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 Home page > Tribuna Libera > Il pitbull, il magistrato e gli interrogativi

Il pitbull, il magistrato e gli interrogativi

Se sono proprietario di un pitbull che lascio circolare liberamente e questo morde un passante, sono giustamente imputato di lesioni e e condannato al pagamento dei danni. Se poi dopo qualche mese, lascio di nuovo liberamente circolare il cane e questi aggredisce e uccide una persona, sono imputato di omicidio colposo, come minimo, ed obbligato a rifondere i danni.

Ora, se un magistrato mette in libertà, o ai domiciliari, che sostanzialmente sono la stessa cosa, una persona già condannata per accoltellamento e questa di nuovo uccide, il magistrato che lo ha messo in circolazione non è responsabile di nulla, non deve rifondere alcun danno e dobbiamo ringraziarlo se per caso dice “che è dispiaciuto”. Come si è potuti arrivare in una democrazia ad una corporazione come la magistratura italiana? Come è possibile che ci ritroviamo con magistrati, mediamente fannulloni, vedi i due mesi di ferie e il lavoro fatto solo al mattino, occupati in lavori extra ben retribuiti, impegnati nelle inchieste che danno alta visibilità mediatica e coinvolti in fazioni politiche? Come è possibile che ci siano milioni di processi arretrati e che la gente preferisca una malattia piuttosto che finire in mano ai giudici? Come è possibile che una categoria goda di una bassissima stima della gente e che si opponga poi a qualsiasi ipotesi di riforma? Come è possibile che a criticare la categoria si rischia di trovarsi denunciati per “offese alla magistratura”? E’ possibile, purtroppo, in Italia, e la mancanza di una vera magistratura è una delle cause, non certo l’ultima, della fragilità della nostra democrazia. Cosa possono fare i disgraziati genitori dell’ultima vittima di un delinquente messo ai domiciliari dalla leggerezza di un giudice? Possono denunciare il magistrato? E se lo fanno, chi lo giudica? E dopo quanti anni si arriva ad una sentenza? Quanti magistrati sono stati condannati in Italia al pagamento di danni per errori fatti?

Quando succedono fatti gravi, come vediamo ormai quasi quotidianamente, dovuti all’incuria o alla leggerezza di magistrati, l’autodifesa di questi signori recita che “loro applicano le leggi che altri fanno” e che questo è il loro dovere: ma se la legge contrasta con i loro interessi, non si applica e si scende in sciopero. Le leggi si applicano ai sudditi, purchè siano gente semplice e comune, e stiano bene attenti a come si comportano: se sono incensurati rischiano molto di più dei delinquenti patentati. Purtroppo in Italia nessuno può dire “ci saranno pure dei giudici a Berlino”.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.186) 25 novembre 2010 11:24
    Damiano Mazzotti


    Il fatto è che in Italia anche i magistrati lavorano all’italiana...

    Anche nella magistratura ci sono i grandi vecchi che lavorano in amicizia fino ai 75 anni e oltre..

    Anche i magistrati italiani vivono spesso in un mondo metafisico pieno di ideologia come granparte dei cardinali romani...

    Se vivessero veramente in mezzo a noi e venissero aggrediti col cavolo che i criminali continuerebbero a fare la bella vita a spese della gente onesta...

  • Di paolo (---.---.---.126) 25 novembre 2010 16:02

    Caro Pere Duchesne


    Hai fatto un brodo niente male . Dato per scontato che i magistrati sono percentualmente fannulloni cosi’ come lo sono tutti gli altri dipendenti pubblici , le denuncie per oltraggio al magistrato si beccano ,eventualmente , nel corso di un processo e non per delle semplici critiche . Se fosse come tu dici , il nostro premier e tutti i suoi seguaci , tra i quali a occhio e croce mi sembra tu appartenga , sarebbero sommersi di denuncie . E sappiamo che non è cosi’ .
    Per la durate bibliche dei processi , sarebbe magari opportuno prima porsi la fatidica domandina "cui prodest ? " .
    Di primo acchitto direi che tra i beneficiari di un processo lungo ci sono gli avvocati , che per una causa tra due confinanti per la sporgenza di un muro riescono a tirarci fuori il prezzo di una fuoriserie , poi ci sono gli imputati (magari eccellenti) che tirandola per le lunghe con le eccezioni e i cavilli che i nostri codici arzigogolanti consentono , ottengono la scadenza dei termini processuali ed il conseguente proscioglimento . E qui’ il primo esempio che mi viene in mente , guarda la coincidenza, e’ sempre il nostro amatissimo premier . 
    Infine per quanto attiene alla discrezione del giudizio , il magistrato ha l’obbligo di applicare le leggi e non mi sembra che non scioperino (anzi) , quindi eventualmente prenditela con chi legifera e chiediti , ancora una volta , a chi conviene legiferare e mantenere la macchina della giustizia in questo modo e vedrai che , scavando , troverai delle risposte che potrebbero farti capire molti dei dilemmi di questo paese.

