• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > L’ultimo distretto di Patricia Cornwell

L’ultimo distretto di Patricia Cornwell

Son dovuto arrivare quasi in fondo alla mia serie di libri di Patricia Cornwell per trovare un nuovo colpetto che rivitalizzasse la serie. L’ultimo distretto è decisamente il migliore del gruppo.

Ed è il migliore non perchè si basa su una nuova avventura mozzafiato, su un’indagine da restare col fiato sospeso o perchè riveli nuove losche trame nella vita di Kay Scarpetta. No, è il migliore perchè lascia perdere tutto quello a cui la Cornwell ci ha (anche troppo) abituato e si lancia su una strada completamente diversa. Quella psicologica.

Il racconto parte come una continuazione del precedente. Riprende proprio lì dove si era fermato Cadavere non identificato, ci mostra Scarpetta con il braccio ingessato e prosegue la storia. E’ però una storia bloccata. La nostra dottoressa è in gravissima crisi psicologica, pensa di mollare tutto, non ha la forza di proseguire le indagini e riceve una batosta dopo l’altra. Il processo contro il mostro che l’ha quasi uccisa si svolgerà a New York (brutto segno) e pian piano viene fuori che sul suo ruolo nella vicenda ci sono parecchi dubbi… parecchissimi a dir la verità… al punto che lei stessa verrà indagata per omicidio.

Tutta la prima parte del libro si sovlge nella testa (confusa, malata, rattoppata) della dottoressa, nei suoi mali, accanto ai suoi dubbi. Scompaiono perfino le persone che le sono tradizionalmente vicine. Finisce per essere completamente sola, perchè è lei che si chiude in se stessa.

La seconda parte rimette invece tutto in moto e si lancia di nuovo nelle inchieste che la riguardano, ma a quel punto la faccenda diventa sopportabile per il lettore non più annoiato e anzi ricaricato dalle interessanti novità della prima parte del romanzo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità