• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > L’esplosione di Berlusconi a reti unificate

L’esplosione di Berlusconi a reti unificate

Sbandierando lo spauracchio dell’estrema sinistra, dei centri sociali, i rom, gli extracomunitari e l’islam, Berlusconi invade le tv e sputa nel piatto dove mangia al fine di terrorizzare quegli italiani che ancora non hanno capito di vivere nell’era della globalizzazione, e credono agli asini che volano...

Dopo gli esiti delle amministrative, tutti a cantar vittoria. Prematuramente. “E’ la fine di Berlusconi. Soffia il vento nordico del cambiamento, crollano i consensi del Premier, il Pdl sconfitto”. E il Caimano zitto. Spegne i riflettori, abbassa i microfoni e studia la contromossa. La partita è ancora tutta aperta, nonostante sia evidente la rottura del giochino. Si è sfasciato da tempo, solo che il processo di disintegrazione del pallone gonfiato è lento. E se oggi si vedono le prime avvisaglie significa che siamo al principio della sua fine. L’inizio è certo, ma non il termine. Io non mi fiderei molto del Cavaliere Mascarato, perché una ne pensa, cento ne fa e mille ne possiede. Il Potere che detiene non è acqua. Lo abbiamo visto ieri sera, non appena ha riacquistato parola, a reti unificate.

Aveva preso tempo, fatto due conti e visto che, tutto sommato, perde colpi ma ancora regge. Calcolava su scala nazionale i risultati più o meno paritari, lo schiaffone di Milano, la vincita netta della sinistra a Torino e Bologna e decideva infine di scodazzare, sputando altro fango infuocato. Non proponendo i programmi politici, ma attentando quelli degli avversari: di Pisapia e De Magestris, in primis. Così i suoi irriducibili accoliti, come Giovanardi, Santanchè, Lupi, Cicchitto e via dicendo. Il Pagliaccio s’affida dunque a quella percentuale di astensionisti che potrebbero ripensarci al secondo turno, che sono poi coloro che fanno sempre di più una differenza rilevante. Sbandierando lo spauracchio dell’estrema sinistra, dei centri sociali, i rom, gli extracomunitari e l’islam, l'Imperatore decadente sputa nel piatto dove mangia al fine di terrorizzare quegli italiani che ancora non hanno capito di vivere nell’era della globalizzazione, e credono agli asini che volano.

E se è vero che il Popolo delle Libertà si sfalda, vedi la Polverini che sostiene un candidato del Pd ai ballottaggi, vedi la Carfagna che si schiera con la Concio, vedi Bossi che tira e molla la presa, vedi i Responsabili che si dissociano; se è vero che il Governo traballa e va sotto 5 volte, è vero anche ciò che Travaglio ha ribadito giovedì, durante Annozero, spappolando le repliche del fazioso Belpietro e sposando la tesi che anch’io ritengo tuttora valida: Berlusconi continua a sfangarsela e a galleggiare, anche se annaspa miseramente, grazie all’evidente squilibrio mediatico, politico e economico a suo favore. Se non fosse proprietario di Mediaset, padrone di Minzolingua, etc etc, avrebbe gli stessi voti? Se non li comprasse sfacciatamente, avrebbe gli stessi risultati? No. Siamo alla solita, assurda, illegittima realtà in spudorato conflitto d’interessi. L’Usigrai si ribella all’entrata a gamba tesa dell’Alligatore sulle tv, si grida allo scandalo, Bersani invoca la parcondicio, ma intanto ancora una volta il Pescivendolo (ricordate Lampedusa?) ha abusato dei mezzi televisivi, per giunta sotto campagna elettorale. Impunemente. E non è finita. Annuncia una sorpresona. Attention, quando il diavolo t’accarezza vuole l’anima.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares