• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Internet e la Filosofia della Comunicazione

Internet e la Filosofia della Comunicazione

Dal libro “Lezioni di Filosofia della Comunicazione” di Ugo Volli si possono trarre ottimi spunti per valutare, con nuove proposte, la comunicazione e la condizione umana a partire da numerose prospettive. Oltre a quella filosofica si prendono in esame quella semiotica, psicologica, antropologica, sociologica, storica, ecc.

Dalle parole del Prof. Volli dell’Università di Torino, emerge la funzione di scambio che contraddistingue la comunicazione anche su Internet: “Lo sviluppo di Internet va nella direzione opposta: anche se si sono spesso proposte forme di consumo mutuate dalla televisione, queste forme non hanno avuto successo e sono state superate da altri modi in cui la comunicazione si presenta come reciproca e i contenuti non predeterminati dal centro. Ciò non significa naturalmente che non ci siano problemi etici anche in questo sviluppi, ma che il bisogno di comunicazione va piuttosto nel senso dello scambio che in quello di ingozzamento passivo di contenuti. Che la comunicazione sia essenzialmente scambio è una delle ragioni per cui non è possibile ridurla a iscrizione o traccia, né a significazione”.

 

Infatti anche chi rimane in silenzio comunica ed è impossibile non comunicare. Anche una persona assente che non si presenta in un dato luogo, oppure in un certo momento, comunica qualcosa.

Ricordo poi il fatto che i siti che sviluppano relazioni sociali (chat, network, riviste, ecc.) nel 2007 hanno superato come numero di visite quelli di tipo pornografico e questo è un chiaro segno di avanzamento civile nel grado di sviluppo evolutivo della Rete. Comunque nella rete rimarrà sempre valido questo misconosciuto principio interpersonale: bisogna essere disponibili con quelle persone che ci mettono a disagio, perché sono loro i veri messaggeri del futuro (Rob Lebow).

P.S. Il segreto della filosofia è che il mondo è fatto di parole e solo chi conosce i vari significati delle parole può comprendere e padroneggiare il mondo (Amian Azzott & MediaMan).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares