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 Home page > Tribuna Libera > Il mondo intero ha un solo grande problema: gli esodati

Il mondo intero ha un solo grande problema: gli esodati

C’è un’enfasi sospetta sulla questione “esodati”, nonostante la soluzione sia già stabilita da tempo. Tutti a carico dello stato, cioè dei lavoratori.

Ormai è diventata una vera e propria ossessione. La sola cosa certa è che la morbosa attenzione con cui media, sindacati e politici si sono lanciati sul “dossier esodati” puzza di faziosità, e molto anche. Sembra che si voglia sfruttare la questione più per mettersi in evidenza, per ostentare attenzione verso persone in difficoltà, piuttosto che per il problema in sé. 

La valenza psicologica della “pietas” ha sempre la sua bella importanza politica, altrimenti non si spiegherebbe come il problema di qualche migliaio di persone, seppur cruciale, sia divenuto essenziale per il sistema paese. Addirittura una questione di vita o di morte per il governo. 

Tanto come andrà a finire è scritto da anni. Gli esodati, tutti, verranno messi a carico della collettività, entreranno cioè orgogliosamente a far parte della più grande categoria del nostro paese; i pensionati. Del resto ne hanno il sacrosanto diritto, si dice. Questa è la soluzione verso cui tutti spingono, dai sindacati ai politici, una soluzione facile e indolore.

Chi di diritti, invece, non ne ha neppure uno siamo noi lavoratori, quelli veri intendo. Noi non abbiamo il diritto di ribellarci al saccheggio degli stipendi, non abbiamo il diritto di rifiutarci di mantenere un mare magmun di persone che non si è neppure guadagnato la propria pensione. Saremo spremuti a vita per reggere una pletora infinita di lavoratori e non, messa a riposo con un metodo di calcolo assurdo (il retributivo con 35 anni di contributi) che ha regalato soldi a tutti, depredando chi lavora.

Del resto non è un caso che il nostro paese ha il poco invidiabile record mondiale di pensionati. Tanto per capirci in Germania il rapporto tra contribuenti e pensionati è di 2,0 ovvero 39 milioni di contribuenti contro 19 milioni di pensionati, simile in Francia con un rapporto 1,9 (14 milioni di pensionati per 26 milioni di contribuenti).

Da noi in Italia il suddetto rapporto è quasi unitario, 18 milioni di pensionati, ma con solo 22 milioni di contribuenti. E se vogliamo parlare della Gran Bretagna si sappia che il numero fatidico vale 2,6 e cioè 11 milioni di pensionati per 29 milioni di contribuenti, mentre negli USA sale addirittura a 3,3 con 45 milioni di pensionati contro 150 milioni di contribuenti. Tutti dati reperibili nei siti dell’Unione Europea.

Il fatto è che da noi, con molta irresponsabilità, o forse per calcolo politico/sindacale, tutti i problemi sono scaricati sui lavoratori, considerati piuttosto "bestie da soma" che non persone. Le risorse del paese, quelle cioè prodotte dal lavoro, sono investite in larga misura proprio nelle pensioni.

Si pensi che, dice sempre la Commissione Europea, il 15% del Pil è utilizzato in Italia per le pensioni, un altro bel record, contro il 6% in Irlanda, giusto per fare un esempio. Altro che ricerca, istruzione, innovazione o crescita. La bocciofila e la pennichella sono le attività più gettonate degli abitanti del bel paese. Gli altri sono poveri sfruttati. 

Mi ha colpito il fatto che, recentemente in Svizzera, dove, da sempre, si va in pensione a 65 anni e col metodo contributivo, hanno più volte bocciato la proposta di aumentare le ferie. Mi chiedo che esito avrebbe avuto lo stesso referendum proposto in Italia. Di certo Landini avrebbe quantomeno invocato il sacrosanto diritto al riposo.

Siamo un paese che crea “posti di pensione”, più che di lavoro, e gli esodati non smentiranno di certo la tradizione. Ancora una volta tutti a carico della collettività. Mi chiedo, allora, perché i sacrifici debbano essere tutti a senso unico, perchè invece di pensionare gli esodati non possano tornare al lavoro, magari part time, contribuendo anch’essi alla “cosa pubblica”.

