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La ciclista urbana e lo stalking on line dei sostenitori romani di Beppe Grillo

Esprime un giudizio fortemente critico sul programma mobilità redatto dal Movimento 5 Stelle di Roma e viene sommersa on line da insulti, intimidazioni, minacce di querele da parte di un gruppo di sostenitori di Beppe Grillo della Capitale. È successo alla blogger bicisnob che, dopo aver letto il programma trasporti di M5S Roma, decide di commentarlo, entrando nel merito delle loro proposte in un post intitolato: La mobilità urbana per i grillini? Autosilos, funivie e, soprattutto, automobili automobili automobili.

La Premessa. Bicisnob scrive che a suo giudizio quel programma non disincentiva il traffico privato e, anzi, l’ipotesi di far passare il trasporto pubblico sopra i tetti delle macchine – costruendo funivie e cabinovie orizzontali – manifesta l’intento di non rompere troppo le scatole agli automobilisti di sotto. Per dare a tutti la possibilità di farsi un’opinione personale sulla vicenda, la ciclista urbana pubblica ovviamente il link al programma di M5S Roma.

La reazione violenta. Pochi istanti dopo la pubblicazione del post “Funivie” su fb e sul blog scatta la rappresaglia. “Quelli come voi sono calunniatori e non si informano e dovrebbero andare affanculo, questo è il programma M5S, e informati almeno cogliona” (Tiziano Q. su fb). “Cancella quella merda, stronza, che lo sappiamo chi sei e ti rompiamo il culo”. (anonimo che si firma Grilloforever, messaggio sulla casella di posta privata). “Bicisnob spero ti querelino. Chi ti paga pupetta?”. (Carlo su fb). “Ebete, chi cazzo ti credi d’essere prendi soldi pubblici disseminando la banalità estratta da google” (anonimo che si firma nome falso, commento sul blog bicisnob). “Stronzaaaaaaaaaa, ladraaaaaaaa, pezzo di merdaaaaaaa. Notizia falsaaaaaaaa. Il vero programma 5Stelle Roma non è quello che pubblichi tu” (anonimo che si firma Noisiamoicittadini, commento sul blog bicicnsob, poi autocancellato). “Articolo fazioso, pare non aver letto il programma, consiglio di rimuoverlo, sarà segnalato presto al Movimento e partono subito le querele” (Claudio L., commento sul blog). Eccetera eccetera eccetera…

La reazione sballata. Contemporaneamente una dozzina di persone (Lisa, Bugs, Francesco…) pubblica commenti dello stesso tenore su fb e sul blog. Sono molto simili tra loro e, che coincidenza, arrivano in sequenza. Ecco a titolo esemplificativo il post di Alessandro, uno dei più cordiali di questo tipo, in linea con quello di altri: “Ciao, scusa ma hai preso una cantonata. Forse non hai letto il programma. Ho partecipato alla stesura e il senso è esattamente opposto a quello che hai riportato nel post. La ciclabilità è il punto cardine... potresti informarti meglio ed eventualmente, se ritieni, rettificare?”. Perché anche questa reazione è sballata? Beh, perché nel post di bicisnob non si parla mai di bici o di ciclabilità, ma sempre e soltanto di mobilità, di trasporto pubblico e traffico privato. Perché diverse persone sentono la necessità di sottolineare quali sono le proposte fatte da M5S in tema di ciclabilità? Ma hanno letto quello che ha scritto bicisnob? E se non l’hanno letto, come fanno a dire che sbaglia a criticare il programma? Eppoi perché a decine insistono che bicisnob non ha letto le proposte M5S, dal momento che la blogger lo ha inserito (via link) all’interno del suo post?

La reazione dialogante. Arrivano infine anche i dialogatori, quelli che provano a dare concretezza al ragionamento. E qui finalmente si entra nel merito, scompaiono insulti e minacce, e si parla della sostanza delle cose. Il botta e risposta coinvolge diverse persone ed è lungo (chi proprio ne ha voglia può leggersi i commenti al post e quelli su fb nel gruppo salvaiciclisti roma) e io non sono in grado di riassumerlo senza che la sintesi falsi la sostanza degli interventi. E quindi mi astengo. Però anche nel dialogo (nonostante la ripetuta assicurazione sulla possibilità di modificare il programma trasporti di M5S) quello che emerge è la difesa a spada tratta delle proposte del Movimento di Grillo, anziché la disponibilità a ragionare sulla fondatezza o meno delle critiche… Però in questo caso do ragione ai 5 Stelle: perché prendere sul serio una rana che si firma bicisnob?

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