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 Home page > Attualità > Cronaca > Il padre di Tommy in coma irreversibile. La moglie: eutanasia

Il padre di Tommy in coma irreversibile. La moglie: eutanasia

Da 6 mesi il padre di Tommy, il bambino noto alla stampa per il rapimento del 2006 finito in tragedia, è in coma vegetativo a causa di un infarto.

L’agosto scorso il cuore ha smesso di pompare per ben 40 minuti, e in questo lasso di tempo il cervello è stato privo di ossigeno. Poi ha ripreso la contrazione, ma Onofri non si è più ripreso.

Ora non è più attaccato alle macchine, respira da solo e mangia grazie a un sondino, ma è sempre privo di coscienza.



«Prima che accadesse a me, ho sempre seguito la storia di Eluana, sono sempre stata dalla parte del padre Beppino. Ma ora che sono nelle sue condizioni, è difficile decidere» dice la moglie Paola. «Con mio marito ne avevo parlato, lui mi ha sempre detto che non avrebbe mai voluto vivere dipendendo completamente da altri. Ma adesso che si trova in queste condizioni, sinceramente non saprei cosa fare».

«I medici dicono che miglioramenti non ne ha avuti, che Paolo potrebbe restare così per tutta la vita. Ma chi ce l’ha la certezza? A me pare, a volte, di vedere una sua reazione, di sentire che dica qualcosa. È capitato quando sono andata a trovarlo con Sebastiano. Per questo voglio aspettare, chissà che non succeda qualcosa».

«Ne ho parlato anche con la sorella di Paolo. Per quanto possa augurarmi che vada tutto per il meglio, una cosa è certa: se lui dovesse stare male, vorrei solo che lo lasciassero stare».

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