• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Inizia il campionato più campionato del mondo

Inizia il campionato più campionato del mondo

Le impostazioni tattiche più interessanti alla luce di un precampionato svogliato

Inizia il campionato più campionato del mondo (gli aggettivi per il campionato italiano non reggono più, chiamiamolo campionato e basta) e noi procediamo con la solita analisi insolita delle faccende.

 

Più che scapicollarci in pronostici glamour, del tipo: “Ronaldinho promette 30 assist”, oppure “Gilardino sogna che segna 25 goal” (lasciamo questi vaticini promozionali ai quotidiani sportivi), analizziamo le cose come stanno sulla scorta del precampionato e in vista di una stagione lunga.

 

Parliamo delle impostazioni tattiche di alcune squadre che hanno destato interesse nelle amichevoli estive. Di sicuro il faro mediatico da questo punto di vista è puntato sul nuovo arrivato Mourinho, che schiererà un tridente stile Chelsea, ovvero con le punte esterne che devono sobbarcarsi un lavoro alla Nedved di accentramento e copertura spazi ed una centrale che deve svariare sulle ali per lasciare lo spazio agli inserimenti del centrocampista goleador (si voleva Lampard, il migliore a far scattare questo meccanismo, si è ripiegati su Muntari). Per la difesa Mourinho sembra un vecchio italianista: due centrocampisti a fare filtro e un solo fluidificante di fascia.

 

Altri allenatori con il loro tridente cercano di osare di più. Del Neri ha avuto dalla campagna acquisti due giocatori perfetti per il suo credo: il nuovo Corini, Cigarini, e una rampante ala d’attacco, Cerci. Con questi due giovani, l’allenatore dell’Atalanta può rispolverare il metodo-Chievo, con la coppia di puntone pesanti Floccari-Vieri a buttarsi su tutti i palloni che arrivano dalle ali.

 

Anche Massimiliano Allegri del Cagliari può puntare su un bel tridente, Cossu fa la mezzapunta che taglia verso l’esterno, Lazzari parte esterno e converge verso il centro e Acquafresca va in porta, muovendosi in verticale.

 

Il Catania di Zenga è ancora in fase di assestamento, ma se il centrocampo Pablo Ledesma-Biagianti riesce ad impostare il gioco su ritmi lenti e ad imbrigliare le accelerazioni altrui, questa squadra diventa fastidiosa.

 

Già l’anno scorso il Genoa proponeva un calcio molto particolare, per gli addetti ai lavori sconclusionato in serie A. Oggi Gasperini rilancia, ferendo ancora più in profondità la saggezza tattica dei soloni commentatori. 3-4-3 senza indugi, con Mesto e Modesto terzini di maggiore spinta rispetto a Fabiano e Konko, Palladino e Gasbarroni a presidiare le fasce d’attacco (con questi quattro in campo le zone laterali del campo saranno infuocate) e due difensori puri come Salvatore Bocchetti e Ferrari che gigioneggiano parecchio. Nella Genova rossoblu c’è da divertirsi.

 

Nella Juve di Ranieri regnerà l’aristocrazia dei nomi. Appena Ranieri sarà defenestrato, Giovinco, Marchisio e Iaquinta cambieranno il volto alla squadra.

 

Altra squadra che ha saputo soprattutto comprare ottimi giocatori è stata la Lazio di un Lotito che non si capisce per quale motivo fa ottimi affari. Il centrocampo Matuzalem-Cristian Ledesma è un rompicapo per tutti, le fasce di fatica con Lichtsteiner e Radu una sicurezza, la difesa d’altezza e ramazza con Rozenhal e se arriva Moti un plus. In più un ottimo portiere, o meglio un portiere finalmente, Carrizo, e Delio Rossi che ha voluto questi giocatori e saprà usarli al meglio.

 

Il Milan può sopravvivere ad uno spogliatoio che si annuncia dai lunghi coltelli soltanto se imita la Roma, ovvero fa ruotare i suoi attaccanti in un sistema senza punte fisse, potendone schierare in questo modo anche quattro contemporaneamente. Ma con questo sistema si deve correre tutti. Iniziate a dirlo a Shevchenko e Ronaldinho.

 

Altra squadra senza punte è la Roma, che a differenza del Milan ha la Champions League, così che i giocatori possano ruotare meglio senza screzi, e ha ormai mandato a memoria questo sistema con cui gioca da anni. Gli acquisti di Julio Baptista e Menez sono fondamentali per superare senza danni gli acciacchi e le stanchezze di Totti, Taddei e Perrotta.

 

La Sampdoria ha costruito una squadra divisa in due: dal numero 2 al numero 9 solo giocatori di corsa e sacrificio, con i nuovi acquisti Stankevicius, Padalino, Bottinelli e Dessena al fronte, e poi due giocatori di genio esagerato in attacco: Cassano e Fornaroli. L’esperimento riuscì l’anno scorso con Cassano-Bellucci e quest’anno Mazzarri lo ripropone.

 

Ultima squadra che ha detto qualcosa di nuovo in questo precampionato è stata l’Udinese. Niente di nuovo sotto il sole del Friuli a guardar bene, solito tridente schizoide che fa del salto dell’uomo il suo plus, ma la novità è nell’innesto di un particolare interprete, Alexis Sanchez, di cui sentiremo parlare a lungo in questo anno di campionato.

 

 

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares