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Il male minore

La frase che compone il titolo si usa quando, di fronte ad una scelta obbligata, tutte le possibili soluzioni si presentano deleterie. Si tratta di scegliere allora quella che nell'immediato produce meno danni e conceda un tempo sufficiente per tentare di diminuire le sue negatività.

Questa stessa frase descrive chiaramente la bislacca crisi politica vissuta dall'Italia in questo balzano e non solo dal punto di vista meteorologico agosto.
Il tentativo posto in atto dall'ex viceministro del Governo e Ministro dell'Interno con questa crisi potrebbero far intravedere il tentativo di iniziare un immaginario di golpe. L'unico atto infatti costituzionalmente valido attuato dalla Lega è stata la presentazione della mozione di sfiducia al Primo Ministro, mentre le successive dichiarazioni di Salvini sfiorano il parossismo, vista la loro totale incostituzionalità.
Non è compito di un ministro richiamare alle Camere senatori e deputati ma spetta ai relativi presidenti, seconda e terza carica dello Stato. Non è compito di un ministro la chiamata alle elezioni anticipate, che spetta al Capo dello Stato dopo aver tentato tutte le soluzioni possibili per evitare la crisi politica e l'anticipato ritorno alle urne.
Ci sarebbe poi da trovare una definizione per la chiamata in piazza dei propri adepti: "insurrezione" sembra adatta, visto anche il ruolo nel passato governo del su citato personaggio che lo pone di fatto a capo delle forze dell'Ordine ma tant'è, limitiamoci a definirla "inizio anticipato delle schermaglie pre elettorali". La richiesta agli italiani di "pieni poteri" ricorda tristissimi momenti passati e si fonda su passaggi costituzionali inesistenti. Hitler, per autonominarsi "Führer", ha dovuto indire nel 1934 un referendum.

Per fortuna la crisi ha seguito invece il suo iter costituzionale, si è trovato un nuovo accordo fra le forze presenti in Parlamento, è stato designato un nuovo (si fa per dire) Primo Ministro che, dopo ulteriori consultazioni fra le parti, ha sciolto la riserva e presentato al Capo dello Stato la lista dei ministri e, nel pomeriggio di ieri, si è provveduto al giuramento dei ministri stessi. Resta la fiducia delle Camere ma, allo stato dell'arte, sembrerebbe una pura formalità.

Sono fiorite, dall'inizio della crisi in poi, le definizioni più variegate ed immaginarie, con alcuni passaggi anche forti e volgari, come ad esempio "la tratta delle vacche". Tentando una impossibile sintesi, si risponde di seguito ad alcune linee di pensiero.
"Questo è un governo impossibile". Se per impossibile si intende l'unione di due schieramenti mai avvenuta prima questo governo è identico al precedente, durato 14 mesi.
"Questo governo nasce dagli insulti". Se per insulti si intendono affermazioni fatte in campagna elettorale anche qui nulla di diverso dal precedente. Chissà se anche in questo Governo le parti che lo compongono si insulteranno reciprocamente anche in corso d'opera.

Resta da vedere se questa nuova compagine governativa saprà durare sino a fine legislatura, mettendo in atto opere ed azioni necessarie ad allontanare il buco nero pericolosamente avvicinatosi al nostro paese negli ultimi mesi. Un'eventuale fine anticipata riproporrebbe purtroppo lo stesso scenario appena vissuto, con l'unico particolare che la soluzione sarebbe solo nelle elezioni anticipate. Se questo governo durerà o meno potrà dirlo solo il tempo e la responsabilità dei suoi componenti, non certamente politici d'avanspettacolo, giornalisti prezzolati o finti opinionisti.

Si diceva all'inizio: "Il male minore". Per l'italia? Certamente. Per la stragrande maggioranza degli italiani? Ovvio. Per gli altri? Crediamo di no, ma non ne facciamo un dramma.

foto: Wikimedia

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