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Il pranzo alla Camera costa 7 euro? "Non c’è nemmeno il pesce fresco"

Un pranzo di lusso con soli 7 euro, carpaccio di filetto con salsa al limone a 2 euro e 76, spaghetti alle alici a 1 e 60, lamelle di spigola con radicchio e mandorle a 3 euro e 34, affettati, lombatine, dessert e grandi vini. Questo e molto altro al Ristorante del Senato. In 10 anni le spese per la ristorazione parlamentare sono aumentate del 119%, ma i prezzi per Deputati e Senatori sono rimasti ridicoli. E pensate: non sono nemmeno contenti.

Il Senatore Riccardo Villari, eletto col Pd - già Dc, Ppi, Cdu, Udeur, Margherita, Mpa, Responsabile - e ora sottosegretario di B., ha appena dichiarato che il ristorante di palazzo Madama non è che lo soddisfi poi molto ... bah ... "niente di speciale" ... "non è Chez Maxim" ... "è cibo conforme al prezzo" ... al massimo "si può prendere un'insalatina, un po' di riso", ha sospirato ai microfoni de La Zanzara, Radio 24 ... "si mangia meglio alla Camera" ... "quando posso vado là" ... "al Senato è una cosa da mensa" ... "ecco, sì, una mensa come tante altre" ... che poi oh, "non c'è nemmeno il pesce fresco".

[il menù del Senato, clicca per ingrandire - fonte: l'Espresso -
Ascolta l'
audio de La Zanzara, dal minuto 40]
 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 26 luglio 2011 11:50

    AAAA RICCARDO VILLANI VALLO A DI’ A CHI NON HA NEMMENO I SOLDI PER FARE LA SPESA(E SONO TANTI) CHE AR SENATO SE MAGNA MALE!!! MA ANVVEDI QUESTO???

  • Di Renzo Riva (---.---.---.8) 26 luglio 2011 13:21
    Renzo Riva


    Ha ragione povero cocco.
    Scommetto che quel cibo gli crea anche dei problemi nel cagare.
    Gli proporrei una class Action per i danni morali e biologici.
    Se invece lo mandassimo a ......?

  • Di pv21 (---.---.---.235) 31 luglio 2011 19:17

    Rimonta padana >

    Il federalismo “votato” ha prodotto l’aumento di imposte e addizionali locali e del costo dei servizi sociali. La manovra appena “votata” produrrà vari sacrifici a carico delle famiglie.
    Non è un problema. Ora ci pensa Bossi.

    Tagliare i costi della politica?
    Basta fare come a Monza dove si apriranno uffici periferici di rappresentanza ministeriale “per ascoltare i cittadini”. Da notare che i locali di Villa Reale sono offerti gratis dal Sindaco e che, assicura Bossi, ogni Ministro si pagherà tutte le spese.

    Ridurre le tasse?
    Basta porre fine alla guerra in Libia che, parola di Bossi, “ci è già costata 1 miliardo”. Peccato che per risparmiare 1 miliardo bisogna azzerare il costo di “tutte” le missioni all’estero.

    Evitare i tickets sanitari?
    Bossi afferma che si può evitarne l’introduzione con l’aumento del prezzo dei tabacchi. In pratica, per compensare il mancato introito dei ticket, si dovrebbe aumentare di oltre il 30% il costo di sigari e sigarette.

    Quando comincia a tirare aria di elezioni si riapre la stagione del teatrino di Pantomima e Rimpiattino

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