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Il consiglio della NASA in caso di impatto con un asteroide: "Pregate"

Alcuni li hanno definiti "pure coincidenze", gli episodi degli asteroidi ET2013 e DA14 concentrati nell'arco di poco meno di un mese. Invece che ci siano 10mila di questi nello spazio che si muovono e si potrebbero avvicinare, beh, è un dato di fatto, sicuramente non rincuorante.

Lo spazio, avvolto da questo velo di mistero misto a fascino, ha sempre colpito la curiosità dell'uomo. Cosa c'è là fuori, oltre le stelle?

Tanti studiosi e scenziati da anni cercano di capirlo. Tra tutti, quelli della NASA impegnati in un lavoro quotidiano di monitoraggio e scoperta; ebbene l'ultima questione è quella che è stata sollevata da Bill Posey, rappresentante della Florida durante un'audizione alla Camera USA, il quale ha chiesto al capo dell'agenzia spaziale americana Charles Bolden cosa fare nel caso fosse individuato un asteroide, anche più piccolo di quello esploso in Russia, diretto verso la città di New York? "Accucciarsi e aspettare, o cosa?".

"Pregare" è stata la prima risposta. "Pregare, se questo avvenisse tra tre settimane".

Rassicurante, commentano i giornali americani alla risposta data dall'amministratore, soprattutto perché, secondo la NASA, sarebbero stati trovati finora solo il 10% dei plausibili asteroidi "city-killer", ovvero di diametro attorno ai 165 piedi (50 metri), che potrebbero rappresentare una minaccia in quanto in grado di radere al suolo le città, come quella di New York appunto.



D'altra parte, episodi di impatti come questi, sono stimati come rari (uno ogni mille anni). Sarà, ma quello che più preoccupa è che molti degli impianti di monitoraggio sono considerati inefficienti e la prova viene da una notizia data neanche troppo tempo fa. L'asteroide ET 2013, come lo hanno chiamato gli scienziati del Deep Space Network di Goldstone (California), è passato nella nostra orbita sfiorando la terra; la cosa bella: ci siamo accorti della sua esistenza qualche giorno prima che accadesse.

Gli occhi comunque sono tutti puntati su ciò che accadrà alla Terra nei prossimi anni, se non secoli. E già a riguardo è iniziato il terrorismo spaziale: il fisico ed ex astronauta NASA Ed Lu, durante una discussione sul possibile pericolo determinato dagli asteroidi che minacciano la Terra, ha reso noto che “c’è una probabilità del 30% di un impatto di cinque mega tonnellate entro la fine del secolo”.

Belle notizie insomma, rassicuranti, mentre noi cavalchiamo l'ondata dei film a tema, come a voler prevedere che volto avrà il futuro del nostro pianeta. 

Ma se fosse vero, in questo caso come ci si prepara all'impatto, emotivo e soprattutto reale, con un oggetto di tale entità? Gli americani non hanno dubbi, la maggior parte di loro non si preoccupa: "È un problema di Bruce Willis" dichiarano scherzosamente.

"Mandiamo lui a salvare il mondo, lo abbiamo già fatto nel film Armageddon".

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