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Il Papa: "Chi non crede segue ido­li dell’egoi­smo e del po­te­re". Il Vaticano in piazza con la benedizione di Alemanno

Si scal­da­no i mo­to­ri per l’Anno del­la Fede, l’ini­zia­ti­va del Va­ti­ca­no che pren­derà il via dal pros­si­mo 11 ot­to­bre per dare slan­cio ad una ‘nuo­va’ evan­ge­liz­za­zio­ne. Men­tre con l’avan­za­re del­la se­co­la­riz­za­zio­ne cre­sco­no in Oc­ci­den­te gli atei e gli agno­sti­ci, e sem­pre più cat­to­li­ci si al­lon­ta­na­no dai det­ta­mi del­la Chie­sa, le ge­rar­chie han­no quin­di de­ci­so di cor­re­re ai ri­pa­ri.

Pro­prio sa­ba­to scor­so a Roma, in Piaz­za del Po­po­lo, c’è sta­ta la pri­ma ker­mes­se. Il pri­mo ap­pun­ta­men­to sui die­ci co­man­da­men­ti, che andrà in tour nel­le prin­ci­pa­li piaz­ze del­le città ita­lia­ne, pro­mos­so dal Rin­no­va­men­to nel­lo Spi­ri­to San­to.

An­nun­cian­do l’ini­zia­ti­va — dal ti­to­lo "Die­ci co­man­da­men­ti in piaz­za" – papa Be­ne­det­to XVI, non ha man­ca­to di at­tac­ca­re il “se­co­la­ri­smo” e il “re­la­ti­vi­smo”, che “ri­schia­no di di­ven­ta­re i cri­te­ri di ogni scel­ta”, in una so­cietà che “sem­bra vi­ve­re come se Dio non esi­stes­se”.

E ha ri­ba­di­to la vul­ga­ta sem­pli­ci­sti­ca che di­pin­ge a tin­te fo­sche chi non cre­de. Se­con­do cui l’uomo che “igno­ra i Co­man­da­men­ti, non solo si alie­na da Dio e ab­ban­do­na l’al­lean­za con Lui, ma si al­lon­ta­na an­che dal­la vita e dal­la fe­li­cità du­ra­tu­ra”. An­co­ra, l’uomo “la­scia­to a se stes­so, in­dif­fe­ren­te ver­so Dio, fie­ro del­la pro­pria au­to­no­mia as­so­lu­ta, fi­ni­sce per se­gui­re gli ido­li dell’egoi­smo, del po­te­re, del do­mi­nio”, “in­qui­nan­do i rap­por­ti con se stes­so e con gli al­tri e per­cor­ren­do sen­tie­ri non di vita, ma di mor­te”. Una de­ni­gra­zio­ne gra­tui­ta e ana­cro­ni­sti­ca di mi­lio­ni di in­di­vi­dui che, sce­glien­do di non cre­de­re nel­le di­vi­nità, fon­da­no la pro­pria vita su va­lo­ri esclu­si­va­men­te uma­ni.

A dare il ben­ve­nu­to a Piaz­za del Po­po­lo il car­di­na­le vi­ca­rio di Roma, Ago­sti­no Val­li­ni, che ha ri­ba­di­to l’in­ten­to pro evan­ge­liz­za­zio­ne di que­sti ap­pun­ta­men­ti. Nel ti­mo­re che “Dio spa­ri­sca dall’oriz­zon­te del­la vita dell’uomo”. An­che mon­si­gnor Rino Fi­si­chel­la, pre­si­den­te del Pon­ti­fi­cio con­si­glio per la nuo­va evan­ge­liz­za­zio­ne, con un vi­deo­mes­sag­gio ha det­to che “tan­te per­so­ne at­ten­do­no il no­stro an­nun­cio e ri­chie­do­no la no­stra te­sti­mo­nian­za in un mo­men­to di gran­de con­fu­sio­ne”.