Mi chiedo perchè “pennichella e bocce” debbano essere una prerogativa solo di alcuni privilegiati. Eppure, cara signora Camusso, io un’idea l’avrei. Perché il costo degli esodati non lo carichiamo sugli stipendi di sindacalisti, giornalisti e politici? Del resto sono proprio quelli che la questione la stanno cavalcando a dovere. Sono certo che la soluzione sarebbe presto trovata, e sono altrettanto certo che sarebbe ben diversa da quella proposta oggi con forza.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.238) 22 giugno 2012 14:32

    Ma sei veramente fuori di testa! cosa pensi abbia pagato uno che ha labvorato per 40 anni con regolare busta paga se non oltre alle tasse (che tu dici di pagare ora)anche i contributi per la pensione ,chi credi siano gli esodati se non lavoratori prossimi alla pensione? Per quanto mi riguarda le tasse che tu paghi te li puoi tenere per te,perchè io ne ho pagati tantissime,Solo di inps negli ultimi 10 anni €399000,00. Stammi bene. 

    Impiegato in mobilità con 2080 settimane di contributi in attesa di pensione.
    Ti auguro di non prenderla mai la pensione.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.140) 22 giugno 2012 12:14

    chi ha scritto questo articolo deve essere un p...la o bocciato in matematica,i pensionati/esodati hanno versato contributi per 40 anni e mi sembra che non sono sulle spalle di nessuno,se poi quei soldi versati sono spariti è un’altra storia.Se si fa una pensione integrativa tramite una banca e verso per 40 soldi alla fine li avrò indietro sotto forma di reddito e non certo con i soldi dei stipendi di chi lavora in banca ma con i miei versati.Per questo motivo l?inps è in attivo perchè i contributi versati,40 anni e prima 35,tra quelli che purtroppo non sono riusciti a vedere la pensione e visto l’aspettativa di vita l’hanno presa per soli 15/20 anni i soldi in cassa sono rimasti parecchi se poi sono spariti questo non deve far dire che i pensionati sono a carico dei lavoratori anche perchè prima i pensionati erano lavoratori.

  • Di (---.---.---.93) 22 giugno 2012 12:22

    GLI ESODATI NON VOGLIONO L’ELEMOSINA DA NESSUNO,

    TANTO MENO DA TE.

    O CI RIDANNO I CONTRIBUTI VERSATI,O CI DANNO UNA PENSIONE.

    LA TUA E’ UNA PROVOCAZIONE SENZA NESSUN SENSO!!!

  • Di (---.---.---.87) 22 giugno 2012 12:37

    Ho versato decine di migliaia di € per un diritto da sempre riconosciuto da leggi dello stato, sono contributore volontario inoccupato e a carico della mamma che mi paga pure i contributi...

    Vergognati a scrvere queste scemenze....
    Che mi rendano tutti i soldi versati come contributore volontario con gli interessi !!!!!!!!!

    Silvio

  • Di (---.---.---.87) 22 giugno 2012 12:41

    CHI HA SCRITTO QUESTO ARTICOLO SI DOVREBBE VERGOGNARE !!

    NON SA DI COSA PARLA !!!!

    GLI AUGURO DI ESSERE NELLA CONDIZIONE DI DECINE DI MIGLIAIA DI CONTRIBUTORI VOLONTARI !!!!!!

  • Di (---.---.---.180) 22 giugno 2012 13:00

    Io ho scritto l’articolo e la sola cosa che sò è che il mio stipendio, come quello di altri 22 milioni di lavoratori, è saccheggiato dalle tasse, e fra queste spicca la spesa per le pensioni di 18 milioni di persone. Questa spesa vale il 15% del Pil, un record mondiale dovuto a uno scriteriato "abuso" delle pensioni, distribuite a chiunque per motivi elettorali e sindacali. Un simile abuso non esiste in nessun sano paese del mondo. Chi non è d’accordo, scriva alla Comunità Europea contestando i numeri, oppure ne prenda atto e basta. Chi come me paga le tasse sul lavoro sarà, per molti anni ancora, costretto a vedere il proprio stipendio saccheggaito da chi sta in "panciolle" per ragioni politico/sindacali. Questo è il punto, il resto è filosofia, come dice giustamente Ichino.

