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Il Ministro Riccardi: “Si Ici alla Chiesa, tranne no-profit”

Anche Andrea Riccardi, ministro della Cooperazione internazionale nonché esponente della Comunità di Sant’Egidio, torna sul tema dell’Ici-Imu sugli immobili ad uso commerciale della Chiesa cattolica. La questione, che rientra nella problematica più generale dei costi della Chiesa sollevata ad esempio proprio dall’UAAR, era stata addirittura negata da Avvenire, organo della Conferenza episcopale. Ma poi erano arrivate le parziali ammissioni, anche da prelati.

Ora il ministro, che già si era detto favorevole all’Ici sugli immobili commerciali della Chiesa, rende noti altri particolari. Confermando le voci di una ricerca di intesa tra Monti e la Cei. “La scelta è nelle mani del premier Monti”, fa sapere. Proprio Mario Monti “sta esaminando bene tutti gli aspetti della questione e deciderà lui personalmente per il meglio”.

“Non voglio svicolare l’argomento”, assicura, “non ho alcuna esitazione a dichiarare che la Chiesa e le altre organizzazioni no profit di solidarietà svolgono un’importante funzione, ma certamente, laddove si ravvisassero attività commerciali o miste, si dovrà intervenire con le tasse”. “Non si può tollerare una ‘leggerezza’ su certe coperture commerciali”, conclude, “ma sia chiaro: non siamo di fronte alla presa di Porta Pia. La soluzione non è così difficile”.

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