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 Home page > Tempo Libero > Sport > Intervista al Sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi

Intervista al Sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi

L’onorevole Rocco Crimi, siciliano di Galati Mamertino, è stato eletto alla Camera dei Deputati ininterrottamente dalla XII legislatura. Dal 2008 è Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Due righe soltanto per introdurre l’intervista all’uomo e al politico che da un anno guida lo sport in Italia.

Onorevole Crimi, da farmacologo di professione, ha scelto fin dal suo primo giorno d’incarico di lottare contro il doping. Quali sono le sue prossime decisioni su questo argomento?

La lotta al doping è un punto fondamentale. Lo sport deve recuperare credibilità. La battaglia doping - antidoping non è solo nella misura delle punizioni per gli atleti che barano. È una battaglia di controlli e di tecnologie. Il nostro impegno è massimo. Investiremo ma abbiamo bisogno anche della collaborazione degli atleti che devono recuperare i valori di una vittoria sincera e capire che nessuna vittoria sportiva vale il rischio della vita.

Sport e malattia da molti anni vengono associati in un abbraccio di sofferenze e dolore. Cosa deve fare lo sport per non essere più “malato”?

Lo sport non è malato. Ha delle sacche di sofferenza. Atleti che competono lealmente, dirigenti rigorosi, nei bilanci e nei comportamenti, tifosi appassionati che respingono ogni forma di violenza. La ricetta perché lo sport non sia malato è semplice ed è tutta qui.

Lo sport e il calcio italiano hanno riconfermato i vertici nelle persone di Gianni Petrucci e Giancarlo Abete. Come intende coordinarsi con il loro lavoro e come crede sia migliorabile il sistema calcio?

Io non coordino, io vigilo sul Coni. È diverso. Il mondo del calcio è migliorabile se la grande passione che anima ogni tifoso viene ricondotta in termini di contributo sano alla competizione sportiva. Credo che la violenza negli stadi sia il problema dei problemi. Passare da stadi blindati alle famiglie che vanno a una partita per godersi lo spettacolo offerto da questo meraviglioso sport è la grande scommessa, non solo mia o del presidente Abete. È la scommessa che devono vincere tutti gli italiani.


Mondiali di basket, Mondiali di rugby, Europei di calcio? Quale di questi eventi crede sarà organizzato dall’Italia nel prossimo futuro?

Noi stiamo lavorando sodo per portarli tutti in Italia. Il nostro Paese offre a queste grandi manifestazioni un popolo che ha una grande tradizione sportiva insieme ad una millenaria cultura di ospitalità. Possiamo vantare città d’arte uniche al mondo, una grande cucina, itinerari di bellezza straordinaria, 3500 musei. Insomma abbiamo tutti gli strumenti per essere convincenti, attraenti. Ce la giochiamo con altri Paesi altrettanto importanti, ma è evidente che il mio sogno è un programma che nei prossimi dieci anni preveda in Italia tutte le manifestazioni più importanti del mondo.

Di cosa ha bisogno con maggiore urgenza lo sport italiano?

Lo sport italiano ha bisogno con urgenza di infrastrutture. È per questo che con lo staff di governo e con tutta la classe parlamentare stiamo lavorando al progetto di una grande legge per gli stadi. La rinascita parte dalle infrastrutture e da impianti moderni. Da quelli per le grandi competizioni a quelli dove lo sport è pratica quotidiana, dai centri delle città alle periferie.

In un periodo così difficile crede che le prossime manovre economiche del Governo taglieranno risorse importanti allo sport italiano?

Intanto questo Governo può vantare un primato perché in questo primo anno abbiamo aumentato le risorse a favore dello sport. Abbiamo fornito un contributo di 470 milioni di euro contro i 450 dello scorso anno. Mi sembra una prova di volontà che non ha bisogno di commenti.

Quali sono i libri e gli autori della letteratura e del giornalismo sportivo che consiglierebbe a tutti di leggere?

Tanti, però se devo citare un’opera dico quella di Gianni Brera. I suoi volumi, peraltro alcuni recentemente ristampati, fanno innamorare delle alchimie tattiche, dei grandi personaggi, dell’arrosto e del contorno di questo meraviglioso sport.

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