    • Di (---.---.---.187) 22 giugno 2012 13:22

      Resto allibito dalla superficialità dell’articolo e successivo commento, nessuno mette in dubbio che vi siano troppi pensionati, ma non è certo chi ha fatto 35/40 anni di lavoro che viene a pesare sulle spalle degli altri lavoratori, senza contare che in Italia il numero di pensioni è elevato, ma non certo l’importo delle pensioni. Ma chi ha scritto l’articolo quanti anni di lavoro ha fatto?, arriverà mai ai 40 anni che io ho già fatto cominciando a lavorare a 14 anni e non vedrò la pensione ancora per anni? Ho l’impressione che l’articolo sia molto"interessato" e con una certa dose di ipocresia.

    • Di (---.---.---.238) 22 giugno 2012 14:32

      Ma sei veramente fuori di testa! cosa pensi abbia pagato uno che ha labvorato per 40 anni con regolare busta paga se non oltre alle tasse (che tu dici di pagare ora)anche i contributi per la pensione ,chi credi siano gli esodati se non lavoratori prossimi alla pensione? Per quanto mi riguarda le tasse che tu paghi te li puoi tenere per te,perchè io ne ho pagati tantissime,Solo di inps negli ultimi 10 anni €399000,00. Stammi bene. 

      Impiegato in mobilità con 2080 settimane di contributi in attesa di pensione.
      Ti auguro di non prenderla mai la pensione.
  • Di (---.---.---.130) 22 giugno 2012 13:56

    Parole oneste e che dovrebbero essere d’insegnamento a tutti, invece...

  • Di (---.---.---.44) 22 giugno 2012 13:59

    Visto ti senti nel giusto e derubato da noi esodati xchè l articolo non lo firmi? O spari baggianate da fantasma 

  • Di (---.---.---.18) 22 giugno 2012 14:08

    Purtroppo l’articolo scrive acclarate verità che non possono essere smentite con dati oggettivi. Se la realtà non è piacevole non è colpa certo di chi ha scritto l’articolo

  • Di (---.---.---.76) 22 giugno 2012 14:27

    Articolo infarcito di verità e stupidaggini ,verità che i pensionati sono troppi perchè in effetti molte pensioni sono regali di stato ,vedi pensioni sociali regalate a cani e porci , baby pensioni ,false pensioni di invalidità, pensioni di riversibilità concesse a tutte le vedove e tante altre ,stupidaggini perchè gli esodati sono in gran parte lavoratori come me che hanno sul groppone 40 anni di lavoro e che come nel mio caso solo 4 mesi di ritardo nella maturazione dei requisiti mi obbligherebbero ad aspettare qualcosa come 12 o 13 anni di attesa per ricevere la pensione visto che a 56 anni non ti assume piu nessuno , spero di essere stato chiaro!!!!!!!!!!

  • Di (---.---.---.138) 22 giugno 2012 14:44

    Non è carità che chiedo ma esigo la pensione per cui ho versato 33 anni di contributi. Ora sono disoccupata (non per mia scelta!) e non possono posticiparmi la pensione lasciandomi senza alcun reddito. Forse chi scrive è più o meno coetaneo di mio figlio; ebbene sappia che la mia generazione ha ingoiato ben quattro "patti generazionali" eppure mio figlio continua a essere precario; se percepissi la pensione alla data che era prevista quando ho perso il lavoro, potrei utilizzare la poco liquidazione restatami per aiutarlo a comprare la casa, ma se, come lei auspica, il problema dei pensionandi disoccupati non verrà risolto, quei pochi soldi non mi basteranno nemmeno per mantenermi.
    Lei mi pare caduto nella trappola della guerra fra poveri; i soldi si prendano a chi ne ha in abbondanza; la collettività di cui lei pare preoccuparsi non deve rimetterci niente, si applichi piuttosto una robusta patrimoniale e tassa di successione sopra i due/tre milioni e cominceremmo a star meglio tutti.

