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Il Giornale dell’Umbria rischia di chiudere. Che fine farà il pluralismo dell’informazione?

In Umbria una testata locale rischia la chiusura, lasciando un non trascurabile vuoto informativo all'interno del panorama locale.

"Garantire la Costituzione significa (...) garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia". Queste le parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel discorso per il suo insediamento. Parole che sempre meno trovano riscontro nella realtà quotidiana, nella quale il diritto di noi cittadini ad accedere a fonti informative diverse e pluraliste diventa via via più labile.

Le testate giornaliste chiudono nel silenzio e nell'indifferenza generale, perché ci hanno insegnato a pensare che se nel mercato un'impresa (commerciale o editoriale che sia) fallisce, non c'è motivo per piangerne la morte. 

E così giornalisti e grafici si trovano senza lavoro, senza più la possibilità di fare quello che hanno sempre fatto: informarci su cosa succede nel mondo e sul perché. Ma a noi, i figli della tecnologia, che importa? Abbiamo Internet, è tutto lì. Basta solo cerare.
Ma siamo tutti in grado di cercare le notizie giuste? Di capire se ciò che leggiamo corrisponde o meno al vero? Possiamo riconoscere da soli chi è che ci fornisce quella notizia, qual è il suo indirizzo politico e per conto di chi scrive? E ancora, abbiamo tutti possibilità di accesso alla rete?


Personalmente non credo che tutti questi presupposti ci siano.

Ecco perché ritengo che sia ancora necessaria la figura del giornalista professionista, da una parte, e dalla carta stampata, dall'altra. Un giorno tutti ci informeremo forse tramite la rete, ma prima che ciò accada è necessaria una fase di transizione, di acquisizione di mezzi e competenze che ad oggi non tutti (secondo me pochissimi) hanno. 

In questa fase storica, le testate giornalistiche sono però in ginocchio, devono affrontare una crisi che non sembra avere soluzione. In tanti si interrogano su quale sarà il futuro del giornalismo, molte testate sperimentano nuove vie per la sopravvivenza e il miglioramento del servizio da loro offerto, ma sono sempre più abbandonate a loro stesse, come ho detto all'inizio.

A riprova di ciò, proprio in questi giorni sto assistendo all'agonia di una testata umbra, il Giornale dell'Umbria, che rischia ben presto di chiudere, lasciandosi dietro un considerevole vuoto informativo, facendo scendere i il numero dei giornali locali.

In un comunicato stampa, pubblicato sul sito online del suddetto quotidiano, l'Assemblea dei rappresentanti di Associazione Stampa Umbra e Ordine dei Giornalisti dell'Umbria "fa dunque appello alle Istituzioni, alle forze politiche, al mondo economico e sociale, affinché contribuiscano fattivamente alla definizione di un percorso che possa continuare a garantire la presenza di questa voce, nel primario interesse dei Lettori, di tutta la comunità umbra e del pluralismo dell'informazione". 

Non dimentichiamoci quindi, come cittadini, i nostri diritti all'informazione. 

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