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L’assistenza agli anziani in Cina, tra sfide e opportunità

In Cina, gli importanti cambiamenti demografici rappresentano una vera e propria sfida. Le linee guida per gli investimenti stranieri nel Paese però, offrono soluzioni e buone opportunità.

 

 

L'invecchiamento della popolazione mondiale è un tema sempre più allarmante, che non riguarda solo le economie industrializzate ma anche quelle emergenti. In particolare, la Cina, nel 2013 ha raggiunto una popolazione di oltre 1,36 miliardi, di cui circa il 9,70% conta oltre sessantacinque anni d'età (ultimo dato offerto dal National Bureau of Statistics of China).

Questo dato preoccupante è il risultato di diversi fattori. Uno dei principali è sicuramente la “politica del figlio unico” che, ormai da decenni, nega a madri e padri il naturale diritto alla procreazione e causa una serie di variazioni sociali ed economiche. L’infelice conseguenza è che la responsabilità della cura e del mantenimento della popolazione ultra-sessantenne ricade completamente sulle generazioni più giovani, e più nello specifico sull’unico figlio.

Al rapido invecchiamento della popolazione quindi, si somma la sempre più ridotta propensione dei cittadini cinesi a prendersi cura dei loro parenti anziani. Ed è chiaro che in Cina l’assistenza agli anziani è oggi più che mai un problema urgente che focalizza l’attenzione sociale. Non c'è da sorprendersi dunque, che il nuovo Catalogo Guida per gli Investimenti Stranieri in Cina (il Catalogo 2015) classifichi i servizi di assistenza agli anziani come attività incoraggiata.

Gli investimenti stranieri nei servizi di assistenza agli anziani

Dal 1995, il Catalogo identifica tre categorie d’investimenti stranieri: “incoraggiati”, “ristretti” e “proibiti” (mentre i settori non appartenenti a una delle categorie sono considerati “permessi”). Mentre il Catalogo 2011 classificava come “permessi” gli investimenti stranieri nel settore dei servizi di assistenza agli anziani, il Catalogo 2015 (consultabile sul sito della National Development and Reform Commission) li colloca nella categoria degli investimenti “incoraggiati”. Segno che la Cina ne ritiene fondamentale lo sviluppo strategico.

Questo cambio di direzione era già stato annunciato il 24 novembre 2014, quando il Ministry of Commerce e il Ministry of Civil Affairs avevano emanato un comunicato congiunto (consultabile sul sito del Ministry of Commerce) che confermava l'incoraggiamento degli investimenti stranieri nel settore dei servizi di assistenza agli anziani, fornendo anche informazioni pratiche riguardanti termini, condizioni e procedure.

Le agevolazioni e le nuove opportunità di business in Cina 

In Cina, i servizi di assistenza agli anziani assumono quindi un ruolo sempre più importante. Il Paese comprende la necessità di attuare interventi e politiche intelligenti per affrontare la sfida demografica, e ciò deve farci riflettere.

Dal punto di vista dell’investitore straniero, infatti, il settore riveste un’opportunità strategica sotto molteplici aspetti: l'erogazione dei servizi non soddisfa la continua crescita della domanda e, considerando l’attuale interesse del governo cinese per lo sviluppo di questo settore, gli investimenti stranieri saranno valutati con favore e otterranno più facilmente le approvazioni e il supporto delle autorità competenti. Gli investitori stranieri potranno beneficiare d’incentivi fiscali, procedure di approvazione semplificate e altri specifici vantaggi. Potranno partecipare alla riorganizzazione delle strutture di assistenza agli anziani e ottenere le stesse agevolazioni fiscali e le stesse esenzioni dai costi amministrativi delle loro controparti cinesi. Si può assumere dunque, che il panorama delle agevolazioni a disposizione dell’investitore straniero che intenda investire nel settore dell’assistenza agli anziani in Cina è più che mai favorevole.  

Greta Pogliani

Foto: p'tits vieux de paname

Questo articolo è stato pubblicato qui

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