  • Di (---.---.---.140) 22 giugno 2012 15:07

    Vedo che c’è ancora qualcuno che crede ai politici,quando si dice che per il 65000 esodati sono
    stati stanziati 5 miliardi di euro cosa dicono!,forse un risparmio di 5 milirdi in meno per le casse Inps,perchè l’inps non prende soldi dallo stato e non mi sembra di aver sentito dai dirigenti Inps
    che le casse per le pensioni sono vuote,forse per altre cose, tipo falsi invalidi o pensioni faraoniche,che non c’entra nulla con le pensioni del settore privato, i soldi versati dai lavoratori e dalle aziende per 40 anni di contributi sono parecchi,io non ho mai fatto i conti prendiamo per buoni i 399000€ , come dice l’amico di prima,si fa presto a fare i conti che i soldi versati per la stragrande maggioranza bastano a pagarci la pensione, se poi qualcuno vivrà fino a 100 anni meglio per lui ma è un’eccezione,però questi soldi versati da noi sono andati per pagare baby pensioni e pensioni d’oro,dobbiamo rimeterci noi?, che rivedano certe pensioni.
    Comunque ribadisco l’inps è in attivo nonostante tutto.

  • Di (---.---.---.18) 22 giugno 2012 15:16

    Purtroppo il numero dei pensionati italiani in rapporto agli occupati non ha eguali al mondo (vedi rapporto ocse pensioni 2011) , l’importo delle pensioni è modesto in quanto sulla media incidono quelle di vecchiaia (ovvero di chi ha versato poco o nulla in termini di contrbuti), l’importo delle pensioni di anzianità è invece superiore come importo medio a quello dello stipendio medio (circa 1450euri contro 1200 euri)
    io lavoro da 30 anni circa e ho prospettiva di lavorarne almeno altri 16-17 se questa è l’equità intergenerazionale....

  • Di (---.---.---.211) 22 giugno 2012 16:14

    Perche non firma l’articolo? Lei non sa minimamente cosa significa essere nella posizione di "esodato". Le faccio un esempio: Si compra casa, paga trecentomila euro al costruttore, davanti al notaio e, quando va a ritirare le chiavi il notaio le dice: MI SONO SBAGLIATO DEVE PAGARE ALTRI 300.000 EURO ALTRIMENTI PERDE TUTTO. Questo per dirle che le leggi le devono rispettare anche chi le fà, non solo noi!!

  • Di (---.---.---.211) 22 giugno 2012 16:30

    Questo signore, sicuramente lavora poco e fatica di meno. Fra gli esodati e mobilitati c’è anche chi lo ha fatto perchè faceva un lavoro faticosissimo. Lei sicuramente è giovane, perche non fa’ lavorare suo padre sotto le intemperie a caricare e scaricare frutta e verdura, fino a settantanni?

  • Di (---.---.---.180) 22 giugno 2012 16:50

    Gent. Signori
    l’articolo è firmato con nome e cognome, basta andare sulle icone dell’autore Alfadixit. C’è tutto, sito, indirizzo mail, curriculum ecc... Capisco che l’argomento è delicato e difficile, come capisco che si tratta di persone, gli esodati, che vanno assolutamente aiutati. Ciò su cui non sono d’accordo è che la sola soluzione da tutti invocata (giornalisti, sindacati, politici...) è quella di prepensionare 300.000persone che non hanno i requisiti, (cioè non si nono guadagnati la pensione), caricandoli sul groppone di chi lavora. I sacrifici debbono essere fatti da tutti, lavoratori, pensionati, esodati, ecc... Qualcuno mi può dire perchè i cassaintegrati, gli esodati, i prepensionati (che sono pagati dalla collettività) non possono svolgere lavori utili al sistema? Nelle scuole, nella pubblica amministrazione, ecc.. Perchè bisogna sempre cericare una enorme pletora di nullafacenti sulle spalle dei lavoratori succhiando loro il sangue? Se in Italia abbiamo il recod mondiale di pensionati forse qualche motivo ci sarà. E se questi dati sono giusti, la verità e facile da capire. Troppa gente che non fa niente sulle spalle di chi lavora. Punto. Il resto è filosofia. 

  • Di (---.---.---.211) 22 giugno 2012 17:48

    Lei non paga un bel niente, perche appartiene a un fondo tutto suo, noi ce la siamo pagata la pensione. Insiste nel chiamare nullafacenti, succhia sangue, gente a cui e negato un diritto sottoscritto,ma come ti permetti ippocrita ignorante, lei sta cercando polemica per farsi pubblicità sparando a zero su persone a cui sono stati calpestati i diritti.Lei si ora che e’ un succhia sangue, bugiardo, venduto alla fornero. Ma che ne sà lei dei diritti se appoggia una simile legge. Ma va’ a zappare.

