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Indesit: gli operai della provincia di Caserta chiamano alla mobilitazione

Il 4 luglio gli operai dell’Indesit di Teverola-Carinaro, supportati dai comitati nati a loro sostegno, hanno indetto una grande manifestazione che percorrerà le strade di Carinaro e di Aversa, in provincia di Caserta.

Obiettivo della rabbia dei lavoratori e delle loro famiglie è ancora il drastico piano industriale presentato dai vertici aziendali, che prevede 540 esuberi nel solo stabilimento di Teverola (CE) più altri licenziamenti negli impianti di Fabriano (in prov. di Ancona) e la delocalizzazione in Turchia e Polonia.

Diverse le iniziative messe in campo nelle scorse settimane: scioperi e cortei ai quali l’azienda ha sempre risposto una chiusura senza possibilità di mediazioni.



Ancora stamattina (3 luglio), all’incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati e vertici aziendali, questi ultimi hanno ribadito la volontà di ridimensionare la presenza in Italia e di procedere con le delocalizzazioni.

Il prossimo incontro è fissato per il 16 luglio; ma i lavoratori non sono disposti ad aspettare e per questa ragione hanno deciso di riversarsi nelle strade dell’aversano per raccogliere la solidarietà e il sostegno dell’intero territorio e per spingere l’azienda ad arrivare a una soluzione che non penalizzi i livelli occupazionali in una delle provincie a più alto tasso di disoccupazione d’Italia. Il corteo partirà alle ore 10:00 dal parcheggio Pala Igloo di Carinaro.

Sosteniamo la lotta degli operai dell’Indesit!

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.159) 4 luglio 2013 00:48

    Vivo all’estero, peró frigo, congelatore, lavatrice e lavastoviglie sono Indesit. Abbiamo comprato tutto di questa marca perché italiana. Ero fiero di mostrare a mia moglie che il made in Italy non ha rivali. E sapete che vi dico? che non sbagliavo.Prodotti di prima qualitá a prezzi competitivi. E adesso?? spostano la produzione in Polonia? ok, vorrá dire che i prossimi saranno di altra marca. 


    Minacciamo in massa di boicottare indesit in Italia e all’estero, boicottiamo tutte le marche delocalizzano, Fiat tanto per cominciare, dichiariamo guerra alle imprese che hanno vissuto per anni di sovvenzioni statali pagate da noi e che adesso fanno le valigie per andare in posti dove la tutela sindacale non esiste, e dove per un pezzo di pane lavori tutto il giorno.
    Che vergogna di impresari.

    Forza ragazzi, almeno voi, reggete.occupate la fabbrica e collettivizzatela se necessario. Il popolo é con voi, anche se queste parole possono sembrare oramai anacronistiche. La rivoluzione nasce e cresce nelle fabbriche. Ci restate soltanto voi.
    • Di (---.---.---.159) 4 luglio 2013 13:01

      come Collettivo Clash City Workers ti ringraziamo per questo commento, che condividiamo in gran parte... Solo una cosa: per noi il problema non è tanto il "made in Italy", ma lo sfruttamento operaio a livello internazionale. il capitale per i suoi interessi licenzia qui e va a investire dove può pagare meno e sfruttare di più. Insomma: due cose sbagliate con la stessa mossa... e fa pensare che non esistono padroni buoni...

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