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Il dominio dell’economia sull’intera vita umana

Con il processo di globalizzazione abbiamo avuto e abbiamo l’affermazione del capitalismo su scala mondiale. Il processo di globalizzazione capitalistico unito al progresso scientifico e all’innovazione tecnologica ha generato uno sfruttamento dell’individuo e dell’ambiente su scala mondiale.

Luciano Gallino riferendosi al processo di globalizzazione, al capitalismo contemporaneo e allo strapotere delle multinazionali ci parla di “lotta di classe dopo la lotta di classe”, una lotta di classe dove rispetto al passato ora sono i padroni a combattere contro il proletariato per togliergli sempre più diritti.

Dopo aver accennato a parole chiave del marxismo come proletariato, lotta di classe e capitalismo passiamo ora a Bourdieu che va oltre Marx nella sua classificazione delle classi sociali.

Innanzitutto Bourdieu distingue quattro tipi diversi di capitale:

1) capitale economico (denaro, mezzi di produzione);

2) capitale sociale (reti sociali);

3) capitale culturale (lingue, gusto, way of life, ecc.);

4) capitale simbolico (simboli di legittimazione).

Oltre a questa distinzione del capitale Bourdieu si spinge oltre Marx anche nel distinguere diverse classi sociali. Mentre Marx distingueva tra borghesia (padroni-dominatori) e proletari (dominati), Bourdieu distingue tre classi principali: alta, media e bassa, le quali si suddividono in ulteriori tre livelli per ogni classe.

Ora proviamo a introdurre i concetti di società dei consumi, società dell’immagine e società ad una dimensione. Le prime due forniscono i presupposti per l’esistenza della terza, la società ad una dimensione che diverge dalla divisione sociale di Bourdieu, società ad una dimensione in cui si promuovono fenomeni come la massificazione, l’appiattimento sociale e la desertificazione culturale, società ad una dimensione in cui tutti gli individui sono ridotti sulla dimensione del consumatore che ha come unica libertà quella di scegliere cosa consumare.

La società dei consumi si è affermata dopo la seconda guerra mondiale con la produzione di beni di consumi materiali che portò ad un boom economico in molte parti del mondo occidentale e che liberò ampie fasce della popolazione da condizioni di indigenza ed emarginazione sociale.

La società dei consumi si è poi confermata in modo definitivo con la terza rivoluzione industriale o rivoluzione massmediatica degli ultimi decenni con la produzione di nuovi oggetti che danno accesso a realtà virtuali, beni immateriali della società dell’immagine, sovrastruttura ideologica del neoliberismo contemporaneo. Società dell’immagine che genera icone pop, divi da adorare, mitologie, sottoculture e tanto altro ancora. Società dell’immagine che come struttura ideologica per il controllo delle masse permette nel mondo della globalizzazione e delle multinazionali il dominio dell’economia sull’intera vita umana.

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