  • Di (---.---.---.18) 22 giugno 2012 18:55

    Sono daccordissimo sul fatto che gran parte delle lamentele qui pubblicate sono inutile filosofia, il dato di fatto è che in Italia i pensionati sono troppi in relazione alla popolazione attiva, questo è un dato incontestabile. Tutte le altre considerazioni lasciano il tempo che trovano.
    In italia lavorano in pochi, in pochissimi direi, quindi i conti difficilmente torneranno

  • Di pv21 (---.---.---.46) 22 giugno 2012 19:47

    Riflessioni >

    1) Chiedere alla Comunità Europea quale Stato ha il trattamento fiscale più pesante nei confronti dei pensionati. La risposta è: l’Italia.
    Molti nostri patner europei adottano regimi fiscali meno pesanti e degradanti in funzione dell’età anagrafica del pensionato.
    2) Nel settore industriale chi ha versato come da Legge 40 anni di contributi (insieme all’azienda) ha accumulato una cifra tale che avrebbe tutto l’interesse a vedersela liquidare al momento del pensionamento.
    3) Non è affatto scontato che tutti coloro rimasti a piedi con la riforma Fornero arriveranno "sani e salvi" alla pensione. Gli ultimi dovranno accontentarsi delle briciole.
    Sempre e comunque > attenzione alla Pescitudine ...
     

  • Di (---.---.---.140) 22 giugno 2012 22:19

    si sta divagando, se nel passato ci sono stati errori e ci sono stati, ora è giusto dare una sterzata,
    e siccome siamo più bravi degli altri in europa andremo o meglio andranno in pensione dopo ai francesi e dopo,ultimato il percorso della riforma,anche dopo i tedeschi, ma che bravi che siamo.
    la discussione è un’altra, le regole non si cambiano in corsa.
    Vi porto il mio caso:
    nel gennaio 2010 sono stato messo in mobilità, 36 mesi,per crisi aziendale, 40 anni di contributi nel nel settembre 2013, finestra gennaio 2014, poi arriva la prima fragatura, tolte le vecchie finestre adesso si va 12 mesi dopo i 40 anni, ok andrò ad ottobre 2014,poco male anche se resto scoperto dalla mobilità(gennaio 2013 scadono i 36 mesi di copertura, 10 mesi senza sodi),ma non e finita il governo precedente decide che per l’allungamento dell’aspetativa di vita bisogna aggiungere 1 mese ogni anno ai 12 precedenti a partire dal 2012,allora non potrò più andare in presione 12 mesi dopo i 40 anni di contributi ma dopo 14 mesi ossia non più ad ottobre ma a gennaio 2015, ora la Fornero dice che sono tutelati solo quelli che hanno i requisiti al pesionamento entro il 2013, era il mio caso di partenza ma non ora visto il gioco delle tre carte, ora è chiaro che nei 65000 sono solo quelli che i 40 anni di contributi li hanno fatti nel 2011 gli altri sono fuori.Bene vado a lavorare ma dove?
    A dimenticavo di dirti che io e molti come me che hanno accettato di andare in mobilità l’hanno fatto per non far licenziare i giovani appena assunti,perchè se non lo sai se un’azienda è in crisi e deve ridurre il personale può mettere in cassa integrazione a zero ore per 12 mesi e poi lincenziare e si parte dai più giovani, io stavo bene al lavoro e avevo un ottimo stipendio ma mi sono sacrificato per i giovani che avevano diritto più di me di lavorare, guarda che i mobilitati sono a casa con 940€ mensili primo anno poi 10% in meno secondo e terzo anno.Secondo te dovevo stare al lavoro e far licenziare un giovane che magari aveva appena messo su famiglia?per non farmi dire che sono un fannullone nullafacente, se stavo al lavoro mi macavano solo 5 anni per la pensione mica un’eternità.
    Qui si discute che le regole non si cambiano in corsa punto e basta se poi non lo trovi giusto non so cosa dirti.Poi stiamo parlando di un numero di persone che può sembrare enorme non lo è di fatto è solo il 2% delle persone che sarebbero andati in pensione con le vecchie regole nei prossimi 7 anni, perchè i 390.000, dati Inps, sono fino al 2019.

