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Karma - L’espiazione, di Alessandro Antonaci. I giovani italiani fanno horror

Raccontarvi in poche righe Karma – L’espiazione è impresa ardua, perchè sul film d’esordio di Alessandro Antonaci (con Stefano Mandalà) di cose da dire ce ne sarebbero parecchie. Sia di buone che di meno buone. La notizia principale mi sembra essere che sia riuscito ad ottenere un’anteprima italiana al cinema Massimo a Torino, che non è cosa da poco e fa ben sperare per il percorso del film.

Veniamo al film. La vicenda riprende il più classico dei temi horror. Un gruppo di amici passano un weekend in una casa isolata. Ma ovviamente la casa nasconde un segreto legato al passato e ad una serie di omicidi e per il gruppetto finirà in vacca. Karma – L’espiazione è la prima parte di una trilogia, quindi non aspettatevi di avere tutte le risposte che vorreste alla fine.

Dunque vediamo, in ordine sparso.

Antonaci e la sua squadra hanno a disposizione un drone e non hanno paura di usarlo… anche troppo. Carrellate volanti e riprese dei boschi si sprecano, sono forse esagerate. ma alcune delle prime inquadrature non sono niente male.

Il racconto è un po’ pasticciato. O meglio, mi sembrano una serie di momenti molto buoni abbastanza slegati l’uno dall’altro. Si passa da un lungo momento introduttivo ad un momento centrale di forte horror quasi a sorpresa, e lì dentro ci si butta di tutto, e subito, tutto insieme.

Però non c’è dubbio che le sequenze horror siano le cose migliori del film. Sia come trucco, che come ambienti, che come costruzione. Sia quelle violente, che quelle tese, sia quelle girate tradizionalmente, che quelle girate come da videocamera di sorveglianza (e in realtà ormai anche questo è un metodo tradizionale).

Antonaci ha buone idee, molta attenzione alle inquadrature e ai movimenti di macchina (o ai mancati movimenti di macchina). Si vede che è all’esordio e vuole metterci un po’ di tutto, anche tecnicamente. In alcuni momenti funziona, in altri sembra esagerare.

Il cast (quasi tutto all’esordio) fa probabilmente il meglio possibile. In alcuni momenti si fa fatica a seguire i dialoghi, ma nei momenti forti anche la recitazione regge bene. E ne viene fuori anche un personaggio allucinante per forma e recitazione, quello della Maria di Gaia Contrafatto, che è talmente assurdo da risultare vincente.

In mezzo al tutto troviamo anche due scene di sesso omosessuale. Ma se quella lesbica non è una novità in un horror, quella gay è una bella sorpresa ed è apprezzabile, anche perchè scorre naturale nella vicenda e non risulta forzata.

Molto bene gli effetti speciali, quello che manca più di tutto è un qualcosa che amalgami bene la vicenda, che finisce per essere sbocconcellata in maniera un po’ confusa, perdendosi in lunghi momenti di attesa per poi tuffarsi troppo velocemente nei momenti decisivi.

L’impressione è che più di una trilogia si possa parlare di un film in tre parti… e sono comunque curioso di vedere la seconda e la terza. Come pure di scoprire che tipo di distribuzione Karma riuscirà a ritagliarsi.

Questo il cast completo: Micol Damilano, Alice Piano, Michael Bertuol, Daniel Lascar, Alice Doyle, Giulio Bruno, Pierluigi Ferrero, Gaia Contrafatto, Valentina Giuliano, Mauro Loverre, Michela Di Martino, Giovanni Pupino.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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