimentavano dei "precursori" di autentico genio, quali ad esempio Michele Sindona. Da noi saranno proprio uomini e lobbies vicine al finanziere siciliano quali il CAF (Craxi Andreotti Forlani) ed i loro succedanei tra cui l'ex "braccio destro" di Craxi, l'allora giovane imprenditore rampante Silvio Berlusconi, che porteranno anche da noi all'abrogazione, ad esempio della divisione tra banche di deposito e banche speculative ed agli "oct", una sottospecie di derivati. Di nuovo: la Merkel e la Germania non c'entrano niente.
 

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