• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Italia-Libia: ma almeno la reciprocità

Italia-Libia: ma almeno la reciprocità

Per noi, che ossimoricamente siamo realisti nel cuore, è bello leggere quotidianamente i numerosi editoriali dei giornali amici del premier e della maggioranza, con le loro aspre reprimende contro le anime belle della sinistra, che si dicono scandalizzate del grande feeling (baciamano incluso) tra Berlusconi e Gheddafi. Ancora ci sovvien di quando era il governo di centrosinistra a tentare di trattare con il Colonnello, nel 2006-2008, (quindi già in periodo di “resipiscenza” gheddafiana), per garantirsi un approvvigionamento stabile della nostra sciagurata materia prima energetica.

In quegli anni, per la stampa di centrodestra, la sinistra “andava a letto con un dittatore sanguinario”, ma aveva sempre, ieri come oggi, il cappotto di cachemire. Oggi, che Gheddafi (come già alcuni anni addietro), è prodigiosamente diventato

“Un fattore di stabilità nel continente africano e in tutto il Medio Oriente (nientemeno, ndPh.), un partner economico affidabile per chi fa business con lui, un soggetto politico da tenere in grande considerazione”

il Colonnello è tornato a Roma col suo circo a tre piste, questa volta solo lievemente più occultato alla vista dei romani (che pure sono scafati a tutto, o quasi). Ma chiedere a Gheddafi un basso profilo, o suggerire sommessamente a Palazzo Chigi-Grazioli di adoperarsi per ottenerne uno (perché comunque est modus in rebus), espone a critiche di disfattismo o, nella migliore delle ipotesi, di gauche caviar, quindi ce ne asterremo.

Vorremmo però solo invocare un minimo di reciprocità: se il Colonnello dai colori della Lega viene a Roma, capitale della cristianità (come direbbero Alemanno, Gasparri, La Russa e mezzo Pdl, brandendo un sondino nasogastrico), anche per predicare che l’Islam diventi la religione d’Europa (è solo questione di tempo, Colonnello: passi da Don Verzé e riuscirà a vivere abbastanza a lungo per vedere quel giorno), convertendo alcune “hostess” condotte a lui, noi chiediamo che Silvio Berlusconi possa recarsi a Tripoli per cercare di convertire le amazzoni libiche se non proprio al cattolicesimo almeno in veline. Una deroga non si nega a nessun popolo, in fondo.

Update – Già, e la buonanima di Oriana?

Commenti all'articolo

  • Di Daniele (---.---.---.146) 30 agosto 2010 10:17

    buon giorno
    mi piacerebbe provare ad essere obbiettivo, ma non ci riesco, non credo di volerlo fare.
    Non tanto perchè come al solito un capo di stato in visita riceve qualche forma di prostituzione, capita sempre. Anzi , lo hanno trattato male, per Roma passano personaggi cui portano escort da 1000 euro all’ora, a lui da 80 al’ora, che tristezza. Pero’ sono sempre escort pagate dallo stato, non va bene mai, in più mi vengono in mente un paio di dubbi.Perche mio nonno ando’ a sparare agli austriaci sul piave, e poi 25 anni dopo nascondeva partigiani in cantina? Perchè continuare a pagare stati stranieri per un presunto colonialismo che non mi pare ci abbia portato grandi benefici? Perchè a Roma si predica l’islam per l’Europa e il Vaticano tutto , che abitualmente si mette di mezzo per qualsiasi cosa accada in italia non promuove una crociata?
    Perchè dobbiamo continuare a tirare la cinghia e questi se la spassano?
    Personalmente credo che la mancanza di un forte sentimento nazionale ci limiti in tutto e questo assistere a una continua prostituzione dell’Italia, un giorno alla Cina che si acquista i nostri debiti, un giorno alla Libia che pretende soldi per arginare l’invasione di diseredati verso l’Europa, un giorno agli USA perchè sono potenti, un giorno ai tedeschi per il turismo, e se non cito altri è solo per brevità .
    Siamo servi della gleba questo è chiaro , ma non sappiamo bene neanche chi possiede l’anello che portiamo al collo, tanto non è affar nostro nemmeno questo.
    Personalmente mi sto deprimendo, e come diavolo farò a essere un contributo valido alla ripresa di questo paese con questo stato d’animo non lo so.
    Bene, vado a lavorare, che altrimenti come faccio a sopportare la pressione fiscale che anche quest’anno non mi permetterà di portare avanti un progetto di crescita personale e
    lavorativa con la quale magari potevo anche creare qualche posto di lavoro.
    Vado a fare il servo , per chi mi paga, e muto, che tanto del mio parere non importa niente a nessuno.
    Nè ai colleghi, nè ai datori di lavoro , nè alla politica , nè all’economia.
    Ma le tasse le volete però, è un dovere civico. Quindi , matematicamente, contribuire a pagare le hostess per Gheddafi è stato un dovere civico.Mi sento già meglio.
    Buona Giornata a tutti.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.252) 30 agosto 2010 10:54
    Damiano Mazzotti


