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La più grande strage dopo Nassirya

La Difesa ha comunicato i nomi di cinque delle sei vittime dell’attentato. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto e il primo caporalmaggiore Massimiliano Randino, 32 anni, nato a Pagani (Salerno).

Una tragedia quella che ha colpito i soldati italiani in Afghanistan: sono 6 i morti tra i Parà del 186° Reggimento della Folgore di Siena oltre a 15 morti e 60 feriti afgani.
 
Un attentato suicida stamattina ha colpito Kabul, un kamikaze si è fatto esplodere al volante di un’autobomba e due mezzi italiani che stavano percorrendo la strada che costeggia l’aeroporto di Kabul, sono rimasti coinvolti. Sembra che un’auto carica di esplosivo sia scoppiata al passaggio del primo mezzo italiano del convoglio, uccidendo tutti e cinque gli occupanti, danneggiando gravemente anche il secondo Lince: uno dei militari a bordo è morto e altri tre sono rimasti feriti.
La situazione in Afghanistan era molto calda già da qualche mese, in occasione, ovviamente, delle elezioni che si sono svolte a fine agosto, e non era migliorata in questi ultimi giorni quando diversi soldati avevano perso la vita
 
La Camera, nel frattempo, ha sospeso i lavori e il Presidente Fini, che ha annullato tutti i suoi impegni, ha detto che “i militari italiani hanno pagato un ulteriore tributo di sangue per la causa della libertà e della democrazia dei popoli”. Tantissime le reazioni dei politici e i messaggi di cordoglio alle famiglie.

La FNSI ha sospeso la manifestazione di sabato per la libertà di stampa.
 
Una tragedia che subito riapre le polemiche per la presenza del contingente italiano a Kabul.

E’ stato anche attivato un numero verde per i familiari delle vittime: il numero verde per ottenere informazioni è 800-228877. Lo ha reso noto lo Stato maggiore dell’esercito.

Anche AgoraVox Italia si unisce al cordoglio per i familiari.

Nonostante tutti i morti che ci sono stati in questa strage e nelle altre che ci sono state il governo continua a farli restare lì. Perché tanto non sono loro a morire e a lasciare da sola la famiglia, moglie e figli. Loro c’è l’hanno vicina. Loro non rischiano la loro vita, loro comandano da qui. Che schifo! Sono italiana e ne vado fiera tranne in questi casi, mi vergogno di esserlo! Non riescono a capire che tanto se non ne vanno tutte queste cose succederanno ancora. 

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