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 Home page > Tribuna Libera > In your eyes e il salto verso la libertà dalle catene sociali

In your eyes e il salto verso la libertà dalle catene sociali

In your eyes è un film del 2014 diretto da Brin Hill. Il film racconta un’esperienza soprannaturale vissuta da due personaggi, Dylan e Rebecca. Essi possono, anche se a chilometri di distanza, percepirsi a vicenda dal punto di vista sensoriale. Infatti, il film comincia con Rebecca da piccola che con uno slittino finisce contro un albero: Dylan ragazzino vive la stessa esperienza anche se è in classe con i compagni.

Poi il film continua con i due personaggi da adulti, circa 20 anni dopo. Dylan mentre è in un bar viene colpito da un uomo e Rebecca subisce la stessa sorte spaventando i presenti del luogo dove si trova, tra cui il marito. Rebecca è sposata con Phil, un dottore che lavora in un ospedale mentre Dylan vive da solo in una zona desolata del New Mexico.

Mentre Rebecca è in uno shop e Dylan sta guidando la sua auto per andare a lavoro i due si percepiscono di nuovo e capiscono di avere tale potere. Una volta consapevoli di questa strana situazione i due si parlano e vivono dei momenti assieme tutti i giorni spesso provocando reazioni inconsulte nelle persone a loro vicine.

Essi si vedono a vicenda anche allo specchio: i due si piacciono subito dal punto di vista esteriore. I due ragazzi passano momenti, interi giorni assieme instaurando un legame affettivo sempre più forte. Addirittura una sera, in cui Rebecca è ubriaca in casa mentre Phil è a un meeting, i due fanno sesso scambiandosi le loro percezioni.

Intanto Phil si insospettisce del comportamento anomalo della moglie e la fa chiudere in una clinica. Dylan viene licenziato perché spaventa i clienti parlando da solo. Dylan vende la sua macchina e dopo una serie di eventi rocamboleschi arriva nella città dove vive Rebecca. La ragazza intanto fugge dall’ospedale e due si incontrano nel bosco subito fuori la clinica e prendono un treno insieme. Il film si conclude con i due che si baciano in modo appassionato dopo aver trattenuto i loro sentimenti per tanto tempo.

Una lettura del film molto superficiale potrebbe suggerire che questo film mostrauna storia di tradimento e amore allo stesso tempo, una tresca amorosa, per capirci, che mette fine ad un matrimonio. Ma il film non parla solo di questo: il film parla del matrimonio di Rebecca, un matrimonio basato su convenzioni sociali che irretiscono la ragazza in modo insopportabile. Allo stesso tempo il film parla anche della vita di Dylan, costretto a vivere in un luogo che gli sta troppo stretto. Entrambi i ragazzi si “trovano” a vicenda, al di là della loro esperienza soprannaturale. Rebecca si libera dal suo matrimonio borghese e Dylan si libera da una cittadina della provincia americana con abitanti rozzi e violenti.

Il film sembra suggerire che non bisogna guardare solo con la vista ma anche con gli occhi dell’anima, occhi che aiutano a percepire, a sentire, a provare emozioni. Rebecca e Dylan sono due persone estremamente sensibili e fragili e nella fuga finale dal treno sembrano trasmetterci la loro voglia di libertà e affrancamento da una vita che non desideravano affatto.

E chissà quante persone al mondo sono nella loro stessa situazione e per tantivincoli materiali e sociali non riescono a fare lo stesso passo compiuto dai due ragazzi, scelta che può sembrare anche utopica e irrealizzabile perché non si può vivere di solo amore…

Allora un film d’amore solo apparentemente: invece un film profondo e acuto sulle dinamiche di coppia e sugli equilibri sociali come anche sulle convenzioni e norme della vita borghese. Un film che suscita stimoli e riflessioni sulle “prigioni” che noi stessi ci costruiamo. Per assicurarci una vita serena aderiamo a tantischemi o istituzioni sociali, come il matrimonio ad esempio. Poi, col tempo, schemi e istituzioni si rivelano per il loro essere nient’altro che vere e proprie prigioni mentali e sociali.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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