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La Terza rivoluzione industriale per Rifkin potrebbe partire dall’Italia

 

Secondo Jeremy Rifkin l’era dei combustibili fossili sta giungendo al termine e sta iniziando una nuova era “sostenibile”, un’era in cui ci sarà più rispetto per l’ambiente, per gli ecosistemi, un’era in cui si consumeranno le energie alternative.

Secondo Rifkin la crisi economica e i cambiamenti climatici ci stanno portando alla fine del mondo che conosciamo dal punto di vista socio-economico e soprattutto dal punto di vista energetico.

L’economista americano auspica una Terza Rivoluzione industriale e indica anche i pilastri su cui si fonderà questa rivoluzione industriale:

  1. L’impegno di ogni paese membro dell’Unione Europea a coprire il 20% del fabbisogno energetico con le energie rinnovabili
  2. Convertire ogni stabile, ogni edificio piccolo o grande in una piccola o grande centrale elettrica grazie all’uso di pannelli solari sul tetto, di una pala eolica nel giardino etc.
  3. Grazie al punto 2 si creeranno tantissimi posti di lavoro e si creerà crescita e sviluppo
  4. Immagazzinare l’energia solare ed eolica perchè non sono sempre presenti
  5. Usare veicoli elettrici e ognuno potrà “caricare” il suo veicolo a casa propria

Inoltre Rifkin pensa anche che si dovrebbe creare un’enorme rete elettrica come internet di adesso in cui ognuno condivida la sua energia e ne possa a sua volta usufruire.

Rifkin spera che l’Italia possa essere “la guida” per la suddetta terza rivoluzione industriale per la sua posizione geografica che consente tante ore di sole ogni all’anno, per il fatto che vi sono tanti fiumi e torrenti e una buona presenza di vento.

Egli suggerisce anche il riciclo dei rifiuti per produrre energia il quale è già attuato in alcuni paesi.

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