    Che problema c’è?

    Gli italiani amano farsi prendere per il cul...

    Sono circa vent’anni che votano per un buon 40 per cento gli stessi politici e ben più di trenta che votano un altro buon 40 per cento di politici a vita...

  • Di Daniele (---.---.---.146) 30 agosto 2010 11:10

    Che problema c’è?
    mancanza di consapevolezza, e se mi consentite l’eufemismo, di palle.
    E non si puo’ sempre sperare che arrivi il Salvatore, o ci mettiamo insieme o resterà sempre tutto uguale.Perchè qualcuno dovrebbe voler fare l’agnello sacrificale?
    Già Galileo, non uno sciocco qualsiasi, quando gli chiesero di non abiurare la teoria eliocentrica e di diventare il simbolo della nuova scienza, rispose ’ Povera quella patria che ha bisogno di eroi’.
    Non è successo ieri.
    Il medioevo è qui, tutta la tecnologia che possiamo creare non sostituirà mai il bisogno di uomini consapevoli che sappiano unirsi e crescere.
    Senza bisogno di segretezza, nè di P2, P3 o altre associazioni che già in partenza tuteleranno solo sè stesse.
    Se al posto delle idee mettiamo cose materiali, otterremo solo quello che già abbiamo ottenuto: una strada per l’estinzione, percorsa attraverso l’agonia del sentirsi smaterializzare poco a poco.

    In sè l’episodio di gheddafi no è importante, ma è un’altro punto dell’insieme di punti che nella rappresentazione cartesiana descrive una retta o una curva la cui direzione è sempre quella : GIU’.

  • Di Daniele (---.---.---.146) 30 agosto 2010 11:11

    Che problema c’è?
    mancanza di consapevolezza, e se mi consentite l’eufemismo, di palle.
    E non si puo’ sempre sperare che arrivi il Salvatore, o ci mettiamo insieme o resterà sempre tutto uguale.Perchè qualcuno dovrebbe voler fare l’agnello sacrificale?
    Già Galileo, non uno sciocco qualsiasi, quando gli chiesero di non abiurare la teoria eliocentrica e di diventare il simbolo della nuova scienza, rispose ’ Povera quella patria che ha bisogno di eroi’.
    Non è successo ieri.
    Il medioevo è qui, tutta la tecnologia che possiamo creare non sostituirà mai il bisogno di uomini consapevoli che sappiano unirsi e crescere.
    Senza bisogno di segretezza, nè di P2, P3 o altre associazioni che già in partenza tuteleranno solo sè stesse.
    Se al posto delle idee mettiamo cose materiali, otterremo solo quello che già abbiamo ottenuto: una strada per l’estinzione, percorsa attraverso l’agonia del sentirsi smaterializzare poco a poco.

    In sè l’episodio di gheddafi non è importante, ma è un’altro punto dell’insieme di punti che nella rappresentazione cartesiana descrive una retta o una curva la cui direzione è sempre quella : GIU’.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares