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Il futuro dell’auto è elettrico?

Se il grande pubblico rimarrà abbagliato dagli specchietti luccicanti (vedi Ferrari Laferrari, Lamborghini Veneno, Maserati GT..), il salone di Ginevra 2013 ha risollevato con forza la questione della mobilità ecosostenbile, dimostrando l'attenzione (e i timori) delle aziende coinvolte.

Tale necessità cresce con la nostra comprensione della pericolosità di quelle nubi nere sprigionate dai tubi di scarico, e da come la nostra dipendenza da petrolio sta facendo ricca la parte di mondo sbagliata. Quella che compra gli arcipelaghi nel Mediterraneo per intenderci.

È vero che la quota di mercato delle auto elettriche rappresenta al momento un misero 1% del totale, ma è altresì vero che la vendita di auto in Europa sta precipitando con una straordinaria costanza (5 anni consecutivi di calo). Che possano le "emissioni zero" risollevare questi numeri?

Se l'auto eco-rispettosa è l'unico obiettivo a cui tutti ambiscono, ogni marca offre il suo proprio tentativo di risposta (metano, gas, elettrico, ibrido). La più dirompente e affascinante di queste scelte, quella che più incarna l'ideale di "distruzione creatrice" descritta da Schumpeter, è l'elettromobilità.

Il web pare diviso diametralmente tra qualche commento enfatico e molte critiche decise (e miliardari interessi alle spalle).

Ma qual è lo stato di sviluppo di questa tecnologia? In quale anno gireremo tutti su questi silenziosi autoveicoli?



Essendo la seconda una domanda da palla di vetro, proverò a rispondere alla prima.

Tra le numerose novità che sono state presentate a Ginevra, ce ne sono di più o meno valide, alcune nemmeno entreranno in produzione (vedi lo sgorbio 3-ruote di Honda).

I due modelli, secondo me più interessanti di questa kermesse sono: 

  • L'Audi L3 Concept Coupé, che verrà probabilmente commercializzata nel 2013, il cui prezzo (stimato in 35.000/40.000 €) la sistema nella nicchia dell'Eco-Luxury.
  • E la nuova Nissan Leaf, che invece si rivolge al grande pubblico. Il nuovo prezzo è 28.000 $ (circa 21.000 €). L'auto presenta novità, 100 secondo Nissan, che migliorano quegli aspetti su cui si concentrano le tipiche paure dei consumatori: vale a dire autonomia (portata a 199 km) e tempi di ricarica.

Se Audi si affaccia al settore elettrico, Nissan ha già da tempo intrapreso questo cammino. La Nissan Leaf pare infatti ben più competitiva, forte delle 50.000 auto vendute dal lancio, nel dicembre 2010. Questo dato è stato comunque valutato come esiguo, dai detrattori dell'elettromobilità. Il CEO Nissan (Carlos Ghosn) ha ammesso che il settore sta soffrendo soprattutto la carenza di infrastrutture per la ricarica. Con la crescita delle auto in circolazione, aumenteranno i punti di rifornimento, alimentando un circolo (così Nissan spera) che conquisterà e ri-modellerà il mastodontico settore dell'auto. Il tempo ci dirà se avrà ragione.

Un ultimo occhio in casa nostra. Fiat pare al momento in attesa (eufemismo: Marchionne il 17/01/2013 ha definito la scelta dell'elettrico "masochista"). Il gruppo italiano è diviso tra la non "recettività" del mercato nazionale e le nuove legislazioni pro-veicoli a emissioni zero in USA.

Il passaggio dalle benzine alle emissioni zero è necessario e ineludibile: ma quanto durerà questo passaggio, e chi sarà in grado di approfittarne maggiormente, ancora una volta, ce lo dirà solo il tempo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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