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La crisi del Napoli colpisce anche l’ufficio stampa

In pochi giorni l'ufficio stampa si scontra per due volte con gli inviati di Mediaset, che ora protesta.

"Serenità... ci vuole se..re..ni...tà".

Lo scandisce bene, Rafa Benitez, per farlo capire a tutti.

Il suo Napoli non attraversa un buon momento, in tanti cercano capri espiatori e a chi gli chiede cosa manca a questa squadra e quale sia la ricetta per uscire dal periodo buio, la risposta dell'allenatore spagnolo è sempre la stessa: "Serenità".

Il tecnico spagnolo e il suo presidente De Laurentiis, uomo di comunicazione, dovrebbero cominciare a spiegarlo soprattutto al loro ufficio stampa, l'esperto giornalista Guido Baldari, che per due volte in 4 giorni litiga con i giornalisti Mediaset negli spogliatoi (il che, per inciso, non è proprio il massimo per uno che, di mestiere, dovrebbe mediare fra la società per cui lavora e i giornalisti).

Primo atto a Udine, domenica pomeriggio.

Il Napoli ha appena perso e l'inviato negli spogliatoi Claudio Raimondi riferisce di un clima teso

“Clima da bufera in casa azzurra, lo spogliatoio del Napoli è molto agitato. Il figlio del presidente - Edoardo De Laurentiis - è stato visto tirare un pugno contro una vetrata, Higuain è stato visto nervoso con i compagni”.

Passano pochi minuti e Raimondi riappare in video sbiancato, farfuglia qualche parola spiegando che, in realtà, il figlio di De Laurentiis non aveva tirato alcun pugno "...come ci riferisce anche l'ufficio stampa del Napoli, che ci ha aiutati a ricostruire la vicenda"... e qui sguardo verso la propria sinistra, dove evidentemente si stagliava l'ombra minacciosa di Baldari: segno che nel frattempo era arrivato il "cazziatone".

Passa un giorno e Raimondi torna sui suoi passi. Interviene a Radio CRC e rincara la dose

"Tutto lo spogliatoio era nervoso, agitato, lo ribadiamo. La smentita dell’ufficio stampa non è concordata con noi. Devono dimostrarci come e quando avremmo contraddetto le nostre stesse affermazioni".

Ma tant'è... la frittata è fatta... e né Baldari né Raimondi ci fanno una gran bella figura.

 

Mercoledì 24 settembre nuovo round.

Il bravissimo Simone Malagutti, stranamente inviato a bordocampo al San Paolo, intervista Inler dopo il rocambolesco 3-3 contro il Palermo. Lo svizzero fa riferimento alla necessità che tutti si impegnino e Malagutti la butta lì: "C'è qualcuno che non si impegna?".

Non l'avesse mai fatto!

Baldari irrompe in video da dietro le quinte e sbotta: "Questa è una domanda del cazzo". Quindi porta via Inler dai microfoni. Malagutti prova a replicare, ma niente da fare.

Il filmato (e questo era ovvio...) viene mandato in onda da Mediaset e fa il giro del web.

La conduttrice Mikaela Calcagno, che presentava il programma, esprime in diretta il suo sdegno.

Poi rincara la dose:

"Quello che dovevo dire l’ho detto ieri. Capisco il momento e il nervosismo: alle domande si può anche scegliere di non rispondere, ma non era il caso di fare così. Inler poi sa gestire la situazione anche davanti ai taccuini. Non mi è sembrato bello dare un giudizio sulla domanda e portare via il giocatore. Mi dispiace anche perché Baldari lo conosco da anni. Ognuno fa il suo lavoro, ma i giudizi così non vanno dati: in diretta non mi sono mai permessa di dire che un calciatore non è bravo, al massimo dico posso dire che preferisco un altro".

Insomma, come se non bastassero gli errori dei difensori in campo, anche nella comunicazione il Napoli ha messo a segno due autogol.

 

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