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 Home page > Attualità > Società > L’orribile strage di animali che insanguina le vacanze estive

L’orribile strage di animali che insanguina le vacanze estive

Agosto è un mese terribile per gli animali da compagnia. C’è chi vorrebbe non venisse mai, per non provare la solita vergogna causata dagli abbandoni altrui.

Crisi o non crisi, il pensiero agostano è soprattutto per il mare. Massima ambizione dei piccolo-borghesi è quella di stare sotto l’ombrellone, sentendosi, per una volta all’anno, ricchi, serviti e riveriti. Si fanno persino debiti per andare in vacanza e per bagnarsi in un mare comunque sporco. C’è chi si diverte a mettersi a bagnomaria in una tinozza in balia dei rifiuti, a mangiare il pesce fritto in un olio che ha fatto gli straordinari, a ballare sudati fra gente fradicia e, magari, a fare l’amore sulla sabbia (sai la comodità!). Per fare tutto questo, non sono pochi coloro che si liberano degli animali domestici, soprattutto cani e gatti. Se ne liberano con tranquillità.

È bene ricordare che un animale abbandonato va incontro a morte sicura per fame e per sete. Mentre ti stai rimpinzando di pizza o di gelato, il tuo cane sta esalando l’ultimo respiro e il tuo gatto è impazzito. Morirà di sete un istante dopo. Oppure, e sarà per lui una "fortuna", finirà spiaccicato sotto una macchina. Migliaia di animali vengono abbandonati ogni anno. I volontari fanno moltissimo e talvolta anche le forze dell’ordine. Ma non basta, ovviamente. Il fenomeno va corretto a monte, a valle si può solo rimediare in qualche modo. Ogni tanto una storia finisce bene: ne parlano i giornali. E, poiché ne parlano i media, si tratta ovviamente di un’eccezione clamorosa.

Il fatto è che per certa gente un animale è assai simile a una cosa. Lo si prende in casa come fosse un giocattolo e poi diventa inevitabile che si ritenga lecito di poterlo buttare. C’è anche chi dice: «Insomma, gli animali sono a nostra disposizione, quindi ne facciamo ciò che vogliamo. Perché sarebbe lecito uccidere un vitello e non lasciar morire un gatto?». Le ragioni sono elementari: un conto è uccidere per mangiare, un conto è uccidere per divertimento (assurdo) e un conto è uccidere per andare in vacanza (incivile). Abbandonare un animale domestico significa ucciderlo. Fate una buona vacanza, quindi, ma in compagnia dei vostri amici a quattro zampe!

Dario Lodi

(LM EXTRA n. 29, 20 luglio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 79, luglio 2012)

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.96) 3 agosto 2012 22:35

    Vi siete mai chiesti perché si chiamano animali?? la parola è strana deriva da anima - oggi ho visto un documentario dove un leone ruggiva quasi come un pianto perché il suo giovane amico leone era morto - ma tanto ci saranno delle persone che mi giudicheranno una visionaria - allora provate a vedere "l’uomo che sussurrava ai leoni" un documentario su Sky - rimarrete stupiti come lo sono rimasta io.

    Io ho una gatta - è un pò lunatica ma quando arrivo a casa dal lavoro mi fa un sacco di fusa anche se ha la ciotola piena di cibo.
    Pensate a tutte le soluzioni che potete trovare prima di abbandonare un vs. caro e fedele amico. Io non avrei dubbi - rinuncerei alle ferie
    Saluti
    Anna59
  • Di (---.---.---.212) 9 agosto 2012 10:14

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