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Il saluto al Papa dei presidenti di Camera e Senato. La clericalata della settimana

La clericalata della settimana è dei rappresentanti istituzionali che hanno salutato con deferenza il papa nei propri discorsi durante le prime sedute di Camera e Senato dopo le elezioni politiche.

La senatrice a vita Liliana Segre, in veste di presidente provvisorio nella prima seduta del nuovo Senato, subito dopo il saluto al presidente della Repubblica ha esordito: «con rispetto, rivolgo il mio pensiero a Papa Francesco». Dal canto suo Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia), nel suo discorso di insediamento come presidente del Senato, ha così fatto un «deferente omaggio al Papa»: «facendomi interprete della nostra Istituzione, saluto con grande rispetto il sommo Pontefice che anche in questi giorni ci ha dato un segno della sua alta guida spirituale e morale, sottolineando come la risposta necessaria per contrastare e cercare di battere la povertà sia il lavoro degno e ben remunerato».

Copione simile alla Camera dei Deputati. Il presidente provvisorio Ettore Rosato (Italia Viva) all’apertura della prima seduta invia a papa Bergoglio «il nostro saluto e la nostra riconoscenza per la sua continua opera a sostegno della pace». Rincara la dose il nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana, citando tra i primi saluti il «Pontefice Francesco che rappresenta il riferimento spirituale della maggioranza dei cittadini italiani e promuove il rispetto dei più alti valori morali nel mondo, a partire dal rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali umani e che sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza eguali». Criticando l’omologazione come «strumento dei totalitarismi» ed esaltando la «diversità» (da che pulpito) ha pensato bene di citare il «Beato Carlo Acutis», morto a 15 anni: «tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie». Non manca pure la citazione di san Tommaso d’Aquino: «il Male non è il contrario del Bene, è la privazione del Bene».

Ogni settimana l'UAAR pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia (nonché dirigente scolastico) Alessandro Basso ha salutato così una messa per benedire l’avvio dell’anno scolastico presso il santuario della Madonna delle Grazie, cui sono stati invitati dirigenti, studenti e genitori: «Una tradizione importante che ritorna ed è aperta a tutti al di fuori dell’orario di lezione […] un simbolo cristiano per il migliore auspicio di buon lavoro nelle aule». Pure il sindacato dei dirigenti scolastici Anp ci tiene a ribadire che «la benedizione cristiana non contrasta con l’idea di scuola laica e di Stato», perché si tiene al di fuori dell’orario scolastico.

Le istituzioni foggiane si incontrano in Prefettura per sottoscrivere il Patto educativo per la Provincia: oltre al presidente provinciale Nicola Gatta e diversi rappresentanti locali, non potevano mancare anche dei prelati.

Su Twitter la probabile futura presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ricordato l’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II definendolo «un santo umile, determinato e giusto, che con il suo magistero e il suo potentissimo esempio ha cambiato il corso della storia».

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Viene posizionato sul Monte Pendolo, nel Comune di Pimonte (NA) un nuovo “teomostro”: una enorme croce, per giunta illuminata, a deturpare il paesaggio.

Dopo la riqualificazione del centro storico di Soliera (MO) non poteva mancare all’inaugurazione un prete benedicente, assieme al sindaco Roberto Solomita e al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Foto Pixabay

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