L’ap­pun­ta­men­to ro­ma­no, che si pro­spet­ta il pri­mo di una lun­ga se­rie, sem­bra quin­di l’en­ne­si­mo spot pro re­li­gio­ne in un pe­rio­do di cri­si del­la fede. E ri­schia di tra­dur­si di fat­to nell’en­ne­si­ma cam­pa­gna con­tro atei e agno­sti­ci, con il be­ne­pla­ci­to del­le isti­tu­zio­ni, sem­pre pron­te ad ap­plau­di­re di fron­te ai pre­la­ti. Il pro­ble­ma è in­fat­ti che per in­con­tri del ge­ne­re sia­no le isti­tu­zio­ni a for­ni­re sup­por­to, espri­men­do net­ta­men­te una pre­fe­ren­za in sen­so re­li­gio­so che ben poco ha a che ve­de­re con la lai­cità.

Il Co­mu­ne di Roma ad esem­pio ha dato il suo pa­tro­ci­nio all’in­con­tro de­di­ca­to al pri­mo co­man­da­men­to, ‘Io sono il Si­gno­re Dio tuo‘. Pre­sen­te an­che l’as­ses­so­re ca­pi­to­li­no alla Fa­mi­glia Gian­lui­gi De Palo, già noto per ini­zia­ti­ve cle­ri­ca­li. D’al­tron­de pro­prio il sin­da­co Gian­ni Ale­man­no ave­va già pa­tro­ci­na­to la mar­cia ‘per la vita’ or­ga­niz­za­ta da­gli in­te­gra­li­sti cat­to­li­ci per l’abo­li­zio­ne del­la leg­ge 194. Ed ave­va pre­sen­zia­to con tan­to di fa­scia tri­co­lo­re sfi­lan­do a fian­co dei no-choi­ce.

Ci chie­dia­mo, alla luce del­le en­ne­si­me di­chia­ra­zio­ni pa­pa­li con­tro atei e agno­sti­ci e con­si­de­ran­do la stra­te­gia schiet­ta­men­te con­fes­sio­na­li­sta che c’è die­tro que­ste ini­zia­ti­ve, come pos­sa­no an­co­ra i po­li­ti­ci so­ste­ner­le at­ti­va­men­te sen­za por­si al­cun pro­ble­ma. Li­be­ri gli or­ga­niz­za­to­ri di met­te­re in pie­di cer­ti even­ti all’in­se­gna del tra­di­zio­na­li­smo e dell’ateo­fo­bia. Ma quan­to­me­no i po­li­ti­ci, per ri­spet­ta­re la di­gnità del pro­prio ruo­lo e i prin­ci­pi base del­la lai­cità, po­treb­be­ro aste­ner­si dal ri­cer­ca­re sem­pre e co­mun­que una pho­to op­por­tu­ni­ty in sal­sa cle­ri­ca­le.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.38) 11 settembre 2012 18:55

    Mi sento offeso e discriminato dall’atteggiamento fondamentalista dell’istituzione ecclesiastica, che gettizza i non credenti. Inoltre quando parlano di "dominio e potere" da che pulpito viene la predica?
    Altro che concordia e fratellanza, in questo modo si alimentano i conflitti e l’intolleranza.

    • Di (---.---.---.170) 11 settembre 2012 22:20

      "Sacrosante"parole le tue.Loro che da 2000 anni hanno e continuano a fare cose inenarrabil,facendole passare per"normali"dovrebbero pensarci innumerevoli volte prima di esprimersi su qualcosa!
      Koenig m.b.

  • Di (---.---.---.94) 12 settembre 2012 12:40

    "Chi non crede segue ido­li dell’egoi­smo e del po­te­re"

    Non mi offende per niente!

    Non credo una parola di chi vive nel lusso, frequenta solo il potere e viene a parlarci di Dio. Sempre asserviti al potente di turno per ricavare denaro e vantaggi di tutti i tipi.

     Sono un cancro della società e noi italiani siamo costretti a sopportarene tutte le iniziative e i costi.

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