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 25 novembre 2010 16:09

    chiedo venia per gli errori di ortografia(denunce) , sto’ facendo due cose insieme e,probabilmente , male tutte e due .


    paolo
  • Di (---.---.---.50) 25 novembre 2010 23:12

    Caro Paolo

    A occhio e croce, sei uno di quelli che la colpa è sempre di Berlusconi, e che via lui torneremo ad essere un paese meraviglioso. Se qualcuno critica i magistrati deve essere per forza un berlusconiano, ma ti sei chiesto cosa ha fatto la sinistra per la giustizia quando è stata al governo, oltre a mettere a Ministro il signor Diliberto (per pareggiare, la destra avrebbe dovuto nominare il signor Rauti)? Se ti può rassicurare, non sono per niente dell’area dove ritieni così facilmente di collocarmi, anzi, e lo pseudonimo dovrebbe dirtelo bene. Concordo sugli avvocati (sono 220.000 in Italia), sulle leggi farraginose, tutto quello che vuoi, ma il mio discorso è però centrato sulla responsabilità del magistrato, e qui la destra o la sinistra non hanno nulla a che vedere. Perché un magistrato può lasciare impunemente uccidere degli innocenti? Certo non lo fa apposta, ci mancherebbe, ma se la sua azione porta a questo, ci accontentiamo di un “oh! mi dispiace”? e lo lasciamo ancora mettere fuori altri assassini? E ai genitori dell’ultima vittima (mi hanno fatto particolamente pena), cosa diciamo che è colpa di Berlusconi? Spero per te che non lo pensi.

  • Di paolo (---.---.---.126) 26 novembre 2010 00:04

    Infatti non lo penso . Berlusconi era solo funzionale all’esempio e via lui forse torneremo ad essere se non un paese normale , comunque sicuramente meglio di ora . Se proprio volevi fare una citazione di scelta infelice della sinistra (centro sinistra ) potevi citare l’impareggiabile Mastella , se non altro Di Liberto e’ uomo che ha una cultura giuridica .La destra(centro destra) ha invece gia’ abbondantemente pareggiato con l’ing . Castelli . Comunque volevo soltanto contestualizzare il modo un po’ generico dell’autore nell’individuare i mali della giustizia italiana.

    I magistrati sono responsabili delle proprie azioni cosi’ come lo sono i medici in sala operatoria .
    Che siano una casta e’ vero cosi’ come lo sono tutte le categorie di questo maledetto paese (politici in primis). La disistima generalizzata nei loro confronti e’ anche frutto della micidiale campagna mediatica ( unica nel mondo) che il nostro campione della democrazia ha messo in campo da una ventina d’anni per nascondere le sue marachelle . Constato purtroppo che ci è riuscito .

    paolo
  • Di Martino Ferrari (---.---.---.250) 8 gennaio 2011 12:52
    Martino Ferrari

    Dati CEPEJ (Commissione Europea per l’Efficienza della Giustizia): i magistrati italiani devono dare risposta a un contenzioso civile che è il terzo in Europa e quasi il doppio rispetto ad altri grandi paesi europei. Ma l’Italia è terza nella definizione delle cause civili. La produttività è quindi doppia. Stessa cosa per il penale.

    Quindi l’inefficienza della giustizia è da imputare alle riforme disorganiche e dannose, oltre che alle leggi allucinanti che vengono promulgate.

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.250) 8 gennaio 2011 12:53
    Martino Ferrari

    Poi ovvio che ci sono i fannulloni eh, questo è chiaro. Ma come in tutte le categorie.

  • Di (---.---.---.250) 22 gennaio 2012 21:26

    Salve vorrei porre un quesito che,se qualcuno sarebbe in grado di darmi delle risposte,mi risolverebbe un grosso problema.

    E’ previsto in breve tempo che mi debba trasferire a Berlino per lavoro e sono padrone di un pitt bull di 5 anni,volevo sapere se esiste la possibilita’ di portarlo con me senza infrangere nessuna legge.
    Non sarei in grado di scegliere se andare e darlo via o perdere un’occasione di lavoro importante,ancora di piu’ con il periodo bruttissimo che in Italia stiamo attraversando.
    Se qualcuno mi sapesse dare delle risposte ve ne sarei grato per poi prendere una decisione che spero non sia drastica per il mio amico fedele Rocky.
    Vi ringrazio dello spazio 
    In attesa di una vostra risposta,se ce ne sara’una porgo cordiali saluti

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