• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > L’arte del tagliare colpisce anche la Circumvesuviana

L’arte del tagliare colpisce anche la Circumvesuviana

Corse soppresse, scioperi, linee ferme, biglietterie chiuse: l’azienda è in serie difficoltà e per i viaggiatori, ormai disperati, non si prospetta nulla di buono.

"Tagli, tagli, tagli", ultimamente sembra essere questo il motto preferito dalle aziende italiane. E' particolarmente triste quando ad adottarlo è proprio la Circumvesuviana, azienda di trasporti che collega decine di centri di diverse province della Campania, con un'utenza di migliaia di viaggiatori ogni giorno. E' ormai da tempo che nell’azienda domina il caos e tra i viaggiatori monta l’esasperazione.

Tra corse soppresse, scioperi continui, linee ferme, lo scenario sembra proprio disperato. La mancanza di fondi da parte della Regione, di quella liquidità che ha costretto la società di trasporti a rinviare il pagamento dei fornitori e rallentare le operazioni di manutenzione, ha comportato l’adozione, da parte dell’azienda, di un piano di tagli, entrato in vigore lunedì 12 settembre, e che vigerà fino a fine anno, quando saranno apportate eventuali modifiche.

E' stato soppresso il 15% delle corse; l 'ultimo treno parte dal capolinea alle otto di sera mentre al mattino saltano già le prime corse, i primi treni arrivano, infatti, a Napoli alle 7.00 circa, con danno irreparabile a tutti i pendolari che dalla provincia vanno a lavorare o studiare fuori regione. In generale, quindi, sovraffollamento e disagi diventeranno la norma in un servizio, già carente, che va progressivamente a cancellarsi e, di cui, invece, ne usufruiscono oltre cinquantamila persone al giorno.

Il piano prevede comunque la salvaguardia delle fasce orarie di punta: 7-9; 13-15; 17-19 in cui le corse restano inalterate, nelle restanti ore la frequenza ne è stata rallentata. La manovra, naturalmente, non esclude nessuna delle zone servite, basta pensare, che nella sola linea della Napoli-Baiano, è stata prevista la chiusura di ben nove biglietterie (nello specifico Casalnuovo, Salice, Talona, Pratola, Pomigliano, Cisterna, Brusciano, San Vitaliano e Saviano), il che significa che bisognerà recarsi alla stazione già muniti di biglietto.

La Circumvesuviana è, dunque, un’azienda in serie difficoltà, al punto da non poter sostituire i dipendenti che vanno in pensione. Nulla di nuovo rispetto a molte altre imprese italiane, penseranno i più, ma intanto pensiamo agli innumerevoli disagi che si verificheranno tra breve, che ricadranno ancora una volta sui lavoratori che si vedranno costretti a viaggiare in automobile. Insomma, il diritto al trasporto pubblico sembra sparire mentre, incredibilmente paghiamo un biglietto di viaggio tra i più cari d'Europa per le aree metropolitane che vogliono addirittura aumentare.

Tagli regionali ai trasporti, speculazioni clientelari, liquidazioni d'oro per i manager, malagestione, la truffa dei treni nuovi che stanno anche rovinando la linea, la gestione disastrosa di Unico Campania. E nulla sembra presagire un’inversione di tendenza.

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares