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L’oroscopo? Un retaggio del mondo antico!

L’astrologia appartiene al rapporto quotidiano che l’uomo ha con eventi e fenomeni non bene comprensibili e da sempre occupa un posto di rilievo tra le credenze popolari. Ma, secondo gli scienziati…

Sin dai tempi remoti l’idea che il nostro destino e la nostra vita siano influenzati dagli astri ha destato un grande fascino nella fantasia degli uomini. In passato, quando nulla si sapeva sull’universo, gli astri erano considerati delle divinità deputate al controllo e alla regolamentazione delle faccende umane e terrene. I pianeti del sistema solare avevano il potere di proteggere oppure ostacolare la salute, l’amore, il lavoro. Si credeva (e, purtroppo, si crede ancora) che nascere sotto una determinata costellazione o stella potesse influenzare il destino e l’esistenza individuali.

Oggi conosciamo un po’ di più il nostro universo (quanto meno il nostro sistema solare e la nostra galassia) e sappiamo che il Sole non è guidato dal carro di fuoco di Apollo, come credevano i greci antichi e poi i romani, e sappiamo che i fulmini e le saette non sono i segni della collera di Giove o di Zeus, ma sono fenomeni atmosferici. Certamente è sempre affascinante prendere spunto dalla mitologia e continuare a credere che gli astri abbiano influenza e potere sulle nostre vite e su quanto concerne salute, amore, affari. Alcuni ragionano in modo da ritenere che ogni cosa del mondo sia collegata a un’altra e che l’uomo sia immerso in un sistema di onde ed energie sconosciute, in balia della rotazione dei pianeti che intervengono sul nostro umore, sul nostro carattere, sul nostro modo di essere e di vivere.

C’è chi ritiene che ognuno di noi porti una sorta di impronta personale dovuta alla posizione degli astri al momento della nascita (o del concepimento) e che per tutta l’esistenza il nostro operato (e il nostro operare) sia strettamente influenzato da queste energie oscure e misteriose. Tale modo di intendere e vedere le cose può avere una base di realtà e un qualche fondamento scientifico? Quello che sappiamo oggi dell’astronomia, della fisica, della chimica, della biologia, della psicobiologia, dell’elettromagnetismo può far pensare che esistano delle possibilità che gli astri siano davvero i burattinai che muovono i fili del nostro agire?

Un’inchiesta svolta da Piero Angela nel 2000, e poi divulgata in alcune puntate di Superquark, ha analizzato il fenomeno dal punto di vista della scienza ufficiale. Sono stati intervistati 186 studiosi tra astrofisici, astronomi, astrobiologi, matematici teorici ecc., di fama mondiale, tra cui 18 premi Nobel. Gli scienziati hanno rilasciato una dichiarazione pubblica. Ne riportiamo un estratto: «Coloro che vogliono credere nell’astrologia debbono sapere che essa non ha alcuna validità scientifica. Oggi possiamo renderci conto di quanto infinitesimali siano gli effetti di gravitazione o di altra natura prodotti su di noi dai pianeti e dalle stelle. È semplicemente un errore credere che le forze esercitate da stelle e pianeti al momento della nascita possano favorire certe compatibilità o incompatibilità tra gli individui, o possano rendere certi giorni o periodi più favorevoli di altri. Dobbiamo renderci conto che il futuro risiede in noi stessi, e non negli astri».

«In un’epoca di diffusa educazione e conoscenza – continua la dichiarazione – non dovrebbe neppure essere necessario parlare di queste magie e superstizioni. Ma dobbiamo constatare che attraverso giornali, settimanali e mezzi di comunicazione la credenza nell’astrologia viene oggi largamente disseminata nelle nostre società. Questo fatto può solo contribuire alla crescita dell’irrazionale e dell’oscurantismo. Pensiamo che sia giunto il momento di denunciare, con forza, le affermazioni pretenziose dei ciarlatani dell’astrologia. Bisogna che coloro che continuano a credere in queste cose sappiano che non vi è alcuna base scientifica per tali credenze, e che anzi c’è una forte prova del contrario».

Per un discorso più articolato e approfondito sull’argomento cfr.: Objections to Astrology, in The Umanist, settembre/ottobre 1975; Piero Angela, Un po’ di astrologia, in Viaggio nel mondo del paranormale, Mondadori.

Marco Cappadonia Mastrolorenzi

(LM MAGAZINE n. 25, 15 settembre 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 81, settembre 2012)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.146) 20 settembre 2012 11:00

    non tutto si può spiegare: "ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia" (Amleto - W. Shakespeare). Non esistono prove scientifiche neppure di Dio e allora? Tutti i credenti sono babbei? Ma per favore! Ci sono cose ben più interessanti sulle quali dibattere di quelle sul sesso degli angeli (come questo articolo)


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