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Il popolo italiano dormiente visto dall’estero

Il popolo dormiente è sempre dormiente? Ma forse è più giusto chiedersi "è sempre un popolo?"

Il popolo italiano, visto dall’estero, assume sempre più l’immagine di un pugile suonato, che non riesce neanche a mantener sue le vecchie glorie dei tempi andati,tempi in cui la coscienza civile, l’orgoglio nazionale, il senso della giustizia, l’appartenenza ad una comunità erano il sano e giusto collante della comunità.

Gli ultimi anni caratterizzati da un’informazione controllata e succube della politica, da una politica che, accantonata la missione del governo dello stato, si è reinventata come lobby affaristica al servizio di un club molto esclusivo dei soliti potenti, da fazioni finanziarie che trovano nelle leggi ad hoc il terreno dove spadroneggiano impunite e impunibili, hanno prodotto la società che subiamo, i valori spazzatura che educano i nostri figli ( che saranno il popolo di domani ), la disillusione nei confronti delle istituzioni, la sfiducia in un domani dignitoso e onesto.


Come svegliare questo dormiente rintronato? Come uscire dalla routine di uno stato senza valori di uguaglianza e appartenenza?

Forse è su questo che si dovrebbe interrogare la classe politica all’ opposizione ma considerando che non siamo nemmeno certi che si voglia domandare qualcosa, visto che tanto è parte del sistema anche se minoritaria, forse faremmo bene a farcele da soli queste domande, sperando che qualcuno trovi le risposte , ma soprattutto qualcuno con cui condividerle e con cui lottare in questo pugile suonato e tanto, troppo individualista.

Commenti all'articolo

  • Di Giuseppe (Foggia) (---.---.---.98) 9 ottobre 2008 15:33

    Anch’io ho superato i 50, ma dal mio punto di vista vedo che sei un ottimista in fondo, perche’ credi che questo popolo di suonati possa riprendersi.

    Io oggi alla luce dei provvedimenti che il governo prende per i banchieri, ho avuto come un lampo che mi ha illuminato:

    prima avevo un certo dubbio su chi veramente governasse il paese, ma oggi ne ho la certezza,

    SONO I BANCHIERI.

    Si fanno mantenere nel lusso piu’ sfrenato da noi poveri polli d’allevamento in batteria, ci obbligano a vivere come bestie facendoci credere che sia il massimo e facendoci desiderare la miseria mentale in cui viviamo.

    Ci sfruttano, ci succhiano il sangue dalla nascita fino alla morte (altro che vampiri da cinema, questi sono veri) e quando sono sul punto di collassare a causa di come hanno gestito il pollaio, ci fanno credere che per salvare il pollaio bisogna che i polli paghino con piu’ sangue la loro putrescenza.

    Io sono pessimista.
     

    • Di fantasio (---.---.---.242) 9 ottobre 2008 16:07

      grazie per aver commentato il mio articolo,e anche io attraverso spesso momenti di sfiducia e sconforto, ma trovo che l’ultima cosa che ci resta da provare è ribadire un impegno civile e sociale nel quotidiano cercando di risvegliare quel poco di buono che rimasto in fondo alla gente che ci circonda , con cui riusciamo a confrontarci, a discutere , sperando che la nostra piccola goccia che riusciamo a far confluire in questo grande oceano che è il ns mondo possa pian piano, unendosi ad un’altra,e poi ad un’altra ed ad un’altra ancora , erodere il castello stregato che questi affristi di malaffare hanno costruito.
      non demordere , la speranza non deve morire, almeno in chi non ha ancora perso ne intelleto, ne capacità di vedere alotre quello che ci mostrano.
      un saluto
      fantasio

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