  • Di (---.---.---.46) 23 giugno 2012 00:11

    l’autore dell’articolo non merita risposta

  • Di (---.---.---.146) 23 giugno 2012 00:27

    E’ tutto vero, ma sta di fatto che oggi in italia abbiamo 11 milioni di pensionati di troppo, questo per avere un rapporto simile a Germania e Francia. Undici milioni sono un mare di gente, una spesa che affossa l’economia e costringe o a fare debito pubblico o a tassare in maniera spoporzionata chi lavora. Ed è proprio quello che è successo. Inoltre le risorse che negli altri paesi sono usate per la ricerca, per il lavoro, per la crescita da noi sono usate per la pennicchella di 11 milioni di persone. Se le cose fossero state corrette almeno dieci anni fa adesso non avremmo condizioni come quelle descritte sopra, magari avremmo più risorse per dare lavoro a chi non lo ha. Invece paghiamo chi potrebbe benissimo lavorare. Andrà certamente a finire che gli esodati verranno caricati ancora una volta sul groppone di chi lavora, caricandoci ulteriormente di tasse. Da noi il lavoro è tassato al 45% contro una media europea del 34. Oltre dieci punti di differenza è un’enormità. Per forza l’Inps è in pareggio. Tante pensioni = tante tasse = tanta gente che sfrutta chi lavora. Come qualcuno diceva sopra questa è matematica, non filosofia.

  • Di (---.---.---.18) 23 giugno 2012 07:52

    Pagare la pensione anticipata all’esodato bancario messo a riposo a 55 anni che in questo momento impiega il suo tempo come istruttore subacqueo compiendo anche qualche ameno viaggetto francamente mi scoccia (esempio reale purtroppo) , in considerazione del fatto che il sottoscritto arrivato a 25 anni di contrbuti probabilmente una pensione non la vedrà mai (se non forse a 70 anni ossia tra 25 anni)

  • Di (---.---.---.107) 23 giugno 2012 08:29

    la questione è più semplice di quello che si pensi: i soldi versati come contributi sono soldi di chi li ha versati. Se non è possibile andare in pensione (cioè avere un contributo mensile fino a fine vita) allora che vengano restituiti i soldi versati (anche a chi non ha maturato i 20 anni: ricordo che se uno non ce la fa a maturare i 20 anni TUTTO QUELLO che ha versato l’INPS se lo tiene. Cioè se lo ruba !). Poi uno si arrangerà, ma una cosa è arrangiarsi con la somma dei propri versamenti restituiti in tasca e una cosa arrangiarsi avendo preso in tasca qualcos’altro...

  • Di (---.---.---.117) 23 giugno 2012 13:01

    146 hai ragione mandiamo tutti i pesionati alla camera a gas,
    tuo padre è pensionato?tuo nonno?pazzienza bisogna fare dei sacrifici.
    Guarda che si che è vero che in italia ci sono più pensionati rispetto alla media europea,ma in italia ci sono anche pesionati che prendono 316 € e sei vivi tra noi guardati in giro e ne vedrai molti di pensionati/vacanzieri che fanno la fame, in germania ci sono?
    Il problema comunque è stato risolto si lavorerà fino a 70 anni, e quelli che potevano andare con i 40 anni di lavoro non andranno più.
    I veri sprechi in Italia sono altri, non certo le pensioni,un anno di pensione di media è un mese di un parlamentare, e un milione di pensioni annui è meno di un bel aereo militare.

  • Di pv21 (---.---.---.213) 24 giugno 2012 12:52

    Mistificazioni >
    Ipotizziamo che un dipendente del settore industriale possa disporre personalmente di quei contributi oggi accantonati a fini pensionistici.
    Immaginiamo che inizi con 1000 euro al mese di retribuzione ed arrivi nel corso degli anni a 2000 euro.
    Con una gestione oculata delle somme accumulate dopo 40 anni di servizio potrà disporre di una rendita netta di almeno 22.000 euro/anno per i successivi 25 anni.

    Nulla da invidiare a quanto offerto dall’attuale sistema pensionistico.
    Un regime “gravato” di una molteplicità di oneri “impropri” da porre a carico del sistema fiscale.
    Nulla a che spartire con quell’innalzamento della “speranza di vita” addotto a giustificazione dei periodici “aggiustamenti” al ribasso.

    Troppo facile e comodo è tentare di attribuire al “peso” dei pensionati l’inconsistenza della politica industriale e la volatilità del mercato del lavoro.
    Governare un paese non è performance da teatrino di Pantomima e Rimpiattino

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