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Joseph Stiglitz: "L’euro è stato un errore"

Presso l’aula dei gruppi parlamentari del parlamento italiano si è svolta la Lectio Magistralis di Joseph Stiglitz dal titolo “La crisi dell’euro: cause e rimedi“. Stiglitz tra l’altro ha affermato che: “La Federal Reserve ha detto che la crescita potenziale degli Stati Uniti è minore del 7% a causa della crisi economica. Però gli Stati Uniti sono già in un percorso di ripresa economica mentre per quanto riguarda l’Europa il divario fra la crescita potenziale e la crescita effettiva si sta allargando”.

Stiglitz con queste parole ha accennato al problema principale dell’euro-zona, ossia la mancata ripresa economica rispetto a tanti altri paesi che invece sono già incanalati in un percorso di ripresa.

Una delle cause di ciò per Stiglitz è l’euro. Per l’economista “l’euro è stato un errore”. “Dopo lo scoppio della crisi in Grecia del 2010 non sono stati attuati i cambiamenti necessari per far funzionare l’euro” ha affermato Stiglitz. Poi ha aggiunto: “Quando un paese si indebita in euro piuttosto che in una moneta creata dal paese stesso si crea un crisi del debito sovrano”. Stiglitz evidenziando questo focalizza il suo discorso anche su un altro tema caldo degli ultimi tempi ossia la cessione di sovranità monetaria.

In Europa c’è stata una crisi che io ho visto tante volte in Argentina, in Indonesia, in tutti i paesi che si indebitavano in una valuta che non controllavano. E in questi casi c’è sempre il pericolo di una crisi del debito e in Italia e in Grecia è stata creata questa crisi senza rendersene conto. La soluzione è semplice: indebitarsi in euro con gli eurobond”. Stiglitz suggerisce perciò la soluzione degli eurobond, sempre osteggiata dalla Germania e dalla Merkel, che non vogliono condividere i debiti dei paesi del sud Europa.

Stiglitz ha poi indicato che le politiche di austerità e rigore hanno amplificato la crisi economica più grave dal dopoguerra: i tagli al settore pubblico insieme ai tagli al settore privato hanno portato ad una situazione ancora più grave di recessione economica.

Il premio Nobel per l’economia ha anche affermato che la flessibilità nel mercato del lavoro non evita la disoccupazione e non porta occupazione e come esempio ha portato quello degli Stati Uniti che nonostante avessero un mercato del lavoro flessibile in seguito alla crisi del 2008 hanno raggiunto una disoccupazione del 10%.

L’economista indica anche l’unione bancaria come soluzione alla crisi dell’euro, un’unione bancaria sostenuta da un’unione europea più forte politicamente. Inoltre la BCE dovrebbe puntare all’occupazione prima di puntare ad aumentare l’inflazione. Stiglitz propone anche investimenti pubblici su tecnologia e innovazione, investimenti riguardo la scuola, i trasporti e le infrastrutture.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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