Irlanda, ministro chiede dimissioni di un cardinale: "Copriva prete pedofilo"
Anche in un paese cattolico come l’Irlanda, cresce l’insofferenza nei confronti della Chiesa cattolica. In particolare, per lo scandalo che ha travolto il clero locale, a causa dei diffusi abusi sessuali nei confronti di minori e per l’insabbiamento di questi casi da parte delle gerarchie.
Un documentario della BBC ha recentemente rilanciato pesanti accuse al cardinale e primate irlandese Sean Brady, sulle coperture dei casi di pedofilia. Il prelato, all’epoca semplice prete, avrebbe raccolto prove degli abusi commessi da padre Brendan Smyth nel 1975 partecipando alle indagini interne alla Chiesa. Ma non avrebbe informato la polizia e le famiglie delle vittime. Intanto, Smyth ha potuto agire indisturbato e anzi veniva trasferito in altre parrocchie, arrivando ad abusare di un centinaio di bambini.
Il caso ha suscitato un vespaio in Irlanda, tanto che diversi partiti ed esponenti politici di spicco hanno chiesto esplicitamente le dimissioni di Brady. Tre dei quattro partiti principali vorrebbero che il prelato facesse un passo indietro. E persino il Ministro degli Esteri Eamon Gilmore. Ma il cardinale si è difeso, sostenendo che all’epoca dei fatti non aveva poteri decisionali e si era limitato ad avvertire i suoi superiori.
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