• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Il ritorno del voto utile

Il ritorno del voto utile

Toh, chi si rivede: il voto utile. C'era da aspettarselo. Questa volta ha cominciato Berlusconi circa un mese fa, all'inizio della sua campagna mediatica: “Non votate i partiti piccoli, cioè Fini e Casini, perché togliete voti al PdL, unico argine valido contro la sinistra. Se votate i partiti piccoli, fate il gioco della sinistra”. Dopo un mese, analogo messaggio da parte del Pd. Bersani dice: “Non votate la lista Ingroia, perché così facendo togliete voti al Pd, unico valido argine contro Berlusconi. Se votate Rivoluzione Civile, fate il gioco della destra”. In altre parole, non disperdete i voti contro Berlusconi, l'unico voto utile è quello dato al Pd.

Ora, l'appello al voto utile non è certo una novità per il Pd e i suoi antenati, prima i Ds, ancora prima il Pds fino a risalire al Pci. Ad ogni scadenza elettorale l'argomento del voto utile è stato usato con grande arroganza per ricattare gli elettori di sinistra e farli votare per il meno peggio, “turandosi il naso”.

Questa volta viene prospettato il possibile ennesimo ritorno di Berlusconi. Il che, dobbiamo ammetterlo, è una prospettiva agghiacciante per tutti democratici e le persone per bene. Ma perché il Pd tira fuori questo argomento solo ora? Semplice: fino a poco tempo fa Bersani, dopo avere catturata e anestetizzata Sel, era convinto di farcela da solo, anche al Senato. Ma gli ultimi sondaggi dicono che la rimonta di Berlusconi continua in progressione e che ogni ipotesi di vittoria al 51% non è affatto certa.

Ed ecco quindi il giochino del voto utile. Siccome il Pd non è più così convinto di farcela da solo, vuole farcela - gratis - con i voti degli altri. In questo caso con i voti degli “estremisti” della sinistra. Rivoluzione Civile - questa è la richiesta - non dovrebbe presentare il proprio simbolo almeno in alcune regioni per battere Berlusconi e far vincere il Pd. Cioè Rivoluzione Civile si dovrebbe suicidare politicamente per permettere al Pd di ottenere una solida maggioranza per fare politiche di destra con i voti della sinistra.


Ed ecco la domanda delle domande. Ma perché Bersani non chiede la stessa cosa a Monti? In fin dei conti, i due partiti hanno praticamente lo stesso programma di politica economica e del lavoro. No al ripristino dell'art. 18, sì alla “riforma” delle pensioni, alle deroghe in peggio dei contratti aziendali rispetto ai contratti nazionali, al Fiscal Compact per i prossimi vent'anni e all'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Per non parlare delle spese per armamenti (F35 e sottomarini) e della partecipazione dell'Italia alla guerra in Afghanistan. Con Monti l'accordo dovrebbe essere facile, quasi naturale.

Non solo, ma il pacchetto di voti “acquisibile” dal Pd in caso di non presentazione della lista Monti (attualmente accreditata a circa il 15% dei consensi) sarebbe certamente più cospicuo di quello “acquisibile” a causa della ipotetica non presentazione della lista di Ingroia. E invece no, non se ne parla. Forse rivolgere l'appello del voto utile al Professore è da maleducati.

Il fatto è che alla base di tutto per il Pd non c'è solo l'obiettivo di battere Berlusconi, ma c'è anche l'obiettivo di soffocare nella culla ogni forza politica che si collochi alla propria sinistra. E' così da sempre. La competizione politica a destra fa parte del normale confronto democratico, ma la competizione politica a sinistra è semplicemente insopportabile. Vecchio riflesso condizionato di stampo stalinista ancora presente sotto traccia fra i demokrat, fatto proprio con grande disinvoltura anche dagli ex Dc alla Franceschini.

Che dire? A titolo assolutamente personale vorrei fare una proposta a Bersani. Rivoluzione Civile non si presenti al Senato e in compenso il Pd rinunci a due o tre cosette del suo programma politico. Ad esempio l'accettazione sostanziale dell'Agenda Monti e dei trattati europei capestro. Credete che accetterà?
 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.146) 24 gennaio 2013 15:21

    Votare pd, a mio modesto parere, equivale a darsi una martellata sugli zebbedei, laddove il voto al pdl rappresenterebbe un ulteriore spinta al cipresso che il nano ha messo su per c*** a tutti noi, ma con particolare passione a coloro che lo hanno votato. Di monti...beh, ora che minaccia azioni legali contro chi gli arreca offesa, che dire? Che è espressione di una destra estremista capitalistica, incappucciata, gesuita con tanto di grembiulino, di cui è impossibile prendere in considerazione il pensiero. Che dicano quello che vogliono. Non stò certo ad ascoltare chi ci ha mandati in rovina...piuttosto, ci spieghi bersani che cosa ha combinato con l’mps, ci spieghi cosa intende per europeismo, ci spieghi il plauso al finanziamento alla scuola privata, ma sopratutto ci spieghi perchè continua a rintuzzare le polemiche sulla sua, di patrimoniale. E lasci perdere il dettato europeo sul come dovremmo vivere! Non è l’europa che può scegliere per me: sono contro il mandare i nostri ragazzi a combattere guerre che non sono le nostre e di cui nessuno ci ha avvertito: mi riferisco alla francia che dopo l’attacco a sorpresa in libia, si è ripetuta in Mali. Informarci prima no? Vero? Per non dire di chi ci sta accanto nella questione dei due marò in India...NESSUNO, siamo soli. Sappia, questa politica, che è finito il tempo in cui non aveva un contraddittorio, per cui se la cantata e se la suonata a suo piacere, anche sul voto utile. Il voto è utile solo se lascia questa politica cialtrona fuori dal parlamento.

  • Di (---.---.---.240) 26 gennaio 2013 15:10

    Ascoltate cosa dice GIANNINO! FERMIAMO IL DECLINO !

    http://youtu.be/cUVuo30EGIA

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares